Autore: MarcoP (---.pool8249.interbusiness.it)
Data: 06-25-04 10:51
Ho avuto modo di confrontare ieri la mia immagine con quella che Ron Wodaski (uno dei guru dell'imaging americano) ha preso qualche giorno fa.
Considerando la differenza di strumentazione ( lui usa un tele RC da mezzo metro e sta a 3000 metri di altezza in uno dei posti più bui degli stati uniti ..... ) posso quasi accontentarmi ...... ( un po' di invidia però rimane.....!!!)
La sua immagine è visibile al seguente link :
http://www.bb-obs.com/img/rc20/11000/M16_R_single.jpg
x Piero :
la mia procedura di elaborazione è molto simile alla tua, anche se io utilizzo IRIS invece di Astroart. L'unica differenza sostanziale è che io utilizzo , per raddoppiare le dimensioni dell'immagine originale, il comando DRIZZLE di IRIS.
Questo comando permette di utilizzare le piccole differenze di posizione che inevitabilmente ci sono tra una immagine e l'altra, per cercare di aumentare la risoluzione complessiva, con la logica che se un pixel è un po' più luminoso del suo vicino di destra in una foto e in quella successiva è un po' più luminoso l'altro e fra le due immagini c'è stato uno spostamento inferiore ad un pixel, allora probabilmente la stellina sta a cavallo dei due pixel. Quando passi a 2x , i due pixel diventano 4 e , con la sola operazione di scalatura, si dovrebbero accendere i due pixel centrali. Il comando Drizzle invece accenderà solo uno dei due pixel centrali, in funzione delle differenze di luminosità misurate tra le varie immagini, con un aumento della risoluzione.
La cosa è ulteriormente migliorata applicando la deconvoluzione a questa immagine, prima del rescaling al 50%, come già fai.
L'unico difetto di questo metodo è che, per essere efficace, deve essere applicato ad un numero elevato di immagini : io normalmente non scendo mai sotto le 30 ( anche se i sacri testi dicono che ne basterebbero molte meno ).
Ciao !
Marco
http://www.geocities.com/mpaolilli
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