Autore: antonio (---.tim.it)
Data: 03-17-03 10:46
Spero stiate comodi, inizio il mio racconto sul progetto SETI
Il progetto SETI ha una lungaed affascinante storia che parte dal dopoguerra e che vede tra i principali protagonisti il nostro grande fisico: Giuseppe Cocconi, il quale dovette emigrare negli Stati Uniti a seguito delle leggi raziali.
Nel 1959 il nostro Cocconi ed il suo collega P.Morrison, pubblicarono sulla prestigiosa rivista scientifica "Nature" un breve articolo: "Alla ricerca di comunicazioni interstellari" nel quale i due ricercatori asserivano la possibilità offerta dalla radioastronomia, di poter indagare scientificamente verso questa nuova direzione della ricerca astronomica.
In estrema sintesi Cocconi e Morrison esposero la possibilità di ricercare questi segnali intelligenti su delle particolari frequenze corrispondenti a righer radio emesse e assorbite da atomi o gruppi atomici interstellari, le quali dovrebbero essere ben note a qualunque tipo di civiltà avanzata presente nell'Universo e che si occupi di ricerca radioastronomica.
Si tratta della nota riga dei 21 cm (1420 MGz),che viene emessa dall'idrogeno neutro, ovvero il componente chimico più importante presente nell'Universo.
Altra importante riga di emissione è quella dei 18cm (1662 MHz), che unitamente alla prima formano la cosiddetta "pozza d'acqua", ossia appartengono al gruppo OH (ossigeno-Idrogeno neutro).
A questa ricerca così affascinante, ma allo stesso tempo complessa, ebbe un ruolo fondamentale il radiotelescopio di Arecibo con Franke Drake e Carl Sagan.
Personalmente ebbi modo verso la fine degli anni'70 di parlare con Franke Drake che a qual tempo ricopriva l'incoarico di direttore del radiotelescopio di Arecibo.
Mi spedì un meravilgioso filmato e delle spendide diaposite che conservo ancora nel mio archivio personale.
Ebbi modo di dialogare con lui telefonicamente e tante volte ero sul punto di recarmi personalmente in visita ad Arecibo come suo ospite.
Di acqua e di tempo ne è trascorso, ma mi resta sempre accesa la candela (come disse Sagan), della possibilità che un giorno l'uomo possa scoprire di non essere più solo nell'Universo.
Ma veniamo ai fatti, i miei ricordi appartengono al mio vissuto, a voi amici deve interessare la storia e l'evoluzione di questa incantevole avventura scientifica e culturale che nonostante i tempi di guerra che attraversiamo, ancora prosegue, forse per rammentarwe a tutti noi quale sia la vera strada da perseguire, non certo quella dei carri armati e delle bombe!
Giungiamo all'inizio degli anni' 70 e più precisamente al 1974 quando da Arecibo venne lanciato per lap rima volta nello spazio, ( in direzione della costellazione d' Ercole), lo storico "messaggio di Arecibo" consistente in una seguenza di 1679 caratteri binari consecutivi, codificati in 73 gruppi successivi di 23 caratteri che corrispondono ad un rettangolo.
Si tratta del famoso messaggio in codice che tutti conosciamo e che deve essere letto dall'alto in basso e da sinistra verso destra.
Il messaggio inizia con i numeri da uno a 10, seguono i numeri atomici dell'idrogeno, del carbonio,dell'azoto,dell'ossigeno e del fosforo.
La composizione di 12 molecole o radicali formati dagli atomi degli elementi che ho citato.
Questi elementi sono importanti in quanto racchiudono la molecola del deossiribosio, la timina, l'adenina, la guanina e la citosina, ovvero le quattro basi del nostro DNA.
Segue la caratteristica doppia elica del DNA ed il numero delle possibili combinazioni di questi elementi (circa 4 miliardi).
Il numero viene seguito da una figura umana schematizzata, con le dimensioni rapportate alla lunghezza d'onda di trasmissione, ossia a 12,4 cm.
E' dato quindi il valore numerico della popolazione terrestre , segue uno schema del nostro Sistema Solare con la terra posta in evidenza,ed una sagoma del radiotelescopio di Arecibo con le sue dimensioni pari a 2430 lunghezze d'onda.
Questo in estrema sintesi è stato il primo messaggio dell'uomo spedito nel profondo spazio cosmico auspicando che una intelligenza simile o superiore alla nostra possa un giorno risponderci dandoci così ulteriore conferma della grandezza e della perfezione del Creato.
Il seguito alla prossima puntata
antonio
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