Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 03-31-04 12:05
Attendevo con ansia il libro di Flammarion, "Memorie di un astronomo" che avevo ordinato presso una libreria antiquaria di Napoli.
Da diverso tempo ero sulle sue tracce in quanto posseggo quasi tutti i libri scritti da questo grande divulgatore francese della Scienza di Urania del secolo scorso.
Infatti, la perseverenza non è stata vana: nel mese scorso ho ricevuto per posta il catalogo dei libri di questa nota libreria antiquaria di Napoli situata in Via Costantinopoli.
Subito ho consultato il catalogo ed ho trovato con grande sorpresa il libro delle memorie di Flammarion edito dalla Sonzogno nel 1923.
Ovviamente ho subito telefonato al libraio ordinando in contrassegno l'ambito libro, proponendomi di leggerlo non appena l'avessi avuto tra le mani.
Così è stato: ieri sono andato alla posta ed ho ritirato il prezioso pacco in cui era avvolto il libro.
La copertina riproduce un'immagine di Camille Flammarion seduto nel suo studio presso il suo Osservatorio Astronomico che si trova nei pressi di Parigi.
Altre illustrazioni fotografiche presenti nel libro illustrano i locali del suo Osservatorio, tra cui una sua foto ripresa nella grande specola accanto al suo rifrattore.
Immagini a dir poco suggestive, ma anche il testo del libro narra alcuni aspetti poco noto del grande astronomo divulgatore francese.
Tuttavia il libro si presentava molto dimesso, ovvero necessitava di un immediato "restauro", soprattutto la copertina ed il dorso del libro che rischiavano di distruggersi con il tempo.
Semza indugiare oltre decido di recarmi in tipografia per far rilegare il libro in modo da preservarlo da ogni possibile danno, anche se le pagine purtroppo sono ingiallite dal tempo con qualche fioritura di macchie dovute alla cattiva conservazione del libro.
D'altronde non tutti hanno aomore o attenzione per i libri che posseggono, anzi molto spesso giacciono abbandonati in luoghi polverosi e bui, ossia senza vita e quindi queste testimonianze scritte sono molto spesso condannate ad un a lenta ed inesorabile morte!
Ma ritorniamo alla tipografia ed al tipografo il quale appena ha visto il libro mi rivolto subito una serie di domande:
Lei s'interessa di Astronomia?
Come ha avuto questo libro?
Dopo aver soddisfatto le sue prime di una lunga seguenza di domande, abbiamo parlato di come rilegare il libro: " Desidero che venga rilegato nello stesso colore di quest'altro libro di Flammarion "Urania", ovvero color tabacco e che sul dorso vengano riportare in oro il nome dell'autore ed il titolo"- dissi rivolgendomi al tipografo il quale estasiato stava sfogliando tra le mani il libro.
"Le lascio quest'altro libro come campione, im modo che la rilegatura sia simile nel colore e nella composizione dei caratteri sul dorso." - aggiunsi -
"Sarà fatto come Lei desidera, ma mi dica: Cosa prova quando osserva il cielo con il telescopio?" - chiese il tipografo, mentre osservava l'immagine di Flammarion accanto al suo telescopio-
" Beh, intravedo molte cose sia di natura scientifica che meditativa, colmando così la bisaccia del mio Sapere.
In altri termini posso dirle che osservando al telescopio il cielo stellato riesco a sintonizzarmi, come se accedendessi una radio, con l'immenso Creato il quale mi offre lo spettacolo più bello e suggestivo che mente umana possa mai osservare: il Firmamento!"
" In questi momenti che osservo il grande Teatro di Urania, mi accordo che il Tempo ha una dimensione diversa, ovvero scorre più lentamente invitandomi così a riflettere, ad ammirare le tante girandole cosmiche che formano una miriade di "Universi Isola" in cui sono racchiusi miliardi, milioni di stelle più piccole, simili o più grandi del nostro Sole, ma tutto è ordinato e preciso come lo è l'immeso Universo!" - risposi sorridendogli negli occhi-
" Può dirmi se in tutto questo c'entra la mano di Dio?" -replicò a sua volta il tipografo-
" La sua domanda sottintende che desidera una risposta definitiva è questo può offrirgliela solo la Fede, ovvero la sua predisposizione mentale ed interiore a recepire il messaggio cosmico che ognuno di noi è in grado di ricevere o di smarrire, a senda dei casi e delle circostanze.
Per spiegarmi meglio le faccio un esempio: Tutti abbiamo a casa il televisore è sappiamo benissimo che per sintonizzarci su di un programma bisogna accendere l'interruttore del televisore e poi sintonizzarci con il telecomando sul programma che c'interessa.
Tuttavia se accendiamo o meno il televisore le trasmissioni televisive vengono comunque trasmesse e quindi spetta a noi (libero arbitrio), accenderlo (volontà), per poi sintonizzarci sul programma (desiderio).
Talvolta può capitare, come spesso avviene, che una volta acceso il televisore appaia subito un programma che ci avvince come ad esempio osservare il Firmamento con il telescopio.
"Cosa accade una volta che ci siamo sintonizzati sul giusto programma: innanzitutto avvertiamo una serenità interiore che lascia grande spazio alla riflessione ed a tutto ciò che ci circonda."
"Una riflessione che per certi versi può essere paragonata ad una invocazione interiore, quasi fosse una preghierache sgorga dal nostro intimo: è la nostra anima che si collega con il Creato iniziando così un lungo, intenso e profondo reciproco dialogo che ha fine solo quando riponiamo il nostro telescopio nella sua borsa."
Alle mie parole seguirono attimi di silenzio che il tipografo interruppe chidendomi se poteva venire una sera insieme a me per osservare il Cielo Stellato con il mio telescopio!
Guardai l'immagine fotografica di Flammarion sulla copertina è compresi subito che l'esprit del grande astronomo francese aveva ancora colpito gli animi della gente!
un caro abbraccio
antonio
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