Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 03-01-04 11:01
Carissimi,
In questo periodo in cui le avversità atmosferiche ci hanno privato di poter osservare il cielo stellato, molti di noi si sono dedicati a rielaborare le immagini, rivedere gli appunti, leggere libri o riviste di astronomia o che, come me, hanno fatto del sano "zapping" sui vari siti astronomici alla ricerca di novità o di test riguardante la strumentazione.
Fin quì tutto rientra nella sana regola di noi astrofili: piove e quindi dedico il mio tempo a riordinare le idee.
Proprio sul riordino delle idee ho avuto modo Venerdì scorso assistendo ad una conferenza dal tema la "Psicologia e l'Arte" ho avuto modo di poter riflettere su di un particolare aspetto del nostro processo mentale: la nevrosi!
Ohibò, mica siamo matti, mi sono detto, pensando agli astrofili e quindi anche al sottoscritto!
Tutto parte dall'assunto che le "nevrosi" dell'essere umano hanno origine da una serie di situazioni del proprio vissuto le quali, incosciamente, danno origine ad un comportamento o per meglio precisare a dei ragionamenti e valutazioni mentali che talvolta ci portano ad assumere delle decisioni inopportune o al limite delle nostre possibilità, anche finanziarie.
Ad esempio, la sigaretta è un lampante esempio di dipendenza dal fumo, ma anche di nevrosi che si scatena quando siamo alle prese con un problema o con una situazione che richiede molta attenzione.
lasciamo perdere la sigaretta fumata dopo i pasti o in un momento di relax: questo fà parte di una consetudine che abbiamo interiorizzato con il tempo senza rendercene conto.
Ma veniamo al nocciolo della quaestio: ciò che dirò riguarda un pò tutti noi, me compreso, in modo da non offendere la suscettibilità di nessuno, ma vuole solo essere una spiegazione o quantomeno un ragionamento a più voci, sul comportamento e sulle decisioni che molto spesso prendiamo lasciandoci trasportare dalla "nevrosi".
L'acquisto del telescopio ne è un'esempio calzante: quanti di noi possiedono uno strumento e dopo averlo tenuto un certo periodo più o meno breve decidono improvvisamentre di cambiarlo?
Perchè cambiarlo, perchè sostituirlo senza neppure averlo "sfruttato" come si conviene?
Magari abbiamo acquistato un ottimo C8 ma poco tempo dopo si è presi dalla "fregola" di sostituirlo con un rifrattore apo perchè le immagini delle stelle stelle devono essere perfettamente puntiformi altrimenti non va bene.
Ed ancora i pianeti si devono vedere bene, anzi benissimo, altrimenti non si è abbastanza astrofili e quindi giù discussioni, analisi di mercato, richieste più o meno perniciose affinchè il nostro Io possa essere appagato, almeno in parte, dal desiderio di possedere quel tipo di strumento che consente di ammirare le stelle come puntini.
Poi, una volta acquistato lo strumento del desiderio, si passa subito a quello di livello superiore perchè ci si accorge che il diametro dello strumento che si possiede è limitato rispetto al modello superiore.
Insomma è un susseguirsi di acquistare, di vendere, di rivendere e di riacquistare che comunque non soddisfa il nostro ipotetico "Astrofilo".
Ebbene questo comportamento è il classico sintomo da "nevrosi astrofilina".
Naturalmente questa " sindrome " accomuna un pò tutti noi (affinità elettive come scrive Goethe nel suo celebre romanzo ottocentesco).
Ed allora? - direbbe qualcuno di voi-ù
E' solo una considerazione, rispondo, senza alcuna pretesa di pormi al capo del divano del terapeuta.
Volevo solo dare una spiegazione, alquanto superficiale, ad una costatazione comportamentale(affinità elettiva), che hanno molti di noi astrofili.
Che fare?
A mio vedere bisognerebbe ragionare molto approfonditamente prima di entrare nell'insano vortice dell'acqista,vendi, rivendi e riacquista.
Certo se si è dei nababbi con uno sciccoso conto in banca, pozzi di petrolio, proprietari terrieri. di banche ecc..., il problema non si pone, ma per la stragrande maggioranza del "popolo astrofino, credo che il problema si ponga: eccome se si pone, magari con troppi sacrifici che talvolta privano la famiglia di qualcosa.
Ecco quindi che il Forum può intervenire ,sempre con la dovuta forma, invitando al ragionamento ed all'analisi dei vari strumenti e delle reali possibilità d'impiego di ciò che si possiede, invitando magari l'amico astrofilo a riconsiderare la sua decisione, forse dettata da una piccola "nevrosi astrofilina" che da una ragionata e vera esigenza di sostituire il proprio strumento.
Mi rendo conto di aver toccato le corde della suscettibilità, ma l'ho fatto unicamente con lo scopo di ragionarci tutti insieme in quanto ritengo che questa forma latente di nevroticità riguardi un pò tutti noi, nessuno escluso!
con affetto
antonio
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