Autore: Antonio (---.prova.tim.it)
Data: 07-02-03 10:24
Il recente incontro di Campo felice mi ha dato la possibilità di poter testare sul profondo cielo il C11 gps: in una manciata di minuti il telescopio si è automaticamente posizionato verso il Nord , grazie al gps, e con due allineamenti, anch'essi suggeriti dal computer, ho allineato lo strumento senza molte difficoltà.
Certo, con questo nuovo sistema che si avvale della rete satellitare americana dei satelliti gps, porre in postazione il proprio strumento sia esso piccolo o grande, è praticamente un gioco da ragazzi, oltre al grande risparmio di tempo, di cartine, di effemeridi del luogo ecc...
Questo solo per la "messa in opera" dello strumento, poi c'è il resto: ricercare ed osservasre gli oggetti presenti in cielo, soprattutto se non sono di facile individuazione.
Per farlo bisogna aver posto bene in polare lo strumento e saper ben usare i cerchi di declinazione e di AR.
Naturalmente con le tradizionali montature che disponiamo il più delle volte ci troviamo innanzi ad una titanica impresa quando dobbiamo "puntare" con le coordinate l'oggetto che intendiamo osservare.
Il più delle volte trascorrono, per i più bravi, alcuni minuti, mentre per coloro che hanno poca dimestichezza, anche nella conoscenza del cielo stellato, impiegano circa dieci minuti e se bastano!
Il gps ed il computer di "bordo" del telescopio aiutano moltissimo a superare questo "impasse" in quanto basta consultare il catalogo o i cataloghi memorizzati ( a meno che non ci si affidi direttamente al computer premendo il tasto tour), per poter giungere in un attimo sul corpo celeste che intendiamo osservare, sempre che sia presente sopra l'orizzonte in quel dato giorno ed in quella data ora.
Con il C11 GPS sono stato in grado di compiere uno straordinario tour stellare saltellando tra una galassia e l'altra, o tra un ammasso aperto o chiuso per poi "aprirli" con gli oculari a grande campo che dispongo.
In altri termini, con poca fatica riesco ad osservare quasi tutti gli oggetti celesti presenti nel corso della serata osservativa.
Il sistema GPS è alquanto preciso: l'oggetto puntato appare subito all'occhio del telescopio se si utilizza un 40mm a grande campo come il nagler o il pentax.
Nel mio caso ho utilizzato il 40mm della pentax per poi sostituirlo con il 22 nagler e infine con il 12mm sempre della nagler.
Tuttavia così facendo mi privo della bellezza di posizionare ed allineare il mio strumento con le mie mani è ciò, per un "purista" non è certo il massimo!
Così facendo, è vengo al contro, non s'impara l'arte di conoscere ilcielo stellato e soprattutto di porre in polare lo strumento e l'uso dei relativi cerchi per individuare gli oggetti.
Certo, come scrive Alfonso, con il GPS ed il computer, si evitano le contorsioni e soprattutto le difficoltà per chi soffre di presbiopia come il sottoscritto avendo traguardato gli ...anta!
In parole povere con il gps non ho bisogno di consultare cartine o atlanti stellari in quanto tutto è racchiuso nel "cervello" dello strumento: basta cliccare il pulsante che automaticamente il "cucciolone" si posiziona si di esso con estrema precisione.
La tecnologia e l'informatica hanno fatto passi da gigante anche in questo campo dell'astronomia amatoriale offrendo la possibilità di osservare oggetti e corpi celesti come, ad esempio, la nebulosa "giraffa" che non è di facile individuazione ad occhio nudo: o si usano le coordinate, oppure si ricorre al computer di bordo dello strumento.
Per onestà devo dire che vi sono astrofili che riescono ha puntare velocemente tutti gli oggetti che intendono osservare: conoscono bene il cielo e l'uso dei cerchi!
Invece, per coloro, come il sottoscritto che non hanno più una buona vista o difficoltà all'uso dei noni, forse è meglio affidarsi anima e corpo all'informatica sia di terra che satellitare!
Infine e non ultima come considerazione, con il GPS ho brillantemente superato la difficoltà di allineare lo strumento verso la polare quando osservo dalla terrazza di casa: la mia esposizione è infatti rivolta a Sud e quindi il nord che si trova alle mie spalle mi è praticamente invisibile.
Con il GPS riesco invece ad allineare perfettamente lo strumento e quindi godermi il tour stellato che il computer del telescopio mi offre con il suo possente database.
cieli sereni
antonio
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