Autore: antonio (---.tim.it)
Data: 02-13-03 11:05
Cari amici,
in questi giorni abbiamo affrontato diverse questioni: dalla esosterica valigetta portaoculari della Celestron, all'acquisto del C8 et relativi oculari, passando per l'aspirante filosofo che si è offeso perchè gli ho dato simpaticamente del "pirla"!
Pertanto, abbiamo esaurito, almeno credo, gli argomenti così tanto dibattuti in questo forum che ha visto l'accanita partecipazione di Angelo, Cepox e di Beppo, alias Giuseppe 73 e di Giuseppe senza il 73.
Ultimamente si è anche aggiunto Fofò ed altri nuovi amici ai quali estendo il saluto di tutti noi assidui frequentatori di questo forum.
Bene, visto che siete a corto di argomenti, mi permetto di proporne uno di carattere cosmologico, il cui spunto nasce da un fatto di cronaca scientifica: "La Nasa fotografa la prima infanzia dell'Universo", così titola oggi il Sole 24 Ore con un articolo a due colonne a firma di Leopoldo Bennacchio.
Questo distinto signore è un astrofisico dell' Osservatorio Astronomico di Padova ed è responsabile del sito internet "Prendi l'astronomo nella rete".
Ci siamo conosciuti nel corso di una trasmissione televisiva della Rete vaticana, in occasione della manifestazione pubblica di Astronomia "Oltre il Cielo" che organizzo ogni anno a Roma nella sala della protomoteca del Campidoglio.
Si tratta quindi di persona colta e direi anche molto ironica verso se stesso e soprattutto verso gli altri: "mathemata mathematicis" scriveva Copernico,riferendosi a chi aveva il sacro ed indiscutibile compito di studiare e descrivere la scienza del Cielo.
Altri tempi, quelli di Copernico, ma la mentalità è rimasta pressapoco uguale: sembra che YHWH abbia unto della saggezza astronomica solo gli astronomi professionisti!
Ma, non divaghiamo, vediamo cosa ci racconta il Prof. Bennacchio nel suo interessante articolo.
Charler Bennet, responsabile della missione Nasa del satellite MAP, lanciato dall'ente spaziale americano nel 1981, la cui missione scientifica era di raccogliere traccie archelogiche sulla nascita e sull'evoluzione dell'Universo a seguito del Big Bang, ha comunicato alla stampa ed alla comunità scientifica che il satellite ha individuato delle strutture diffuse di ciò che è rimasto della grande esplosione primogenia solo 380 mila anni dopo.
Si tratta, come spiega Bennacchio, di strutture finissime, ossia fluttuazioni di pochi milionesi di grado attorno ad una temperatura media di 2,73 gradi sopra lo zero assoluto, ossia qualcosa come 270 gradi sotto lo zero!
Ne consegue, prosegue l'astrofisico, che l'età dell' Universo, determinata da questa nuova osservazione del satellite MAP, porterebbe la sua genesi a circa 13,7 miliardi di anni,ossia tanti quanti desidero raggiungere nel corso della mia longeva vita su questo effimero pianeta del sistema solare.
Ma non è tutto: i dati del satellite scientifico della NASA fanno supporre che la prima generazione di stelle formatesi dopo il Big Bang, sarebbe avvenuto solo dopo 200 milioni di anni, ossia molto prima di quanto finora gli astronomi pensavano.
A riguardo, scrive Bennacchio, su quest'ultimo punto regna ancora del sano scetticismo in quanto, per avvolorarla, sono necessari altre osservazioni ed indagini sia attraverso sonde e satelliti che tramite dati ed immagini di Hubble.
In particolare l'Italia in questo campo d'indagine cosmologica è presente con il progetto Boomerang, che vede il Prof.De Bernardinis, dell'Università la Sapienza di Roma, ricoprire un ruolo di primo piano.
Infatti, proprio grazie al lavoro d'indagine svolto dal team italiano,è stato possibile giungere ai risultati odierni di cui parla stampa.
Per lacronaca il progetto Boomerang costa di un pallone che è stato posto a 40 chilometri di quota e quindi per 12 giorni ha potuto osservare la radiazione a microonde del cielo, ma solo per un piccolo quadrato di cielo, mentre il satellite MAP ha potuto osservare e mappare il cielo per centinaia e migliaia di chilometri, come ha spiegato Bellocchio nell' articolo.
Si tratta di dati importanti, asserisce sempre Bellocchio,in quanto sono la conferma della Teoria del Big Bang inflazionaria, ossia che la gran parte della materia presente nell'Universo, non sia nella forma che attualmente conosciamo,ma che invece abbia delle proprietà diverse la quale interagisce attraverso la forza gravitazionale.
In altri termini, stiamo parlando della cosiddetta "dark matter" o "materia oscura", della quale sappiamo ancora ben poco sia sulla sua struttura che sulla sua evoluzione su scala cosmica.
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antonio
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