Autore: antonio (---.prova.tim.it)
Data: 07-07-03 11:37
Carissimi,
Direi che questo "Punto della Settimana" si caraterizza soprattutto per la dotazione informatica dei telescopi e per l'acquisto di accessori o telescopi direttamente negli Stati Uniti.
Due argomenti che hanno visto da parte di tutti una significativa adesione alla discussione rispettivamente aperta da me e da Maurizio di Roma.
"Pro e contro il GPS" credo che rappresenterà uno degli argomenti più gettonati per il prossimo futuro, anche alla luce delle nuove montature che la Celestron ha posto in commercio.
Indiscutibilmente l'introduzione del GPS elimina una delle funzioni cardine che deve compiere l'astrofilo quando deve porre in postazione il proprio telescopio, da cui dipende anche la precisione dell'allineamento dello strumento.
Direi che l'uso del GPS nell'astronomia amatoriale consente di accelerare notevolmente e con precisione la "messa in opera" dello strumento e quindi di consentire all'astrofilo che si trovi alle prime armi di poter osservare il cielo stellato come se fosse un "professionista".
Questo, come ha ribadito il nostro Michele nel suo topic, permette a tutti di poter prendere confidenza con il Firmamento e, nel contempo, gli consente di individuare e di imparare "sul campo" ove si trovano gli oggetti traguardati dal telescopio.
Certo, mi direte che così facendo il neofita perderà tutta la parte iniziale afferente allo stazionamento ed allineamento dello strumento, ma di converso acquisterà la possibilità di accedere senza problemi all'arte di osservare il cielo ovunque egli si possa trovare.
L'astrofilo che intende imparare anche l'aspetto manuale dello stazionamento e dell'allineamento del proprio telescopio, può farlo a prescindere se abbia o meno il computer asservito dal GPS: basta comandare al telescopio che s'intende procedere manualmente e non automaticamente ed il gioco è fatto!
Anch'io, con il C 11 gps, se desidero effettuare un allineamento manuale, basta che prema alcuni tasti per poi procedere senza difficoltà ad effettuare tutte le operazioni manualmente, escludendo così sia il data-base del computer che il sistema gps.
Questo vale anche per coloro che hanno solo lo Skysensor o il computer senza il gps.
In poche parole si può indifferentemente utilizzare sia la procedura manuale che automatica: basta solo volerlo!
Per quanto attiene invece il secondo punto di questo "Punt6o della Settimana", ossia l'acquisto all'estero di telescopi o di accessori, direi di stare molto attenti: la garanzia da parte del venditore o della fabbrica costituisce un elemento fondamentale per l'acquirente, soprattutto se l'oggetto del nostro acquisto è un accessorio informatico: ccd o altro.
Anche per i telescopi siano essi riflettori o rifrattori richiedono che l'acquirente abbia una certa garanzia per una eventuale assistenza o, nei casi disperati, una sostituzione dello strumento o dell'acessorio da parte del venditore o della fabbrica.
Oggi i telescopi sono delle "macchine" sempre più sofisticate e perfette che abbisognano di assistenza continua e quindi non è ipotizzabile dover spedire negli Stati Uniti o in Giappone il proprio strumento o i propri accessori ogni qual volta si richieda un intervento tecnico.
Sarei quindi dell'avviso di acquistare in Italia o, al massimo, in ambito europeo, ma non direttamente negli USA o in Giappone.
Gli oculari ed altri tipi di accessori "minori" possono anche essere acquistati all'estero: è difficile che un diagonale, una barlow o un oculare possa riservarci delle amare sorprese!
Naturalmente è il mio punto di vista e come tale opinabile e non condivisibile: a voi la parola!
antonio
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