Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 03-11-04 11:11
Carissimi,
Il punto delle scorsa settimana si focalizza sulla interessante discussione tra "rifrattoristi" e "riflettoristi".
Un argomento ben lungi da esaurisi, anzi credo che ne parleremo ancora in quanto ho trovato estremamente interessante alcuni spunti di discussione riguardante il rapporto tra i Mak ed i Newton.
A mio vedere sarebbe il caso di farne oggetto di discussione in quanto credo che sull'argomento specifico se ne sia parlato molto poco.
Anche le riviste non pubblicano spesso dei test in cui sono confrontati i due sistemi ottici.
D'altronde c'è ancora molto da dire e da scrivere sui test tra rifrattori e Mak, ma sull'argomento c'è del materiale, mentre tra i Newton ed i Mak non ne ho trovati di recenti.
Ecco, vi offro uno spunto di conversazione a cui aggiungo anche il Mawlon della Takahashi : un'altro strumento su cui dovremmo analizzarne le sue caratteristiche operative.
Gli altri argomenti hanno riguardato il trattamento delle immagini planetarie da parte di molti amici di questo forum ed il ritorno all'ovile di alcuni di amici che temporaneamente ci avevano abbandonato, ma non del tutto!
Purtroppo questa settimana è stata segnata da un tremendo avvenimento di cronaca che ha toccato tutti gli astrofili romani, ma anche molti amici di altre città.
Sull'argomento ho pregato gli amici del forum di non parlarne perchè l'accaduto è stato così improvviso e scioccante per tutti gli astrofili romani in quanto il nostro Gianni è soprattutto un grande appassionato di astronomia e poi un commerciante.
Come spesso affermi in questo Forum la nostra è una grande familglia in cui tutti ci stimiamo e ci volgliamo bene, soprattutto quando ci si conosce da molti anni: osservazioni, manifestazioni, cene ed altre cose che nel tempo hanno cementato una grande e solida amicizia nel nostro piccolo mondo degli astrofili.
Molto spesso tra amici astrofili si fanno delle confidenze che neppure i propri familiari ne sono a conoscenza, un esempio?
L'acquisto o la sostituzione del telescopio: la nostra dolce metà molto spesso non viene messa a conoscenza delle nostre "piccole" spesucce, ma gli amici sì, i quali condividono il nostro "segreto" in quanto a loro volta ti anch'essi sono ricorsi a questi "metodi".
Naturalmente queste "complicità" rafforzano i legami tra astrofili pur sapendo che le rispettive consorti fanno finta di non sapere, ma in realtà sanno tutto, eccome se lo sanno!
Ma le nostre donne ci lasciano fare perchè intuiscono e fanno bene, che il nostro hobby è sano è bello ed arricchisce e sostiene lo spirito anche quando la sorte non ci è fausta, ma la nostra musa Urania ci viene incontro ricordandoci che ci sono sempre gli amici astrofili con i quali possiamo condividere il nostro cammino sulla strada della vita e della conoscenza.
Un caro ed affettuoso saluto
antonio
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