Autore: ANTONIO (194.243.137.---)
Data: 10-07-03 10:46
"aDDIO STELLE, TRA VENT'ANNI IL CIELO SARA' TUTTO NERO"
Questo è il titolo dell'articolo pubblicato oggi sul Messaggero a firma del prof.Massimo capaccioli, direttore dell'Osservatorio Astronomico di Napoli.
"Rischiamo di rimanere senza stelle"- sottolinea il prof.capaccioli- ricordando che l'Unesco ha dichiarato il cielo stellato patrimonio mondiale.
Infatti, la realtà è molto amara per i cultori del cielo stellato: dalle aree urbane sono a mala appena visibili 240 stelle a fronte delle 6000-7000 che si osservavano nel passato.
Questi dati statistici sono stati raccolti dall'Osservatorio Astronomico di Arcetri -Firenze che stanno appunto ad indicare come la visione del cielo notturno è destinata a scomparire qualora si proseguisse ad inquinare il cielo notturno.
Cosa è stato fatto finora contro l'inquinamento luminoso?
In Italia ben poco, ma anche all'estero la situazione non migliora di molto, nosnostante che la Spagna abbia approvato nel 1991un apposita legge contro l'inquinamento che, come al solito, nessuno rispetta è fa rispettare.
Anche la grecia è attiva in questo campo, ma finora non è stata approvata dal Parlamento ellico nessuna legge ah hoc.
In Italia?
Attualmente sono presenti due proposte di legge che sono in esame al Senato: la 751 che vede schierata la Società Astronomica Italiana (SAIt), e la 4515, quest'ultima proposta da un gruppo di deputati la cui proposta si ispira alla legge del Veneto in cui si fissano degli obiettivi o vincoli al di sotto dei quali non è possibile inquinare.
Naturalmente a livello regionale sono state approvate alcune leggi, tra le quali cito quella della regione Lazio, che nessun comune rispetta, ad eccezione di Frosinone.
In quersti giorni, cita il prof.capaccioli- è scesa in campo anche la regione Marche con un provvedimento che attribuisce alla Regione le competenze in materia di predisposizione e adozione di un regolamento di riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso.
In sostanza, nel provvedimento si evince la necessità che i Comuni attuano l'adeguamento della propria illuminazione pubblica secondo i criteri stabiliti dalle norme antinquinamento luminoso.
In particolare- sottolinea Capaccioli- la legge delle Marche segue il cammino già percorso dalla Lombardia con la legge 17 del 23-2-2000 con le misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso dell'illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso.
Il Veneto, come avevo accennato, è stata una delle prime regioni a dotarsi di una sua legge in materia: la n.22 del 27 giugno 1997 cui sono seguite quella della Toscana, Regione Piemonte, oggetto di critiche da parte di organizzazioni per la protezione del cielo notturno che giustamente considerano questa legge regionale molto permissiva e la legge n.17 del 28 aprile 1998 della Regione Val d'Aosta.
Anche la Campania si è recentemente associata a queste regioni, come pure il Lazio, ma ora bisogna tramutare queste leggi in fatti concreti è quì il lavoro delle associazioni e gruppi di astrofili è strategico, per non dire rilevantissimo.
A riguardo, come "decano" di questo sito ( sempre che lo desideriate), intendo promuovere una serie di iniziative come "Astrofili.Org." al fine di svolgere in contemporanea delle serate astronomiche pubbliche per sensibilizzare all'opinione pubblica e autorità competenti l'applicazione delle leggi regionali o l'approvazione di esse qualora non si fosse provveduto da parte rewgfionale a leciferare un legge ad hoc.
Potremo anche fare delle iniziative via e mail, ma con un testo elaborato e concordato da tutti noi e divulgarlo agli organi d'informazione.
Se siete d'accordo possiamo muoverci da subito, senza masturbazioni mentali.
Un caro saluto a tutti
antonio
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