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 PROGETTO SETI
Autore: alfonso (---.pool80181.interbusiness.it)
Data:   03-16-03 16:38

Ho ricevuto una mail, purtroppo in inglese che non conosco, che mi parla di un progetto Seti ( S earch E xtra T errestr. I ntelligence ) di ricerca di segnali intelligenti provenienti dallo Spazio.Si tratterebbe di collegarsi ad un server e scaricare un software che metterebbe il propio pc in collegamento con tanti altri per l' analisi dei dati povenienti dallo Spazio.
Qualcuno sa dirmi cose più precise?
Ad una traduzione poco accurata della mail si evince che ci sarebbero vari siti che offrirebbero programmi del genere ma si avverte di scaricare il solo programma originale. Qualcuno ha già fatto esperienza? E' una cosa seria? Cosa si richiede al nostro impegno? E' necessario un collegamento flat a internet o il software lavora indipendentemente dal collegamento alla rete?

Ciao a tutti!
;-)

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 RE: PROGETTO SETI
Autore: [StarEnd] (---.29-151.libero.it)
Data:   03-16-03 18:09

Alfonso, ti ho risposto bene sull'altro Forum. :)
Comunque ribadisco, progetto serio.



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 RE: le origini del progetto seti by antonio
Autore: antonio (---.tim.it)
Data:   03-17-03 10:46

Spero stiate comodi, inizio il mio racconto sul progetto SETI

Il progetto SETI ha una lungaed affascinante storia che parte dal dopoguerra e che vede tra i principali protagonisti il nostro grande fisico: Giuseppe Cocconi, il quale dovette emigrare negli Stati Uniti a seguito delle leggi raziali.

Nel 1959 il nostro Cocconi ed il suo collega P.Morrison, pubblicarono sulla prestigiosa rivista scientifica "Nature" un breve articolo: "Alla ricerca di comunicazioni interstellari" nel quale i due ricercatori asserivano la possibilità offerta dalla radioastronomia, di poter indagare scientificamente verso questa nuova direzione della ricerca astronomica.

In estrema sintesi Cocconi e Morrison esposero la possibilità di ricercare questi segnali intelligenti su delle particolari frequenze corrispondenti a righer radio emesse e assorbite da atomi o gruppi atomici interstellari, le quali dovrebbero essere ben note a qualunque tipo di civiltà avanzata presente nell'Universo e che si occupi di ricerca radioastronomica.

Si tratta della nota riga dei 21 cm (1420 MGz),che viene emessa dall'idrogeno neutro, ovvero il componente chimico più importante presente nell'Universo.

Altra importante riga di emissione è quella dei 18cm (1662 MHz), che unitamente alla prima formano la cosiddetta "pozza d'acqua", ossia appartengono al gruppo OH (ossigeno-Idrogeno neutro).

A questa ricerca così affascinante, ma allo stesso tempo complessa, ebbe un ruolo fondamentale il radiotelescopio di Arecibo con Franke Drake e Carl Sagan.

Personalmente ebbi modo verso la fine degli anni'70 di parlare con Franke Drake che a qual tempo ricopriva l'incoarico di direttore del radiotelescopio di Arecibo.

Mi spedì un meravilgioso filmato e delle spendide diaposite che conservo ancora nel mio archivio personale.

Ebbi modo di dialogare con lui telefonicamente e tante volte ero sul punto di recarmi personalmente in visita ad Arecibo come suo ospite.

Di acqua e di tempo ne è trascorso, ma mi resta sempre accesa la candela (come disse Sagan), della possibilità che un giorno l'uomo possa scoprire di non essere più solo nell'Universo.

Ma veniamo ai fatti, i miei ricordi appartengono al mio vissuto, a voi amici deve interessare la storia e l'evoluzione di questa incantevole avventura scientifica e culturale che nonostante i tempi di guerra che attraversiamo, ancora prosegue, forse per rammentarwe a tutti noi quale sia la vera strada da perseguire, non certo quella dei carri armati e delle bombe!

Giungiamo all'inizio degli anni' 70 e più precisamente al 1974 quando da Arecibo venne lanciato per lap rima volta nello spazio, ( in direzione della costellazione d' Ercole), lo storico "messaggio di Arecibo" consistente in una seguenza di 1679 caratteri binari consecutivi, codificati in 73 gruppi successivi di 23 caratteri che corrispondono ad un rettangolo.

Si tratta del famoso messaggio in codice che tutti conosciamo e che deve essere letto dall'alto in basso e da sinistra verso destra.

Il messaggio inizia con i numeri da uno a 10, seguono i numeri atomici dell'idrogeno, del carbonio,dell'azoto,dell'ossigeno e del fosforo.

La composizione di 12 molecole o radicali formati dagli atomi degli elementi che ho citato.

Questi elementi sono importanti in quanto racchiudono la molecola del deossiribosio, la timina, l'adenina, la guanina e la citosina, ovvero le quattro basi del nostro DNA.

Segue la caratteristica doppia elica del DNA ed il numero delle possibili combinazioni di questi elementi (circa 4 miliardi).

Il numero viene seguito da una figura umana schematizzata, con le dimensioni rapportate alla lunghezza d'onda di trasmissione, ossia a 12,4 cm.

E' dato quindi il valore numerico della popolazione terrestre , segue uno schema del nostro Sistema Solare con la terra posta in evidenza,ed una sagoma del radiotelescopio di Arecibo con le sue dimensioni pari a 2430 lunghezze d'onda.

Questo in estrema sintesi è stato il primo messaggio dell'uomo spedito nel profondo spazio cosmico auspicando che una intelligenza simile o superiore alla nostra possa un giorno risponderci dandoci così ulteriore conferma della grandezza e della perfezione del Creato.

Il seguito alla prossima puntata

antonio

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 RE: le origini del progetto seti by antonio
Autore: Michele (151.96.0.---)
Data:   03-18-03 12:37

ciao,

Io ho installato il software SETI sul mio pc di casa, in pratica sostituisce lo screensaver e quando tu non utilizzi il pc lui scarica (in media) 300 kb direttamente dal sito ufficiale SETI una registrazione di 12 secondi e in seguito ne analizza i dati...una volta terminati li invia al computer centrale che tiene traccia di tutti i risultati...


spero di esserti di aiuto, ti allego il link al sito ufficale dove puoi scaricare il software (c'è anche la pagina in italiano)

http://setiathome.ssl.berkeley.edu/
http://www.airsd.org/

ciao
Michele



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 RE: le origini del progetto seti by antonio
Autore: alfonso (---.pool80181.interbusiness.it)
Data:   03-18-03 14:27

Cari Amici vi ringrazio dei chiarimenti. Un grazie particolare ad Antonio, il " veterano" del nostro gruppo. Egli emerge su tutti noi dall' alto della sua vasta conoscenza in campo astronomico e non solo.
Per tornare all' argomento vi chiedo più in dettaglio:
quanto dura in genere la scansione di un pacchetto di dati?
Ho già installato il software e scaricato un primo pacchetto di dati da analizzare ( in realtà tutto avviene in automatico). Osservo il procedere della scansione e vedo che in media viene analizzato l' 1% dei dati ogni ora. In pratica al momento in 12 ore di scansione il sistema ha analizzato poco più del 12% dell' intero pacchetto di dati.
E' proprio così o c' è qualche problema?
Grazie a tutti per l' attenzione!

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 RE: le origini del progetto seti by antonio
Autore: Alberto (---.cust-adsl.tiscali.it)
Data:   04-21-03 11:11

Ciao !!

Vi conviene installare la versione NON grafica, ma la command line, è + veloce.
Inoltre se avete un PC che ve lo consente è meglio far girare seti in background e non come screen saver.

Tieni conto che io ho un athlon XP 1.6, 512Mb ram + Linux, una WU impiega circa 4/5 ore per essere processata.

ciao!

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 Re: PROGETTO SETI
Autore: alfonso (---.pool80116.interbusiness.it)
Data:   04-21-03 19:35

Caro Amico
Come si scarica la versione non grafica che è più veloce?
Io ho PIII 450 mhz con 192 ram può essere sufficiente ho mi rallenta il pc in background?
Ciao e Grazie



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