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 "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-01-04 11:01

Carissimi,

In questo periodo in cui le avversità atmosferiche ci hanno privato di poter osservare il cielo stellato, molti di noi si sono dedicati a rielaborare le immagini, rivedere gli appunti, leggere libri o riviste di astronomia o che, come me, hanno fatto del sano "zapping" sui vari siti astronomici alla ricerca di novità o di test riguardante la strumentazione.

Fin quì tutto rientra nella sana regola di noi astrofili: piove e quindi dedico il mio tempo a riordinare le idee.

Proprio sul riordino delle idee ho avuto modo Venerdì scorso assistendo ad una conferenza dal tema la "Psicologia e l'Arte" ho avuto modo di poter riflettere su di un particolare aspetto del nostro processo mentale: la nevrosi!

Ohibò, mica siamo matti, mi sono detto, pensando agli astrofili e quindi anche al sottoscritto!

Tutto parte dall'assunto che le "nevrosi" dell'essere umano hanno origine da una serie di situazioni del proprio vissuto le quali, incosciamente, danno origine ad un comportamento o per meglio precisare a dei ragionamenti e valutazioni mentali che talvolta ci portano ad assumere delle decisioni inopportune o al limite delle nostre possibilità, anche finanziarie.

Ad esempio, la sigaretta è un lampante esempio di dipendenza dal fumo, ma anche di nevrosi che si scatena quando siamo alle prese con un problema o con una situazione che richiede molta attenzione.

lasciamo perdere la sigaretta fumata dopo i pasti o in un momento di relax: questo fà parte di una consetudine che abbiamo interiorizzato con il tempo senza rendercene conto.

Ma veniamo al nocciolo della quaestio: ciò che dirò riguarda un pò tutti noi, me compreso, in modo da non offendere la suscettibilità di nessuno, ma vuole solo essere una spiegazione o quantomeno un ragionamento a più voci, sul comportamento e sulle decisioni che molto spesso prendiamo lasciandoci trasportare dalla "nevrosi".

L'acquisto del telescopio ne è un'esempio calzante: quanti di noi possiedono uno strumento e dopo averlo tenuto un certo periodo più o meno breve decidono improvvisamentre di cambiarlo?

Perchè cambiarlo, perchè sostituirlo senza neppure averlo "sfruttato" come si conviene?

Magari abbiamo acquistato un ottimo C8 ma poco tempo dopo si è presi dalla "fregola" di sostituirlo con un rifrattore apo perchè le immagini delle stelle stelle devono essere perfettamente puntiformi altrimenti non va bene.
Ed ancora i pianeti si devono vedere bene, anzi benissimo, altrimenti non si è abbastanza astrofili e quindi giù discussioni, analisi di mercato, richieste più o meno perniciose affinchè il nostro Io possa essere appagato, almeno in parte, dal desiderio di possedere quel tipo di strumento che consente di ammirare le stelle come puntini.

Poi, una volta acquistato lo strumento del desiderio, si passa subito a quello di livello superiore perchè ci si accorge che il diametro dello strumento che si possiede è limitato rispetto al modello superiore.

Insomma è un susseguirsi di acquistare, di vendere, di rivendere e di riacquistare che comunque non soddisfa il nostro ipotetico "Astrofilo".

Ebbene questo comportamento è il classico sintomo da "nevrosi astrofilina".

Naturalmente questa " sindrome " accomuna un pò tutti noi (affinità elettive come scrive Goethe nel suo celebre romanzo ottocentesco).

Ed allora? - direbbe qualcuno di voi-ù

E' solo una considerazione, rispondo, senza alcuna pretesa di pormi al capo del divano del terapeuta.

Volevo solo dare una spiegazione, alquanto superficiale, ad una costatazione comportamentale(affinità elettiva), che hanno molti di noi astrofili.

Che fare?

A mio vedere bisognerebbe ragionare molto approfonditamente prima di entrare nell'insano vortice dell'acqista,vendi, rivendi e riacquista.

Certo se si è dei nababbi con uno sciccoso conto in banca, pozzi di petrolio, proprietari terrieri. di banche ecc..., il problema non si pone, ma per la stragrande maggioranza del "popolo astrofino, credo che il problema si ponga: eccome se si pone, magari con troppi sacrifici che talvolta privano la famiglia di qualcosa.

Ecco quindi che il Forum può intervenire ,sempre con la dovuta forma, invitando al ragionamento ed all'analisi dei vari strumenti e delle reali possibilità d'impiego di ciò che si possiede, invitando magari l'amico astrofilo a riconsiderare la sua decisione, forse dettata da una piccola "nevrosi astrofilina" che da una ragionata e vera esigenza di sostituire il proprio strumento.

Mi rendo conto di aver toccato le corde della suscettibilità, ma l'ho fatto unicamente con lo scopo di ragionarci tutti insieme in quanto ritengo che questa forma latente di nevroticità riguardi un pò tutti noi, nessuno escluso!

con affetto
antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: DavideV 
Data:   03-01-04 11:23

Ciao Antonio,

Beh si, effettivamente è vero... questa sorta di "nevrosi" ha toccato anche me!

Non so se si può parlare di vera e propria nevrosi visto che ho un rifrattore acromatico da 60mm e l'acquisto di un telescopio più potente sarebbe quasi necessario. Effettivamente, però, alla luce dei ragionamento che a mente fredda mi hanno portato a rimandare nel tempo l'acquisto di un telescopio più performante, penso di poter rientrare nella categoria!

La domanda che più di tutte mi ha aiutato è stata: "ma mi serve veramente"? Devo ancora imparare ad orientarmi bene nel cielo, non so ancora consultare bene una mappa (a breve mi arriva Uranometria), ci sono ancora molti oggetti che non ho mai neanche provato a puntare... insomma la mia è una "fregola" piuttosto che una necessità!
Inoltre, mi sto appassionando molto al sistema solare e credo che sarà proprio questo il mio campo d'azione preferito, mentre fino a poco tempo fa ero convinto che sarebbe stato il profondo cielo a catturare la mia attenzione.

Possiamo addurre tutte le giustificazioni che vogliamo, però in fondo in fondo, nel nostro cuore, lo sappiamo benissimo quando l'acquisto di un telescopio è una necessità o una nevrosi... basta solo essere sinceri con se stessi ed avere il coraggio di non arrendersi alle proprie debolezze.

Un saluto e, speriamo al più presto, cieli sereni a tutti!

DavideV.
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(Salmo 19:1)

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 Re:
Autore: Marco(StarEnd) 
Data:   03-01-04 13:42

A mio avviso questa è una "nevrosi" che negli ultimi tempi è stata alimentata anche dalle splendide immagini che osservatori e sonde spaziali ci hanno saputo regalare.

Un tempo quando Saturno era visibile da vicino solo attraverso la mano dell'astropittore, osservare attraverso una "sessantino" una pallina giallognola con intorno una fascia circolare era già una cosa meravigliosa.. ora abbiamo dei metri di paragone diversi, e di ben altra levatura.. una visione del genere non soddisferebbe più nemmeno l'occhio di un osservatore occasionale.

E' come aver provato la guida di una Lamborghini e poi tornare alle nostre macchine.. non ci sentiremo mai appagati.

E siccome non tutti hanno i soldi per farsi costruire un osservatorio privato in Cile, dobbiamo saper trovare questo appagamento un po' anche dentro noi stessi, un appagamento che sta anche nel comprendere, e non solo nel guardare passivamente...

Saluto tutti..

(Scusate per la mia assenza dal forum, ma ho avuto dei problemi tecnici)

Marco ;)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-01-04 18:47

A me personalmente il C8 non basta più e già sento la necessità di cambiare lo strumento e l'unica cosa che mi frena è il fatto di non avere la possibilità di farlo in questo momento altrimenti...............

Nevrosi o no una volta fatta la gavetta ci si rende conto che per fare serie osservazioni si ha bisogno di uno strumento adeguato e 20cm certo non sono pochissimi ma non sono certo tanti nè tanto meno tantissimi.

Credo che in questo la nevrosi non dovrebbe confondersi con l'esigenza vera e pura. Prendo in esempio il mio caso.

Mi sono reso conto che la fotografia planetaria col CCD fa al caso mio ma purtroppo sono limitatissimo per via dello strumento ottico che possiedo, ossia un "banale" C8. In questo caso credi si possa imputare la scelta della sostituzione alla nevrosi? Credo proprio di no categoricamente. Diventa quindi una esigenza dovuta a motivi di miglioramento e non al puro motivo di vedersi cambiare lo strumento perchè ci viene la voglia di spendere dei soldi e troviamo nell'acquisto di un telescopio più performante un valido motivo per farlo.

Ovviamente c'è chi soffre di nevrosi astrofilina, ma c'è anche chi si cambia lo strumento per reali esigenze.

Angelo Petrone

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Giampaolo (---.pool21345.interbusiness.it)
Data:   03-01-04 19:19

Caro Antonio,
la smania, la bramosia di possesso, è un rischio che si corre sempre quando c'è il fuoco della passione, in qualunque campo.
Io stesso mi sono spesso domandato se non mi fossi fatto prendere la mano più dalla voglia di avere che non dal bisogno reale del momento.

La competitività che si sviluppa in tutti i settori (Astronomia compresa), fa spesso scatenare quella rincorsa all'avere il gioiellino da mostrare più che lo strumento onesto da usare.

Io frequentai alcuni anni fa un circolo fotografico, e guardacaso anche lì c'era chi passava da una Nikon F3 alla F4 e poi alla F5 per il solo gusto di avere, perchè poi di foto ...ben poche!

Certo se poi consideriamo le singole attività, ci accorgiamo che quella astrofila è la peggiore, perchè il bisogno-smanioso di avere oggetti nuovi e sofisticati, cresce in misura esponenziale all'evoluzione dell'esperienza.

Io ricominciai ad interessarmi all'Astronomia dopo aver ripreso in mano i vecchi numeri della rivista omonima, e dopo poche uscite con il vecchio 114, mi dissi, "bhè non ci vuole poi molto, ..un nuovo tele e pochi accessori per fare le classiche foto su pellicola"...SEEEEEEE!!!..
ora ho paura a fare un'inventario di ciò che ho acquistato, anche se per la maggior parte usato, ma comunque comprato.
E dire che ogni volta era l'ultimo acquisto!

Fortunatamente ne faccio un uso regolare e spesso mi domando se l'aquisto è giustificato da un utilizzo regolare e profiquo.

Per finire penso che se "il mezzo giustifica il fine", non si può parlare di smanie o nevrosi, ma se fosse il contrario, allora ...

E' stato solo un libero sfogo e una sana chiacchierata che, (al contrario degli acquisti), non costa nulla!

Ciao.
Gp.

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80182.interbusiness.it)
Data:   03-01-04 19:34

LA nevrosi esiste ...ed e' un dato di fatto :)

Ma e' anche un dato di fatto che l'astrofilia (e in particolar modo l'astrofotografia) puo' portare a compiere spese che sono PIENAMENTE giustificate se si resta pero' nell'ambito dell'astrofilia/astrofotografia stessa ...
Se infatti si usano i parameti della "vita normale" ste spese son pazzie ..


Ad esempio il mio caso.
Son stato per lungo ..luuuuungo tempo un appassionato, oltre che di astronomia, anche di osservazione visuale degli astri.
Cio' mi ha portato a comprare un rifrattorone adattissimo a tale scopo!

Ora pero' la mia passione e' un altra ....ovvero la fotografia ccd dei corpi del sistema solare.
Certo prima di cambiare strumento voglio fare "pratica" con quel che ho e sfruttarlo al massimo (ho capito ad esempio che posso ottenere ottimi risultati lavorando su lunghezze d'onda diverse dal classico RGB..alla faccia del cromatismo residuo ..).
Pero' ho evidentemente "bisogno" di uno strumento a lenti! :)
Anche perche' mi interesserebbe riprendere anche nell'UV (ho gia' comprato il filtro!) ...ma ovviamente un acromatico non e' adatto ..

Il mio prox strumento ha un prezzo di oltre 5 mila euro ...solo tubo ottico ..
E lo prendo tra qualche mese.
E' "nevrosi astrofilina?"
"pazzia?"
No ....e' solo la "norma" per un hobby/passione costosa.

In fondo nella vita i soldi a cosa servono se non si spendono?
Che ci resta se non si fa qualche "pazzia" ogni tanto?

Perche' autoimpedirsi di fare quel che piace, rilassa e ci fa star bene?

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80182.interbusiness.it)
Data:   03-01-04 19:40

[Pero' ho evidentemente "bisogno" di uno strumento a lenti! :)]


Volevo dire "a specchi" :P

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: urania (---.prova.tim.it)
Data:   03-01-04 21:58

Caro Angelo,

Ho letto il tuo messaggio e le tue considerazioni sulle quali permettimi di dissentire.
Con il 20 cm SC si possono svolgere dei lavori con la ccd e la web camera che non bastano anni di lavoro per soddisfare le proprie aspettative.

Possiedi uno strumento che per tanti astrofili è un punto di arrivo, non di partenza.

Ciò che desidero farti comprendere e che non c'è bisogno di desiderare qualcosa di più grande se gi lo si possiede.

Con il tempo e con l'esperienza che stai maturando verrà il momento in cui si renderà opportuno fare delle nuove scelte, ma credo che ancora non sia giunto il momento.

con affetto

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: zanbibo 
Data:   03-01-04 23:50

ciao Antonio
permettimi di fare una considerazione , per quale motivo le prestazioni di uno strumento devono andare di pari passo con l'esperienza di un'astrofilo, mi ha fatto sorridere l'espressione di un noto astronomo di qualche tempo fa, che dopo aver guardato in un potente strumento, ha affermato che il suo lavoro di un anno con un tale strumento si sarebbe potuto fare in una sola sera,
penso che la nostra passione puo darci delle soddisfazione anche osservando con uno sgangherato binocolo, ma beato chi si puo permettere certi gioiellini , e avere uno strumento di eccelsa qualità non puo che rendere piu picevoli e fruttuose la nostre osservazioni,
in poche parole volevo dire che uno strumento, è uno strumento, e come tale piu preciso si dimostra meglio è , non vedo relazione con le capacità di chi ci guarda dentro.

Un saluto Mauro

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: DavideV 
Data:   03-02-04 08:38

Ciao Mauro,

io credo che invece debba essere proprio così, per lo stesso motivo che questo discorso (cioè maggiore strumentazione a maggiore esperienza) non vale solo nell'astronomia, ma in qualunque campo! Non si può mettere una Ferrari in mano ad un neopatentato perché non saprebbe guidarla al meglio; non puoi mettere uno spartito di Beethoven a chi ha appena iniziato a studiare pianoforte, si perderebbe dopo poche battute.
Ho letto persone che con un rifrattore acromatico di 150mm a malapena riuscivano a vedere le bande equatoriali su Giove... e se ci riesco io con un sessantino, allora a che pro spendere tutti sti soldi se quando ci si guarda dentro non si riesce a cogliere quello che lo strumento offre? L'occhio deve essere allenato e bisogna avere esperienza!
Sono convintissimo che ad un astrofilo neofita "calza" uno strumento da neofita; che poi questi abbia voglia di spendere soldi per comprare uno strumento di alto livello ovviamente nessuno glielo vieta.

Un saluto,

DavideV.
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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-02-04 09:24

Caro Mauro,

Il punto non è chi può o meno permettersi l'acquisto di un altolocato strumento, ma l'uso a cui è destinato!

In altri termini, sarebbe più opportuno che si sfruttasse bene lo strumento che si possiede, acquisire una buona esperienza pratico-osservativa e poi, in base a quanto si è maturato, decidere sull'opportunità di sostituire il proprio strumento.

Poichè i telescopi di una certa fascia non sono regalati, bisogna essere molto oculati e soprattutto esperti sul tipo di strumento che necessita.

Fare la fotografia sia quella chimica che in digitale comporta la conoscenza delle varie tecniche, ma non solo, bisogna anche saper valutare quale modello di strumento e di relativa montatura può soddisfare l'astrofotografo.

Inoltre c'è da dire che quando si raggiunge una buona esperienza bisogna decidere se acquistare un riflettore o un rifrattore.

Su quest'ultimo tipo di strumento andrei con molta accortezza in quanto si tratta di dover investire notevoli risorse finanziarie: per la fotografia è richiesto come minimo un rifrattore ED o APO.

Ad esempio per fotografare una cometa o dei pianeti se si desidera raggiungere una elevata tecnica di ripresa c'è bisogno di dotasrsi di uno di questi gioielli, ovviamente con la relativa montatura che sia in grado di sostenere sia lo strumento che tutta l'attrezzatura ed accessioristica che richiede sia nel visulale che in fotografia.

Teniamo anche conto il costo elevato di una ccd per il profondo cielo a cui si deve aggiungere l'elevato costo dello strumento sia esso rifrattore ED o APO o di un S/C da 11 pollici.

Insomma sono dell'avviso che solo l'esperienza maturata in un lungo periodo di attività osservativa e fotografica possa veramente e seriamente aiutare l'Astrofilo a prendere delle decisioni le quali, come nel nostro caso, hanno dei costi non indifferenti.

Traguardare l'acquisto di rifrattore APO o di uno specchio da 28-30 cm non è cosa semplice: ho visto molti astrofili rivendersi gli strumenti, oppure non utilizzarli al meglio in quanto pensavano di essere dei David Malin in pectore, senza sapere di essere solo al punto di partenza!

saluti
antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: zanbibo 
Data:   03-02-04 09:56

ciao Davide, continuo a non essere convinto , uno strumento di ottima qualita semplifica le osservazioni non le complica, pertanto sembrerebbe dal tuo esempio piu adatto a un neofita, non e educativo a mio avviso per un principiante dotarsi di strumenti con puntamento automatico , ma sulla qualita dell'ottica si deve spendere in base alle proprie possibiltà e interesse
non è logico buttare un sacco di quattrini per una passione passeggiera pertanto iniziare con uno strumento entry level e una scelta matura,ma se si è non dico esperti ,ma consapevoli che non si tratta di una passione passeggera allora ritengo giusto dotarsi di strumenti il piu performanti possibele,

Ciao Mauro

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-02-04 10:02

Anche vero pri' che uno strumento troppo piccolo rischia di deludere troppo il neofita e fargli mollare l'attivita' "pratica" dell'osservazione (perche' la passione per l'astronomia la si puo' coltivare anche sui libri ..non serve il telescopio).
Oggi come oggi io consiglierei solo i bei riflettori 150/750 per cominciare....oppure dei binocoli da 6 cm :).

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-02-04 10:02

"pri'" = Pero' :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: DavideV 
Data:   03-02-04 10:34

x Mauro:
Certo, la qualità è importante e su questo sono d'accordo con te. Forse stiamo parlando di due cose diverse. Io infatti come tu hai ben capito mi riferisco al neofita o a colui il quale non è ancora un astrofilo maturo. Solo a quel punto, credo, si può puntare ad uno strumento di ottima qualità, uno strumento definitivo insomma. Sono comunque convinto che per arrivare ad un traguardo bisogna sempre percorrere tanti piccoli passi e per essere astrofili "maturi" penso che ne debbano passare di anni.... Così funziona in ogni campo della vita e non vedo perchè l'astronomia ne debba essere esente.

Ciao,

DavideV.
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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-02-04 10:38

Caro Aleandro,

ciò che dici è vero, ma è anche altrettanto chela mia gemerazione di astrofili possedeva solo il 114 newton o il 60mm rifrattore.

Ricordo che vie erano astrofili che possedevano l'80mm rifrattore o i newton autocostruiti da 15-20cm: erano i cosiddetti "tubisti" i quali trascorevano delle ore intere a parlare di ottica, di montature, di focheggiatori è così via dicendo...

Insomma di acqua sotto il Tevere ne è passata tanta, è, nonostante le difficoltà iniziali in quanto, sul finire degli anni'60, erano da poco apparsi i Celestron arancioni che costavano un "botto" di lire, tanti astrofili avevano strumenti autocostruiti o quelli made in Japan!

Oggi, se non si possiede lo "strumento" non si è nessuno: balle!

L'Astrofilo, se sente di esserlo gli basta anche un binocolo se non gli "occhi" per ammirare e studiare i vari asterismi del cielo stellato.

Certo, in una società globalizzante e globalizzatrice, vi sono in commercio strumenti per tutte le tasche e per tutte le esigenze, al punto che molti di questi telescopi se ne potrebbe anche farne a meno.

Siamo giunti al paradosso che due grandi marche di telescopi ogni anno rispettivamente presentano delle versioni "avanzate" adducendo che le rispettive ottiche hanno subito dei nuovi trattamenti e quindi sono più luminosi: ancora balle!

Chi mastica un pò di ottica sà benissimo che la percentuale di milgioramente è praticamente irrisoria che non giustifica la spesa o la sostituzione del proprio strumento con la nuova versione, ma purtroppo la pubblicità è l'anima del commercio a cui gentrilmente si prestano le riviste del settore ed i tanti "testologi" che hanno altolocati siti internet o sulle stesse riviste che principalmente "vivono" sulla pubblicità delle ditte di cui sopra.

Quante sono le riviste di Astronomia in Italia?

Sono tante, troppe è nessuno di esse dice le cose come stanno in quanto sono condizionate dal "verbo" della pubblicità ed anche dai condizionamenti commerciali che il mercato impone loro.

Questo però, se può consolarci, accade anche nella democratica grande mela,ovvero gli USA ma non come avviene nel nostro paese.

Provate a leggervi Ciel Espace o le altre riviste astrofile inglesi e noterete tante cose interessanti che forse vi faranno e ci faranno riflettere su come acnhe gli astrofili vengano bombardati e condizionati da taluni e certuni personaggi i quali non sono altro che consulenti di questa o di quella ditta che guarda caso hanno in questa o in quella rivista una loro altolocata rubrica di suggerimenti tecnici.

Dov'è allora la verita?

E' quella del buon senso, quella che dovrebbe portare l'Astrofilo a dialogare con altri astrofili ed in base alla sua ed alla loro esperienza, senza farsi condizionare dalla moda o dal mercato del momento, poter scegliersi lo strumento che più soddisfa al momento le sue esigenze di Astrofilo.

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Claudio 
Data:   03-02-04 13:39

Concordo con quanto esposto da Antonio prima, se posso aggiungere qualcosa ricordando i miei albori di astrofilo, erano i primi anni ottanta ed ero poco piu' che adolescente, il mio primo telescopio fu il classico114\900.
Ricordo che lo usavo puntando una piccola parte del cielo, vista dalla finestra di casa al centro di Roma, ma per anni mi ha dato delle enormi gratificazioni senza avere la necessità di possedere null'altro.

Il punto a mio avviso, è che la tecnologia ha fatto passi da gigante rispetto a 20 anni fa, ora possedere un buon tele non è piu' sufficente ad appagare la nostra voglia di astronomia.
Adesso possiamo fare riprese planetarie qualitativamente impensabili sempre rapportate a ventanni fa, basta paragonare le illustrazioni pianetarie che compaiono in libri di astronomia di quei tempi, "schifezze" confrontate ai risultati ottenuti oggi (un nome per tutti Gianluka...)
Tutto cio' ovviamente ha un costo, cosi' che vai di webcam modificata, che ogni anno esce il modello nuovo, e che fai non la cambi..?
Poi se sei appassionato del cielo profondo ti devi comprare una camera ccd, o almeno un'ottima camera digitale, magari il tutto abbinanto da un piccolo rifrattore (magari apo) da usare in parallelo come astrografo, tutto supportato da una montatura con le p---e per inseguire in digitale, poi tutta la gamma di accessori "indispensabili" per un moderno astrofilo, una ottima barlow, fitro IR, fitri deepsky, in mylar x le riprese solari, montature computerizzate, GPS, ecc.
Insomma se ci lascia prendere la mano dalla nostra passione preferita, è facile spendere cifre enormi, il tutto è sapere se quello che si compra sarà veramente sfruttato al meglio e non messo in una angolo della camera, giusto x far vedere agli amici quanto si è "professionali". oppure x rivendere tutto dopo pochi mesi.

L'avere una scelta enorme di prodotti, spaziante da centinaia di tubi ottici diversi e un mare di accessori ed elettroniche puo' indurci nell'entusiasmo inziale a fare l'aquisto sbagliato.

Per esempio trovo inutile comprarsi un telescopio completamente automatizzato che punta da solo più di 40.000 oggetti, quando poi lo si usa da un centro cittadino che al massimo permette la visione dei pianeti e una manciata di oggetti deepsky.

Se poi uno ha un bel po soldi da spendere senza problemi buon x lui, :-) altrimenti non c'è niente di peggio che accorgersi di aver speso un sacco di soldi x una cosa che non sarà in grado di appagare le nostre aspettative.

Ciao

Claudio

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-02-04 13:53

Io ho cominciato con un rifrattore 60/900 ...con cercatore reflex :)
Ma solo perche' ai tempi spendere per un 60/900 era come spendere oggi per un 150/750 :)

Per sti piccoli strumenti i prezzi son molto molto piu' accettabili oggi!
Inutile per un neofita oggi scendere sotto un certo diametro ...solo perche' "ai tempi" molti di noi han cominciato con diametri molto (troppo?) piccoli :)

Dal mio discorso tengo fuori l'elettronica ovviamente ....che IMHO non serve a niente.

Bye :)

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-02-04 15:22

Caro Antonio, anche io devo dissentire questa volta ciò che affermi, anche se in parte. Hai tutte le ragioni di questo mondo a dire che un 20cm sia uno strumento di arrivo per molti, ma io credo di avergli tirato il collo già troppe volte per quanto riguarda la fotografia in digitale sui pianeti e visto che questo è il mio campo din interesse credo di avvertire la necessità di sostituirlo perchè ormai ho compreso i suoi limiti. Ed è anche vero che ci sono 20cm e 20cm, sicuramente un 20cm C8 non può considerarsi uno strumento di arrivo per molti aspetti che in questo post non possiamo discutere, anche se lo abbiamo già fatto.

Se si vogliono avere risultati di un certo livello un C8 non può bastare.

Ho bisogno di uno strumento che sia sufficientemente ampio da poter catturare dettagli finissimi sui pianeti e questo richiedere grande diametro e perfetta lavorazione. Per ora è solo un pensiero quando sarà diventerà un dato di fatto, nel frattempo ovviamente cercherò di sfruttare ancora di più il C8. Il mio obiettivo è quello di fare fotografia in un certo modo, foto grandi e foto anche molto dettagliate, spero di riuscirci.

Tutto dipende, caro Antonio, dalle proprie aspettative. Se ci si accontenta di osservare solo le bande di giove e qualche piccolo pennacchio sulle sue bande compresa la GRS, oppure gli anelli di saturno e qualche SPOT su di esso, oppure le classiche formazioni lunari o i chiaroscuri marziani, allora un 20cm va più che bene, ma se si vogliono fare osservazioni molto più spinte, quale è il mio obiettivo, ritorniamo al discorso di qualche rigo fa.

Scusa la mia insistenza ma la penso così.

Angelo Petrone

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   03-02-04 15:39

Caro Angelo,

La discussione è bella in quanto consente di poter esprimere dei propri pareri e non dei giudizi.

Anch'io rimango sulle mie tesi iniziali, non partito preso, come si suol dire, bensì perchè ritengo che per tutte le cose piccole o grandi che siano c'è bisogno di approfondire, analizzare, verificare e conoscere le varie tecniche osservative e fotografiche in campo astronomico.

Ma il punto è un'altro: qual'è lo strumento che consente di poter fotografare il cielo profondo?

Tutti e nessuno, risponderebbe Pirandello!

In realtà esistono degli strumenti finalizzati a questo nobile scopo, ma costano un botto di soldi: dagli apocromatici della Astro-Phisics,Tagahashi, TMB, Televue è così via discorrendo.

Certo non sono gli S/C i più indicati telescopi per la fotografia, bisogna orientarsi come dicevo sugli apocromatici o sui Newton a grande apertura, ma quest'ultimi sono anche intrasportabili e quindi non rimane che prendere in seria considerazione gli APO.

Stiamo parlando di fotografia, non di osservazione visuale del profondo cielo per il quale basta il C11 !

Se fossi in te attenderei ancora un pò di tempo, frequentando degli star party al fine di vedere e di toccare con mano, magari anche testando personalmente, gli strumenti che interessano.

I forum sono una buona cosa,anzi ottima cosa, ma rimane sempre valido il principio che per certe scelte bisogna "toccare con mano" e, in questo caso specificio, anche il proprio "portafoglio!"

saluti

Antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-02-04 18:25

Caro Antonio, credo che ci siamo fraintesi perchè a me per ora la fotografia del profondo cielo non mi interessa o comunque in misura molto minore rispetto alla fotografia planetaria dove i miei interessi hobbistici risultano maggiormente evidente in assoluto.

Per la fotografia del cielo profondo se la voglio sperimentare ho il newton da 20cm che mi basta e avanza, per ora! Ma per la fotografia planetaria ho bisogno di altro.

Io non vedo l'ostacolo comunque nel poter imparare e analizzare e sperimentare le nuove tecniche sia osservative che fotografiche anche con strumenti ritenuti non da principante.
Posso capire che chi è completamente a digiuno possa non considerare uno strumento grosso difficile da gestire sotto tanti punti di vista, ma una volta preso in mano con un certo interesse l'argomento e resosi conto di come muoversi non vedo difficoltà.

Non credo che c'è bisogno di aspettare per forza 5 anni di gavetta per passare ad uno strumento più prestante. Non c'è una regola scritta secondo cui tutti per sentirsi pronti di cambiare strumento devono necessariamente percorrere un percorso da principiante che dura diversi anni, parlo sempre in generale e non di me.
Ognuno di noi reagisce a seconda delle proprie capacità e di come si sente portato verso una certa materia un pò come quando si va all'università.

Ad ogni modo non mi riferivo alla fotografia del profondo cielo bensì a quella planetaria dove voi stessi mi insegnate che gli strumenti sono molto diversi e richiedono tecniche diverse.

Angelo

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   03-03-04 08:52

Caro Angelo,

In questo caso gli APO fanno al tuo caso: hanno pochi rivali, ma costano un botto.

Comunque nella fotografia planetaria è indispensabili un forte potere risolutivo e soprattutto di alta definizione dell'immagine e quindi si torna al discorso dei rifrattori APO.

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80182.interbusiness.it)
Data:   03-03-04 09:23

Scusate se m'intrometto ....ma non e' cosi' :)
Basta guardarsi in giro ...
Circa riprese planetarie e lunari i migliori risultati sono ottenuti con dei riflettori di un certo diamentro :)
I migliori astro immagers usano riflettori ...

Mengoli ad esempio, per restare in casa nostra, ha diversi strumenti tra cui un rifr. 152 ED.
Un motivo per cui usa i riflettori (specie il newlon da 210) quando fa le sue splendide riprese lunari ci sara' no? :)

Le sue poche imm. fatte col rifrattore non son certo ai livelli di quelle fatte col riflettore ..

In campo digi-fotografico (sui pianeti almeno) le diff. tra rifrattore e riflettore si appianano molto. Tanto da non giustificare piu' una spessa enorme per un diametro piccolo.

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   03-03-04 10:24

Carissimo,

Nel caso degli specchi hai citato il mewlon della tagahashi da 25cm.
Sai quanto costa?

Pe quanto concerne i rifrattori apo invito tutti a leggere i vari topics internazionali sulla fotografia planetaria e del profondo cielo: la definizione per eccellenza, parlando di strumenti trasportabili, si ferma all'astro-phisics, al tagahashi sia a lente che specchio, televue, TMB, Zeiss,TEC, W.Optic e ad alcuni altri.

Certo se ci orientiamo su trelescopi Newton di una certa apertura o verso telescopi in postazione fissa, allora si può anche discutere sull'opportunità di prendere seriamente in considerazione gli specchi.

Bisogna scegliere: immagine più grande o immagine più definita, in quest'ultimo caso c'è bisogno del rifrattore APO ad alta definizione.

Lasciando perdere i costi che sono elevati sia nel caso del mawlon che degli APO non esiste, a mio parere, il "telescopio" per eccellenza: gli specchi offrono dei risultati in un verso, le lenti in un'altro.

Bisognerebbe possedere sia l'uno che l'altro ed infatti molti astrofili posseggono sia lo specchio che un APO.

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-03-04 16:53

Perchè dovrei sviscerarmi il portafoglio e indebitarmi fino alla "noce del capo di collo" per l'acquisto di un rifrattore apocromatico di modesto diametro?
Non lo vedo certo di buon occhio il rifrattore. Ritorno al discorso dei maksutov cass che seppur più esigente dal punto di vista dei prezzi rispetto agli SCT svolgono egregiamente il loro lavoro e competono senza problemi con i rifrattori apo e costa molto meno e oltre tutto si posso comprare grandi aperture anche se a costi non facilmente accessibili ma pur sempre molto più accessibili rispetto ai rifrattori apo.

Io vedo il rifrattore, dal punto di vista dei costi, come una sorta di sfizio che l'astrofilo necessita. Il rifrattore è ottimo se si considerano grandi aperture dai 20-22cm in su e mi pare di capire che al momento solo la TMB, o qualche altra azienda, costruisca rifrattori di tale dimensione. Vorrei sottolineare che anche se i rifrattori sono stupendi telescopi con cui eseguire ottime osservazioni dal punto di vista della nitidezza e del contrasto, per scorgere dettagli finissimi concorre anche il potere risolutivo e di certo non si può sottovalutare. Comunque tanto per intenderci un 175mm TMB, parlo solo di tubo ottico, costa quasi 14.000€ a cui vanno aggiunti un bel parchetto di oculari di ottimissima qualita di cui spariscono altri 3.000€ almeno, un bel cercatore con il supporto, e la montatura che costerà quanto l'ottica se non di più. Totale della spesa=divorzio con la propria moglie, benchè io non sia sposato e........ per fortuna per ora neanche fidanzato.
Quanto mi deve costare un telescopio? attenzione perchè mi sono fermato ad un semplice 175mm. Volendo comprare un 203mm saliamo solo con l'ottica a ben 22.500€ e per un'ottica da 228mm si sale a ben 30.000€ e parlo sempre di ottica. Alla fine guardiamo l'obiettivo, ossia l'ampiezza, è un modesto 23cm anche se super lavorato perchè rifrattore, quindi questi rifrattori quanto devono venire a costare copleti di tutto l'indispensabile per mettersi in funzione? TANTISSIMO e spesso improponibile ad astrofili che percepiscono uno stipendio medio mensile e parlo di 1.200€, anche se io ne percepisco solo 480 mensili.

Secondo me una validissima alternativa ai rifrattori sono i newton che con il loro semplice schema se prodotti da aziende molto affermate si riescono a produrre ottiche di altissimo livello lavorate senza il minimo margine di errori ottenendo così grandi aperture costi più che ragionevoli.

Io i rifrattori quanto a prezzi li metterei all'ultimo posto senza pensarci una mezza volta.

Angelo Petrone

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-04-04 11:46

Caro Angelo,

Su alcuni punti mi trovi d'accordo, ma oandiamo per ordine:

E' vero, gli apocromatici costano tanto ma in Italia, perchè all'estero le cose sono diverse.

E' vero, i Mak sono dei buoni telescopi, paragonabile anche ai rifrattori, ma paragonabili, non superiori per la resa ottica.

Tuttavia costituiscono un ottimo compromesso qualora di desiderasse avere un prodotto senza fare un mutuo come è il caso degli apo.

Ora, invece, ti espongo il punto in cui non sono d'accordo, sempre rispettando il tuo punto di vista.

Come saprai sia per l'ostruzione che per le intrinseche caratteristiche costruttive degli specchi,dovute alle leggi dell'ottica, un riflettore, a parità di diametro di una lente, ha una resa inferiore di circa il 50 per cento.

Faccio un'esempio: un rifrattore da 13 centimentri di diamertro è pari, se non superiore, come resa ad uno specchio da 23-25 centimentri ed ancora, un rifrattore da 150 è pari ad uno specchio da 28-30 centimetri.

Naturalmente il rifrattore possiede l'handicap della focale: più è grande il diametro dell'obiettivo, più è lunga la focale ed è per questo motivo che esistono i doppietti, tripletti e quadrupletti Apo ed Ed.

Ovviamente questo tipo di rifrattori richiedono delle ottiche e trattamenti accuratissimi e di elevata qualità, a cui si aggiunge, in certuni casi, l'estrema accuratezza meccanica dello strumento: Astro-Phisics, TMB, Tagahashi,Televue e Williams Optics.

Certo, le sovracitate marche di telescopi commercializzano dei prodotti che costano e che "pesano " per cui richiedono delle montature adeguate.

"Lo sfizio", come asserisci ed in parte ne convengo, s'indirizza ad una nicchia di astrofili che desiderano possedere un rifrattore di alta qualità sia come ottica che per la parte meccanica.

Stiamo parlando delle "Ferrari" dell'Astronomia amatoriale e quindi mi sembra logico, lo davo per scontato, che non tutti gli astrofili possono o intendano investire delle importanti somme, ma c'è chi lo fà perchè ama possedere uno strumento perfetto.

La condizione ideale sarebbe quella di possedere due strumenti: uno specchio con una buona apertua da finalizzare al profondo cielo, ma anche alla fotografia e di un buon rifrattore per l'osservazione stellate e planetaria.

Per quanto concerne i costi dei rifrattori si parte dai circa tremila euro per il 114 ED della Vixen fino agli ottomila e passa euro per l'Astro-Phisics.

Per quqnto concerne gli accessori sono gli stessi che molti di noi utilizzano per i propri strumenti a specchio: un buon diagonale da 2" e degli oculari a grande campo per il profondo cielo.
Anche sulle barlow applicherei lo stesso ragionamento di cui sopra.

In conclusione il vero "nocciolo" della questione è nell'eccessivo costo di questi rifrattori APO ed ED, ma questo accade solo sul mercato italiano ed in parte in quello europeo.

Negli USA questi strumenti costano circa la metà e quindi ecco che l'Astrofilo italiano medio è costretto a dover rinunciare a possedere questo tipo di strumento.

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-04-04 12:54

Ma non e' cosi' ...
Un rifrattore da 15cm si puo' paragonare ad un newton da 25cm nel visuale, ma nella fotografia planetaria lo puoi paragonare al massimo ad un newton da 20cm ..

Circa il mak poi la dif. e' ancora meno marcata ...
Un rifrattore da 15 rende quanto un mak da 18 ..

Ragazzi il fatto e' che "carta canta". Cioe' i piu' grandi immagers del sistema solare non usano rifrattori.
Usano riflettori.
E non son certo tutti degli sprovveduti ...
E nemmeno credo che i fortunati possessori di perfettissimi rifr. APO da 20cm si tengano le immagini chiuse in un cassetto ...

E poi guardate un po qua':

foto di giove fatta con uno strumento con ostruzione del 33%:

http://perso.club-internet.fr/legault/jobs33.jpg

foto di giove fatta con strumento con ostruzione al 20%:

http://perso.club-internet.fr/legault/jobs20.jpg

Foto di giove ottenuta con strumento non ostruito:

http://perso.club-internet.fr/legault/jobs0.jpg


Vi faccio notare che son strumenti di pari diametro e son prove fatte da una ditta che VENDE rifrattori apo (l'APM) ...

Visto come l'a diff. (nella fotografia), specie tra il riflettore poco ostruito e il rifrattore e' assolutamente trascurabile????

Il potere risolutivo dipende dal diametro!
E non ha alcun senso spendere 22 mila euro per un rifrattore da 20cm perfettissimo (solo tubo ..) (che poi in pratica non potra' MAI essere perfettissimo ...in quanto sempre di rifrazione si tratta ...) quando con la stessa cifra ti prendi un tubo ottico RC della marcon da 600mm con specchi in astrosital ... (!!)
E per un New-cas. o un semplice new. credo si possa arrivare al metro ..

Oppure uno strumento COMPLETO DI MONTATURA SOLIDISSIMA! da 300mm (sempre RC ...per i newton il diametro sale ancora a parita' di prezzo) e risparmi anche 2000 euro ...)

Nsomma una cosa e' ottenere un'imm. di M31 perfetta e con stelle puntiformi su tutto il campo ...(rifrattore da 20cm ..)

altra cosa e' individuare anche gli ammassi globulari che ruotano attorno a tale galassia!! (riflettore di pari prezzo ..)

Anche sui pianeti presupponendo un buon seeing non c'e' paragone ...
Ma e' inutile arrivare a certi diametri per l'alta risoluzione (seeing ti limita) ...basta un piu' economico riflettore da 30/40cm ..


IMHO i rifrattori apo han senso solo nei piccoli diametri (fino a 15cm) e a focali medio-corte per ottenere foto coreografiche del deep.

In campo digi/fotografico (ma anche fotografico-tradizionale) l "ruoli" classici dei riflettori e dei rifrattori si invertono ...

Rifrattori per il deep ..(a fini estetici)
Riflettori per l'alta risoluzione. (o per il deep "serio", nei gradi diametri)



Nel visuale e' tutta un'altra storia ...li conta il seeing.
E cmq per osservazioni visuali va benissimo un economico acromatico ...
p.s: considerate che io sono un patito dei rifrattori ....ma i fatti sono fatti.


tutto IMHO ovviamente ....ognuno ha le sue idee :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-04-04 13:43

Perdonami Antonio ma per quanto riguarda i paragoni che hai fatto sulla percentuale di cui si dimostrerebbe superiore un rifrattore apo rispetto ad un riflettore non mi trovo per nulla.
Un ottimo maksutov cass lavorato bene come si conviene è inferiore rispetto ad un rifrattore apocromatico solo per la parte dell'ostruzione o forse qualcosina in più ma si tratta di qualche millimetro da aggiungere ai centimetri dell'ostruzione. Basta considerare un'apertura più abbondante e si hanno le stesse prestazioni di quel dato rifrattore.
Ripeto, questo esempio si può sostenere se il riflettore è lavorato ottimamente e non trova ostacoli durante il cammino della luce, stessa cosa dicasi per i rifrattori apo che si definiscono tali solo se la loro apocromaticità è dichiarata dal costruttore e verifcata successivamente.

Poi è ovvio che se mi fai il paragone tra un telescopio TMB da 130mm e poi mi ci metti un newton da 250mm della zeil o peggio ancora della Konus è chiaro e stra.chiaro che il paragone quanto a nitidezza e contrasto lo vince il rifrattore. Su questo non ci piove.

Prova a mettere vicini un apocromatico, ad esempio Televue da 130mm e un mak, ad esempio l'STF deluxe da 7" il cui costo si aggira intorno ai 2100€ (parlo di ottica e cercatore) la cui lavorazione è ottima attestata intorno ad 1/8 lambda. Supponendo di fare il paragone con avendo i 2 esemplari lavorati come dichiarato dai costruttori, ti renderesti conto che l'STF sfoggerebbe dei risultati ottici superiori al Televue ma a costi decisamente e dico decisamente inferiori.

Questo è un classico esempio di come un riflettore riesce a battere senza problemi un rifrattore in tutti i sensi dalla qualità al prezzo finale.

Io sono sempre più convinto che il rifrattore è davvero lo strumento dei nevrotici, benevolmente inteso come termine nella stessa maniera in cui tu stesso lo hai introdotto.

Angelo Petrone

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: zanbibo 
Data:   03-04-04 14:52

ciao Angelo , concordo con quanto sopra, hai tirato in ballo uno strumento che mi interessa molto,volevo chiederti se ti e capitata l'occasione di guardarci dentro o se ne hai sentito parlare da qualcuno che non ha interessi commerciali. il prezzo dll' STF anche in versione normale credo sia decisamente competitivo e se quanto pubblicizzato si dimostra vero credo sarà il mio prossimo strumento

ciao Mauro

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-04-04 15:29

Carissimi,

La discussione si fa sempre più interessante e quindi "rincaro" la dose, sempre benevolmente e mai per provocazione, non è costume del nostro Forum.

Ebbene, la mia esperienza diretta sui Mak è avvenuta con il 180 della Intel: gran bello strumento, alta definizione, pesante un'accidenti, ma resta un ottimo compromesso sia con la tasca che con le prestazioni che comunque non eguagliano quello di un buon rifrattore.

Ho avuto modo di testare il mio ex Astro-phisics 130 edf con uno di questi Mak: la differenza si notava negli alti ingrandimenti e soprattutto nelle doppie strette e nella profondità di campo.

I colori delle fasce gioviane erano leggermente smorte rispetto a quelle che offriva il rifrattore, anche su Vega, Cor Caroli, Albireo,Mizar la differenza si notava nella nitidezza dell'immagine, come pure in intra ed extra focale.

Certo, mi direte che c'è un abisso profondo tra il costo dell'uno ed il costo dell'altro, ma l'aspetto economico l'avevo già sottolineato in precedenza: rifrattori di questa "taglia" sono per amatori e comunque non sono d'accordo che un rifrattore apo sia inferiore ad un Mak.

Sulla fotografia andiamo a vederci quelle scattare dagli astro-phisics e dai taghashi, poi possiamo confrontare se sono milgiori gli specchi o gli obbiettivi.

La lente è sempre la lente, anche se oggi esistono in produzione specchi di tutto rispetto, msa nel visuale ed anche per la fotrografia ad alta risoluzione resto dell'idea che la lente è ancora la Regina.

Comunque. rispetto le vostre opionioni non solo per educazione, ma anche perchè c'è del vero in quanto affermate e per onestà intellettuale accetto alcuni vostri appunti.

antonio

PS

Andiamo avanti, vediamo che accade....

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-05-04 00:43

Antonio anche io rispetto la tua opinione.
Però anche io porto avanti la mia opinione e continuo col dire che se si prende un'ottica mak ben lavorata stai pur certo che quest'ultimo ti concede la possibilità di poterti dimenticare della definizione di un rifrattore ben lavorato.

Sinceramente se dovessi scegliere fra un 130mm rifrattore e un 180mm mak ottimamente lavorato sceglierei quest'ultimo. I punti a favore di tale scelta sono diversi.

Angelo

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Maurizio Forghieri (---.30-151.libero.it)
Data:   03-05-04 00:43

Vorrei intervenire in questa interessante discussione solo per dire alcune cose sulle tolleranze ottiche.
Per ottenere la stessa tolleranza di precisione di lavorazione fra una lente e uno specchio vi è un fattore 4 di differenza.
In più l’errore di lavorazione nel percorso ottico degli specchi (andata e ritorno) che influisce sul rendimento del contrasto è in ragione del quadrato dell’errore per cui alla fine abbiamo un rapporto di 16:1 a svantaggio degli specchi (vedi “il libro dei telescopi” di Walter Ferreri).
Quindi per questo motivo non si riuscirà mai a fare un confronto di “contrasto” fra un rifrattore apo anche solo corretto a lambda/4 e un qualsiasi altro telescopio a specchi perché ben difficilmente sarà corretto a lambda/64.
Se parliamo invece di “potere separatore” e di prezzo allora si che il vantaggio sarà a favore degli specchi di grande diametro.
A proposito, volevo chiedervi una cosa, avete definito benevolmente i patiti dei rifrattori astrofili “nevrotici”; come lo definite uno che il rifrattore apo se lo è autocostruito? Non siate troppo severi.
Un saluto Maurizio Forghieri

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: alfonso 
Data:   03-05-04 00:57

Caro Maurizio,
dall' alto della mia inesperienza in materia ti posso dire che non so bene a questo punto quale sia migliore tra specchi e lenti, tra rifrattori, mak e riflettori.
Sono certo di poter dire, però, che se sei riuscito ad autocostruirti un rifrattore apo sei sicuramente degno del più ampio e incondizionato rispetto da parte di ogni astrofilo. Che sia amante dell' una o dell' altra configurazione.
Questa discussione mi pare vieppiù interessante, solo che mi rimette un pò in discussione quelle che sembravano delle certezze acquisite.
Il rifrattore apo è o non è il massimo della gioia per l' astrofilo?

Qui ricomincio dall' abc e mi domando quali sono le differenze di stile e di resa tra gli uni e gli altri. Sono inoltre delle differenze oggettive o piuttosto soggettive?
Sarà forse l' ora tarda ma le idee si confondono e i punti chiari sembrano meno chiari del solito.

Good night

Alfonso.

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-05-04 09:22

Sinceramente,amici cari,
era diverso tempo che non provano piacere ad una discussione così interessante.

Noto che piano piano molti amici nuovi e vecchi del Forum finalmente "emergono" è ciò mi fà immenso piacere.

Poi, per quanto concerne le "nevrosi" da rifrattore, direi che tutto sommato è un peccato veniale, rispetto ad altri "peccatucci" di ben altra natura.

Tutto sommato lo scopo degli e degli altri è di ammirare il Firmamento è ciò mi sembra un valido motivo per avere qualche piccola "nevrosi" è poi: chi non c'è là, scagli la prima pietra....


antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-05-04 10:53

Direi che sarebbe interessante vedere qualche immagine planetaria fatta tramite uno di questi rifrattori apo onde poterla paragonare con quelle fatte dai piu' classici MAK o cmq strumenti a specchi.

Io non riesco a trovare foto di questo tipo da nessuna parte ....nemmeno su astrohires o su alpojapan ..
Giusto qualche cosina con strumenti "piccoli" (entro i15 cm) ...che son praticamente uguali a quelle ottenute con dei riflettori anche di pari diametro ..

Con rifr. piu' grandi trovo foto (poche) solo del deep.

Avete qualche sito da consigliarmi ove poterle reperire? :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-05-04 11:40

P.s: anche io concordo sul fatto che chi insegue il rifrattore APO sia un astrofilo "nevrotico"

Ma non nel senso prorpio del termine per carita'! ...

Cioe' credo che chi sia disposto ad investire cifre cosi' grosse per strumenti di diametro cosi' piccolo non sia un vero "astrofilo"...ma piu' un "telescopiofilo"..

Cioe' piu' che appassionato dell'aspetto pratico/osservativo dell'astronomia amatoriale, penso sia un appassionato di ottica (in particolare di ottica astronomica).
Per carita' anche questa e' una passione di tutto rispetto, lungi da me dal criticarla!

Ma per un astrofilo "duro e puro" una spesa cosi' e' un po folle :)
Capisco un piccolo apo da 9 cm per fare qualche bella foto ...
Ma andare oltre no :)
Ovviamente poi se si hanno i miliardi da buttare e' un'altra storia :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   03-05-04 13:31

GUAGLIO',

COME DICE "ETTORE",

mIOTTI OFFRE A 2575,OO EURO IL TAGA 102 FS !

Mi sembra un buon prezzo per un rifrattore APO, pagabile anche a rate fino a 48 mesi.

Quindi, non mi sembra che tutto sommato questi strumenti siano solo per sciccosi astrofili.

un caro saluto

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80182.interbusiness.it)
Data:   03-05-04 14:08

Be si appunto ....io avevo detto 9cm ...il taga in questione ha appena 1 cm in piu' :P

Ci sta dentro :P

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   03-05-04 14:10

Io personalmente la vedo diversamente, se devo spendere 2575€ per avere un'apertura di soli 102mm preferisco metterci la differenza e comprare un riflettore di assoluto rispetto con ottiche a 1/10.

Il concetto di strumento da "nevrosi" l'ho inserito ma considerando il significato positivo del termine, non fraintedete.

Tutto dipende comunque da ciò che si vuole osservare e come lo si vuole osservare e su questo non posso che dare ragione ad Antonio, fermo restando che il rifrattore per le cifre a cui viene proposto non vale la candela comprarlo. Questo è il mio parere.

Angelo

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80182.interbusiness.it)
Data:   03-05-04 14:17

Ne 2 mila eurozzi se ti piacciono le belle foto del profondo cielo si possono anche spendere.

E nessun riflettore puo' ottenere la puntiformita' ed il contrasto di un rifrattore ...

anche vero pero' che esistono OTTIMI obiettivi fotografici apo che costano meno :P

Ma non puoi usarli come telescopio ... :)

Nsomma fino a 3000 euro io la spesa per un buon rifrattore apo posso capirla :)

Ma sempre per foto "estetiche" del deep ....mica per l'alta risoluzione :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: zanbibo 
Data:   03-05-04 14:20

Ciao Antonio , certo per un APO è un prezzo interessante , ma credo che paragonato ad esempio a un Mak-Newton Intes Micro MN76 che costa anche meno non la spunti.
Avere uno di questi gioiellini penso farebbe gola a molti, ma valutando il rapporto prezzo prestazioni bisogna essere degli amatori incalliti.
un saluto Mauro

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Maurizio Forghieri (---.30-151.libero.it)
Data:   03-06-04 00:43

Ciao Alfonso,
Secondo me l’immagine migliore come nitidezza è quella data dal rifrattore apo che però ha lo svantaggio di costare troppo come giustamente dicono gli altri partecipanti alla discussione.
Altra cosa a vantaggio dell’apo è la versatilità.
Il Newton è luminoso x profondo cielo, il Mak f. 15 a bassa ostruzione è per l’alta risoluzione, l’apo è l’una e l’altra cosa assieme.
Per esempio se vai a vedere sul sito del mio amico Mauro Facchini (users.libero.it/m.facchini) ci sono alcune prove fatte con il mio primo apo 155 f.9 accoppiato con un camerina CCD.
Troverai una posa di M27, in quella immagine è stata stimata una magnitudine oltre la 19^, e siamo in piena pianura padana. In quel periodo purtroppo i pianeti non erano favorevoli e non sono state fatte delle prove, però qualche mese fa in occasione di un ottimo seeing ho saputo dall’amico astrofilo che mi ha comperato quell’apo assieme a Mengoli hanno portato l’ingrandimento a oltre 700x assicurandomi che l’immagine era ancora perfettamente contrastata.
Questo per dirti della versatilità dell’apo.
Quindi io capisco Antonio che non cede di un millimetro essendo lui possessore di un Astro-phisics.
Un saluto Maurizio Forghieri

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: alfonso 
Data:   03-06-04 01:01

Ciao Maurizio continuo ad avere l' impressione di trovarmi, nella vostra interessante discussione, come davanti alle gelosie che ci sono sempre state tra gli aviatori e i combattenti di terra.
E' come nei fumetti di "guerra eroica" di quand' ero ragazzino.
Gli eroi dell' esercito erano grandi ma più grandi ancora erano quelli che volavano.
E' un po cosi la querelle tra rifrattoristi ( aviazione ) e riflettoristi ( esercito ).
I primi sono un' elite scelta e selezionata, gli altri sono la massa d' assalto
al cielo stellato unico nostro vero obiettivo.

Sei amico di Mauro Facchin, trattasi dell' esperto di ccd che fa parte del direttivo di astroccd?
Se è lui lo conosco e lui forse si ricorda di me. Ci siamo conosciuti all' ultimo congresso di astronomia digitale a Massa D' Albe. Lui ha fatto una bella relazione sull' uso del ccd in astronomia. Ricordo di avergli dato anche un passaggio in macchina per andare all' osservatorio astronomico di massa d' albe. Eravamo 7-8 persone e un astronomo dell' università di Roma ci parlò dell' uso della ricerca fotometrica da parte degli astrofili.
L' ho incontrato e salutato nuovamente all' ultima fiera di Forlì.
Se gli ricordi i particolari suddetti forse si ricorderà di me, salutamelo.
ciao.
Alfonso.

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80182.interbusiness.it)
Data:   03-06-04 11:46

"Il Newton è luminoso x profondo cielo, il Mak f. 15 a bassa ostruzione è per l’alta risoluzione, l’apo è l’una e l’altra cosa assieme."

Premesso che nessuno ha messo in dubbio che i rifrattori apo (almeno alcuni) siano il massimo della perfezione ottica....bisogna pero' intendersi su cosa s'intende per "alta risoluzione" ...

Perche' se intendiamo il riuscire a sfruttare al massimo, fino al limite teorico, la propria apertura, riuscendo a percepire/fotografare dettagli planetari che con altri srumenti di pari diametro non si vedono e' un conto ....e qua' i rifrattori apo non han confronti ...

Se invece si intende (come intendo io e credo anche Angelo) l'andare alla ricerca dei piu' minuti dettagli planetari (cosa utile se ad esempio si segue l'evoluzione dei dettagli atmosferici di giove)...allora serve uno strumento di grande diametro (ALMENO 25 cm se si vuol fare qualche cosa di serio) ==> gli apo son fuori target.

Perche' non stendo a credereche con un apo di 155mm si possa arrivare a 700X ...vista la perfezione ottica di tali strumenti ....ma e' anche vero che a 700X un apo di 15cm non mostrera' altro che i dettagli di uno strumento del suo diametro non ostruito....


Cmq ripeto nessuno discute sulla eccelsa qualita' dei rifrattori APO.
Si parlava di alta risoluzione ...ed era stato consigliato di spendere per un "piccolo" rifrattore apo a tale scopo ...
Io non concordo su questo ....cioe' son convinto che serva diametro, oltre che ovviamente uno specchio ben lavorato ..
E gli apo oltre un certo diametro costano troppo :)

Non vorrei si pensasse io affermi che gli apo non son strumenti otticamente ai limiti della perfezione! Su questo non discuto :)

Bye :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Giampaolo (---.pool212171.interbusiness.it)
Data:   03-06-04 12:50

MI intrometto anche io nella discussione, sottolineando che siamo arrivati a oltre 40 interventi!!
Personalmente vedo la cosa solo in funzione del lavoro che ogni strumento riesce a svolgere al meglio.
Io non comprerei mai un rifrattore apo non per il prezzo ma per la limitatezza dell'apertura e della focale. Prendo ad esempio le splendide immagini di Giove di Gianluka, che probabilmente mancano di quella incisività che darebbe un apo, ma sicuramente sono così ricche di dettagli, e non meno, così grandi, che credo difficile che un rifrattorino apo possa eguagliare. Si tratta sempre di 28 cm e di focali che vanno oltre i 6000 mm.
Posso solo immaginare cosa potrebbe fare un newton o un mak-newton con aperture oltre i 20 cm., e al prezzo che costano gli apo, si riesce a comprare uno strumento con generose aperture.
Diverso il discorso della fotografia a largo e medio campo dove è già ampiamente dimostrata la superiorità dei rifrattori apo.

Si tratta sempre e comunque di gusti, sopratutto quando si parla di strumenti così specializzati.

Poi il limite è dato sempre dal prezzo, perchè se si potesse tutti andrebbero su Apo che superano abbondantemente i 15 cm, e che possono poi dare la garanzia di una focale sufficiente per i pianeti.

Un saluto.
Gp.



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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Maurizio Forghieri (---.30-151.libero.it)
Data:   03-06-04 17:28

Ciao Alfonso
da parte mia ti posso assicurare che non c'è nessuna gelosia perché sono abituato ad osservare con strumenti a specchio di diametro ben superiori al mio apo 155 (newton d. 800mm f.4 di un mio amico di Novi di Modena).
E poi si sa benissimo che diametro vuol dire "potere separatore" come ho specificato nel mio primo intervento.
Però come dice Antonio un apo da 150 secondo me può competere con un 250 a specchio perché fra tolleranze di lavorazione e ostruzione centrale la macchia di diffrazione è "spalmata" in un cerchio più grande rispetto al rifrattore di pari focale per cui......
Per quanto riguarda Mauro facchini gli porterò sicuramente i tuoi saluti perché ci sentiamo e vediamo di frequente.
Un saluto Maurizio Forghieri

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-06-04 18:18

allora ...giusto per avere qualche dato :)

http://aberrator.astronomy.net/body_index.html

E a questo link sono arrivato da qui':

http://www.apm-telescopes.de/englisch/index.htm

Cioe' dal sito di famosi produttori di rifrattori apo ..

Cmq mi ricredero' solo quando vedro' foto planetarie fatte da apo da 15cm che siano paragonabili a quelle ottenute con comuni SC MOSTRUOSAMENTE ostruiti (quindi figurarsi se paragonate a riflettori poco ostruiti ..).

Fin ora non le ho mai viste :)

p.s: Scusate se insisto ma per ora l'argomento m'interessa ....voglio cambiare ottica :)
Pensavo ad un Mak-greg della zen (magari in astrosital) da 250mm f/13 o ad un newton della orion da 300mm a f/6 ..sempre che sia possibile averlo con specchi in astrosital (credo di si ...). Sembra interessante sulla carta ....ben corretto ...97% riflettivita' ecc.
Circa l'ostruzione, la si potrebbe ridurre ulteriormente chiedendo alla COMA la realizzazione di un supporto migliore per il secondario ....

Cmq ora come ora son sempre + convinto per il Mak.

Ho escluso gli apo proprio per il costo esorbitante oltre i 15cm :(

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Maurizio Forghieri (---.30-151.libero.it)
Data:   03-07-04 10:56

ciao Aleandro
ho dato adesso una sbirciatina veloce senza approfondire al sito "astro-physics.com".Troverai una gallery di immagini interessanti.
Immagini fatte naturalmente da possessori di apo ma anche di mak astro-physics quindi ti fari un'idea.
C'è anche un blink di plutone fatto con apo da 130 e per la gioia di Serafino anche disegni. però i mak della astro-physics credo che costino più degli apo.
un saluto maurizio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-07-04 11:54

Be ...il mak-cas costa 10,900 ...ma si parla di 25cm!

Invece il rifrattore da 15cm costa 8,880 ....fatte le dovute proporzioni non c'e' confronto :)

Premetto che un rifr. apo da 20 cm sarebbe il mio strumento ideale ...io ADORO i rifrattori.

Prova a confrontare le imm fatte con toucam, in date non troppo distanti, con il rifrattore da 18cm (!!!) e quelle fatte col mak da 25 ..

E' chiaro che "vince" il diametro.

Cmq sarebbe interessante vederne fatte con un rifr. da almeno 20cm. A quel punto credo che non ci sarebbero piu' paragoni nemmeno con specchi da 25cm ....
Ma i prezzi? :(
Non son paragonabili :(

Cmq davvero una bella gallery :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: alfonso 
Data:   03-07-04 22:13

Nella interessante discussione tra rifrattoristi e riflettoristi abbiamo trovato tanti spunti di approfondimento e di riflessione sull’ argomento.
Io ho ancora dubbi e incertezze sull’ argomento. Quindi rilancio l’ argomento con altri spunti di discussione.
Devo dire come premessa che fin’ ora si sono dette tante verità. Ma resta il fatto che chi espone i suoi concetti esprime delle opinioni personali. Falsate, benevolmente intendiamoci, dal fatto di essere intimamente appartenente all’ una o all’ altra schiera.
Cioè chi è uno sfegatato rifrattorista ovviamente espone le sue verità, altre verità espone il riflettorista.
Sarebbe interessante conoscere pareri un po’ più oggettivi e tecnici non condizionati troppo dalle preferenze personali. Quindi penso che ci si potrebbe anche aiutare con letteratura specifica sull’ argomento.
L’ occasione quindi mi ha spinto a rileggere alcune pagine di un Autore italiano ( W. Ferreri ) a proposito dei telescopi e precisamente quelle riguardanti:
LE PROPRIETA’ OTTICHE FONDAMENTALI DEI TELESCOPI.
Vi riporto alcuni passi di questo Autore sulle proprietà fondamentali dei telescopi.

Esse sono:
1) il potere risolutivo
2) il potere di raccolta di luce
3) il potere d’ ingrandimento
4) il campo.

1) il potere risolutivo di un telescopio si distingue in quello teorico e quello reale che è condizionato dalla qualità delle ottiche e dalle condizioni atmosferiche
potere risolutivo teorico:
diametro 10 cm potere risolutivo 1,2’’ - diametro 15 cm potere risolutivo 0,8’’ - d 20 cm p.r. 0,6’’ - d 25 cm p.r. 0,5’’ - d 30 cm p.r. 0,4 - d 40 cm p. r. 0,3’’
<< la nostra atmosfera in continua agitazione non consente di arrivare alle possibilità teoriche dei telescopi, sotto questo profilo sono avvantaggiate le piccole aperture, sotto i 10 cm che risentono molto meno della turbolenza atmosferica >>.

2 ) la capacità di raccogliere la luce dipende dalle dimensioni dell’ obiettivo ( D ). Un moderno obiettivo a lenti porta circa il 90% della luce al piano focale dove l’ oculare ne lascia passare più o meno altrettanta per un complessivo 80%. Un riflettore a due specchi alluminati trasmette un po’ meno, circa l’ 80% che diventa 70% considerato il 10% dell’ oculare.

3) per il telescopio l’ ingrandimento è variabile semplicemente sostituendo l’ oculare perche è dato dal rapporto tra la lunghezza focale dell’ obiettivo e quella dell’ oculare. Ad es. con un obiettivo da 900 mm di focale e un oculare da 20 mm l’ ingrandimento è di 45 volte ( 900:20).
Ma l’ ingrandimento non può essere aumentato senza limiti a proprio piacimento. Oltre un certo valore l’ immagine perde talmente in nitidezza e in luminosità da vedersi peggio che con un ingrandimento minore. Questo limite è dato dall’ obiettivo e il valore massimo dell’ ingrandimento comunemente accettato per ottiche ben lavorate vale 2 volte il diametro espresso in mm. ….Il limite reale risulta un po’ inferiore nel caso dei riflettori e un po’ maggiore nel caso dei rifrattori. Ad es. per un riflettore da 11-12 cm 150-180x sono praticamente il massimo, per un rifrattore da 10 cm si arriva a 250x…. Fin’ora si è parlato dell’ ingrandimento massimo ma qual’ è quello ottimale? Per tele piccoli e medi è quello che corrisponde al diametro espresso in mm.
4)il campo dei telescopi si misura in primi ( d’ arco ) e dipende principalmente dall’ ingrandimento e non si può indicare a priori.

Comunque è bene ribadire che le prestazioni ottiche di un tele sono date dall’ obiettivo; è dalla qualità e dimensione di questo che dipendono strettamente potere risolutivo e di raccolta della luce ( e quindi potere d’ ingrandimento ). Se un obiettivo è modesto, o per dimensioni, o per progetto o per scadente esecuzione, modeste saranno le prestazioni del tele. ….è inutile cercare con oculari e accorgimenti vari, di tirar fuori dettagli che non esistono nell’ immagine data dall’ obiettivo.

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Maurizio Forghieri (---.30-151.libero.it)
Data:   03-08-04 23:44

Ciao Alfonso
Continuando la discussione volevo solo dire che i valori che tu hai dato del potere risolutivo sono quelli per uno strumento non ostruito.
Lo stesso autore dice anche che la distribuzione dell’energia nella figura di diffrazione nel disco centrale varia al variare del fattore di ostruzione.
Difatti:
ostruzione 0 disco centrale 83,8 primo anello 7,2
ostruzione 0,2 disco centrale 76,4 primo anello 13,6
ostruzione 0,3 disco centrale 68,3 primo anello 21.7

Sempre il W. Ferreri ha fatto una tabella riassuntiva in base alla sua esperienza e a biografia internazionale dove per diversi tipi di strumenti, l’apertura che devono avere per offrire la stessa qualità di immagine sui pianeti in “condizioni medie di seeing”.
Questa tabella è molto più drastica rispetto alle considerazioni che abbiamo fatto fino adesso.
Per esempio un rifrattore apo da 160mm lo paragona come un rifrattore acro da 200mm, un NW da 350mm un SC da 300mm un Mak da 280mm.
In base a questa tabella se si provasse a fare un rapporto fra il prezzo dello strumento e le serate di seeing sfruttabili per le osservazioni ci accorgeremmo che non avremmo poi questa grossa differenza di prezzo.
Voi cosa ne pensate?
Un saluto Maurizio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   03-11-04 08:55

Giusto perche' se ne vedono poche vi do il link di alcune riprese di giove fatte con toucam + rifattore da 25cm (!!!).
Non so nulla della qualita' dello strumento usato (che cmq non deve esser tanto pessimo considerando lo sfarzo dell'osservatorio ove si trova ...il centro scientifico di nakagawa ..) ne delle capacita' dell'autore ....quindi queste immagini non servono a niente se non per solleticare un po la curiosità.
Provate a paragonarle con quelle presenti qui' sul forum ....di Gianluca ad esempio :)

http://www.kk-system.co.jp/Alpo/kk04/j040213d.jpg

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: GEDEONE 
Data:   01-22-05 03:02

come ti capisco ed hai ragione
io ho cambiato 20 telescopi circa in 10 anni
dai 60mm. ai 210mm.
dai newtona ai rifrattori ecc...
ora ho un takahashi fs102 che non avrei mai dovuto cambiare
ma ho il fregolo del maksutov INTES.MICRO 152 O 180.
E ALLORA.

FORSE E' ARRIVATO IL MOMENTO DI FERMARSI
IO AMO FOTOGRAFARE E QUINDI I 10 CM. DEL TAKAHASHI PERFETTO CHE SIA SONO UN PO' POCHINI; CREDO CHE 15 CM. VANNO BENE
ARRIVIAMO AD UN COMPROMESSO INVECE DI 18.
RISPARMIO 400 EURO!!!

COMUNQUE NON FACCIAMOCI PRENDERE DALL'AGONIA DELLA COMPRAVENDITA SENNO' L'ASTRONOMIA VA' A FINIRE IN UN BUCO NERO.

TROVATEVI UNO STRUMENTO GIUSTO CHE USIATE BENE E COMODAMENTE
NON IMPORTA SE NON E' UN 20 CM. O UN APO DA 13.
NON VALE LA PENA SPENDERE 6000 EURO PER UN AAPO DA 13
QUANDO CON 2000 PRENDI UN MKS. DA 18 !

CIAO E BUON COMPROMESSO

GEDEONE

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: GEDEONE 
Data:   01-22-05 03:08

CARO ANGELO
TI CAPISCO IO IL C8 L'HO CAMBIATO 10 ANNI FA' PERCHE' ERA VERAMENTE PENOSO
UN VIXEN DA 90 MM. RIFRATTORE ERA SUPERIORE SUI PIANETI E SULLA LUNA!!!
CREDO CHE TU POSSA TROVAR PACE ANCHE CON MENO DI 20 CM.
PURCHE' DI OTTIMA QUALITA' (INTES.MICRO-TAKAHASHI, STF)
PRENDI UN MAKSUTOV CASSEGRAIN DA 15 O 18 CM. E AVRAI UN MONDO NUOVO DAVANTI.
DOPO SI CHE E' DIFFICILE SUPERARSI PERCHE' O VAI SU UN APO DA 17CM
(E SPENDI 15.000 EURO) O UN OTTIMO NEWTON DA 40 CM!!

SAPPIAMO TUTTI CHE PORTROPPO LE RIVISTE ASTRONOMICHE IN ITALIA
SONO CONTENITORI DI COMMERCIO ED E' VERAMENTE UNO SCHIFO
MA SE LEGGIAMO E DIAMO RETTA ALLE PAGINE DI MIOTTI, DEEPSKY, O COELUM...BEH SIAMO FERITTI!!!!

AUGURI
GEDEONE

zoff

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