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 quesito
Autore: fabio (---.pool212171.interbusiness.it)
Data:   09-30-03 10:19

qualcuno può rispondere al mio quesito, possibbilmente in email?
mi scuso già da ora per l'ignoranza me non sapevo a chi rivolgermi e dove postare il quesito.
1) perchè i pianeti appaiono di luminosità costante e le stelle no?
2 ) perchè le stelle sembrano scintillare ad occhio nudo, a cosa è dovuto?

grazie a tutti coloro che saranno così gentili da rispondermi

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 Re: quesito
Autore: Marco(StarEnd) 
Data:   09-30-03 11:02

Ciao Fabio.. cercherò di risponderti in base alle mie conoscenze (se non sbaglio la domanda era già stata posta tempo fa nel forum, ti consiglio anche di andare a effettuare un piccola ricerca tra i vecchi post ;-) ).

Sono due le differenze principali tra una stella ed un pianeta (dal punto di vista visivo), ovvero la dimensioni angolari e la distanza dall'osservatore...

Di fatto quindi le stelle sono sorgenti di luce puntiformi, e la loro luce giunge a noi sotto forma di un fascio davvero molto sottile, e in quanto tale risente MOLTO maggiormente dei fenomeni di "disturbo" indotti dall'atmosfera.

La luce che ci giunge dai pianeti invece ne risente meno (meno, non mai) in quanto è più difficile che tutta la luce che proviene dal corpo sia stata "disturbata" dall'atmosfera... comunque quando le condizioni sono pessime anche un pianeta può "sbrilluccicare" quanto una stella.

Spero che questa spiegazione alla "tarallucci e vino" possa esserti stata utile ehehe... ;-)

Saluti, Marco

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 Re: quesito
Autore: Elio (---.dialup.tiscali.it)
Data:   09-30-03 12:41

Per quanto riguarda la scintillio delle stelle, esso è dovunto anche dalla rifrazione della luce che attraversa l'atmosfera, infatti, la luce viene rifratta dall'atmosfera, a seconda delle lunghezze d'onda di cui è composta, in modo diverso, percui ogni lunghezza d'onda percorre una strada diversa, e quindi ai nostri occhi esse arrivano in modo sfasato l'una dall'altra. è per questo motivo che le stelle si presentano ora rosse, ora blu, ora verdi, ecc.
questo fenomeno è molto più accentuato verso l'orizzonte, perche, dal punto di vista in cui ci troviamo, la luce attraversa l'atmosfera in modo piu tangente di come non potrebbe essere ad esempio lo zenit.
per qunto riguarda i pianeti, io credo che sia il fatto che non hanno luce propria ma luce riflessa e che sono molto più vicini.

scusami se ti ho un pò ingarbugliato il cervello, e se non sono stato molto chiaro.

un saluto
Elio Castaldi

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 Re: quesito
Autore: Marco(StarEnd) 
Data:   09-30-03 12:49

Elio ha ragione.
Solo una cosa però non credo sia di molta importanza, ovvero il fatto che la luce sia riflessa... non credo sia un fattore discriminante questo; la luce parte dal pianeta, che poi sia stata emessa da lui, o che arrivi "parta" per riflessione non credo comporti assolutamente delle differenze dal punto di vista dello "scintillio" finale dell'immagine.

Certo, a volerla proprio dire tutta, la luce riflessa potrebbe essere stata attenuata in molte sue parti dello spettro proprio per un assorbimento "Planetario" prima della riflessione... quindi se si dovesse restringere la banda della lunghezze d'onda in arrivo allora l'effetto potrebbe anche attenuarsi un pelino.. ma non credo il fenomeno sia così rilevante.

GLi altri cosa ne dicono ?

Saluti, Marco :-)

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 Re: quesito
Autore: Marco Vedovato 
Data:   09-30-03 13:23

Riposto una mia vecchia risposta.

Come detto, dipende dalla turbolenza dell'aria.Le cose funzionano così:

- le stelle sono, causa la distanza, sorgenti puntiformi. I loro raggi (o meglio il fronte d'onda) attraversando l'atmosfera, in direzione del nostro occhio, vengono ora concentrati, ora sparpagliati. Da ciò la scintillazione.
- I pianeti hanno invece una estensione angolare non nulla. Possiamo immaginarli come formati da tante stelline messe insieme. Per ogni stellina che diminuisce di splendore, un'altra aumenta; le cose si compensano ed il pianeta brilla di luce costante.
- Tutto è misurabile con l'angolo isoplanatico. Il pianeta non scintilla se ha una dimensione angolare maggiore di quest'angolo. Mercurio ha una dimensione angolare confrontabile con l'angolo isoplanatico per cui a volte scintilla ed a volte no.

Come riferimento bibliografico suggerisco un articolo dell'astronomo Ragazzoni sul n.226 (dicembre 2001) de L'Astronomia.

m.

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 Re: quesito
Autore: ANTONIO (194.243.137.---)
Data:   09-30-03 15:23

Ma sì che và bene la spiegazione che hai fornito: specialmente per i tarallucci: che vino suggerisci?

Antonio

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 Re: quesito
Autore: AK47Piero (---.adsl.panservice.it)
Data:   09-30-03 19:34

Il probema è che l'atmosfera non è un corpo omogeneo ma è formata da tante cellule di aria che trovandosi a diversa densità. il raggio di luce subisce rifrazioni diverse prima di arrivare ai nostri occhi. Siccome queste cellule di aria non sono ferme ma si muovono la rifrazione non genera un cammino costate ma lo sparpaglia generando la scintillazione. Se l'atmosfera è particolarmente calma, come nelle notti nebbiose invernali la scintillazione è trascurabile e l'atmosfera risulta praticamente ferma.

Piero

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 Re: quesito
Autore: fabio (---.pool212171.interbusiness.it)
Data:   10-09-03 17:12

grazie a tutti

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