Autore: Mauro74
Data: 07-15-03 12:07
Non è proprio così.
Dipende dalle web cam.
Per esempio la Philips TouCam XS (più economica, ma anche tante altre di prima generazione) ha proprio il sensore che dici tu, di tipo CMOS. Tant'è che non viene utilizzata per le riprese in campo astronomico.
Le web cam "Vesta" e "Pro", cos' come la "Quick cam" della Creative ed altre invece hanno un vero e proprio sensore CCD.
Ciò che cambia maggiormente, anche se non tanto da giustificare la mostruosa differenza di costo, rispetto ad un CCD astronomico dedicato, è esattamente il raffreddamento, i driver e la qualità garantita del wafer di silicio che compone il CCD stesso. Infatti mentre sulle web cam non si ha alcuna garanzia sulla qualità e sensibilità dei singoli pixel, sulle CCD astronomiche vengono selezionati ed utilizzati solamente i sensori di qualità più elevata, mentre gli altri vengon scartati.
L'idea software è sicuramente valida per aumentare i tempi di esposizione ma assolutamente non può sostituire l'efficacia del raffreddamento del sensore (lavorano su due aspetti differenti). Aggiungo poi che esiste già la soluzione software per le web cam Philips "Vesta", sotto forma di driver modificato. Purtroppo tale strada non sembra possibile sulla "Pro" a causa dell'architettura hardware della stessa. Ecco perchè su tale modello è necessario effettuare la delicata modifica che tutti conosciamo: appunto per aggirare questo problema "fisico" e non "logico".
Concludo evidenziano come, ai nostri scopi, sia sicuramente più conveniente cercare una web cam "Vesta", in quanto a parità di qualità del CCD integrato, non richiede modifiche per essere utilizzata nella lunga esposizione (escludendo il raffreddamento pero). I suoi driver modificati si trovano da tempo su Internet. Purtroppo oramai non è più in produzione e sembra introvabile. Si può provare nel mercato dell'usato, ma occorre molta fortuna.
Ciao.
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