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 APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: Ennio Tafuro (57.66.42.---)
Data:   10-07-04 13:19

Carissimi, mi sembra scontato che la prestazione del Taka 152 sia ai massimi livelli, specialmente per quanto riguarda la nitidezza. Di contro, altri tripletti o quadrupletti tipo l'AP, il Televue, Taka Toa, etc..hanno una correzione cromatica superiore, qindi chi propende per la fotografia sceglierà ovviamente strumenti con focale più corta e corrazione maggiore. Bisogna considerare però un fattore per alcuni importante, che è quello del peso e dell'ingombro dello strumento. Tanto per fare un esempio a me vicino, il Taka 128 misura circa 108 cm, contro i 74 cm con paraluce rientrato dell'AP130, con una prestazione più o meno simile, e con eventuale miglior impiego in fotografia rispetto al 128. Il discorso del TEC, è ancor più valido IN TEORIA, in quanto dovrebbe avere una prestazione superiore agli apo130, e vicinissima, grazie alla nitidezza simile a quella del Taka, all'AP155 in soli 8,2 Kg di peso.
Se la teoria fosse rispettata, sarebbe uno strumento da prendere in considerazione, data la possibilità di non avere montature e pesi giganteschi.
ALMENO IN TEORIA IL DISCORSO DOVREBBE FILARE
Cosa ne pensate?



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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: gann 
Data:   10-07-04 14:02

Caro Ennio

parti dal presupposato che un apo con più lenti nel barilotto presenta lo "svantaggio" che la luce deve oltrepassare non senza fatica più ostacoli, ed è impossibile che non si registri almeno una piccolissima e infinitesima perdita di informazioni ad ogni passaggio, a meno che non ci sia un trattamento speciale delle lenti. Ne risulta che un quadrupletto - io sono innamorato dell'NP127 - sarà uno strumento imbattibile nella fotografia se lavora come deve nelle focali da 4 a 6\6,4 e con diametri fino a 5" mentre nel visuale produrrà un immagine certamente nitida - ho messo l'occhio un paio di volte nell'NP101 e confermo che è un eccellente strumento - e ai massimi livelli di correzione cromatica ma inferiore rispetto a un ottimo doppietto\tripletto alla fluorite. Non so ancora dire invece rispetto a quelli spaziati in oilo.
E' altresì vero che i più grandi produttori di apo a quattro lenti non sentono la necessità di produrre quadrupletti con diametri superiori a 5" perchè l'enorme differenza di prezzo non è giusitificata dall'incremento delle prestazioni che appaiono di lieve entità. Inoltre da un pò di tempo negli USA ... e si tratta di fonte attendibile ... è aumentata la vendita nel mercato dell'usato dei TOA130 mentre sono sempre più richiesti gli apo della serie FS con tubi più corti. Coma mai? Ciò mi fa pensare ... .
Detto ciò, il mio parere nella classifica degli apo è la seguente:

1) tripletti alla fluorite (costano un capitale)
2) quadrupletti (costano una Mercedes 220 CD SW oltre il 5")
3) tripletti spaziati in olio e doppietti alla fluorite
4) doppietti ED

Nell'uso visuale ritengo quindi che gli apo classificati al 3° e 4° posto siano i più indicati perchè già forniscono livelli di nitidezza e correzione cromatica ai massimi livelli ad un costo ancora sopportabile, mentre nell'uso fotografico i tripletti alla fluorite e i quadrupletti non sono secondi a nessuno, ma forse sono sprecati solo per il visuale.

Saluti

Maurizio

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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   10-07-04 14:02

Caro Ennio,
La nitidezza di immagine che offre il Takaghashi 128 ed il 152 nel visuale sono da consiederarsi quasi imbattibili dall'AP e dal TEC.

I pesi sono relativi, perchè non è vero che l'AP 130 EDF pesa sette chili: aggiungici gli anelli, le staffe etc...
Ma non è questo il punto: con il taka puoi ottenere delle meravilgiose immagini definite nel visuale e, adottando lo spianatore, puoi ottnerre dellefotografie eccezionali.

L'AP ed il TEC possono offrirti ambedue le stesse cose del Taka, ma con una "leggera" differenza: le immagini del Taka sono molto molto più nitide e quindi definte rispetto ai due astrografi!

Perchè, sia l'AP che il TEC e tutti quanti gli altri pseudo-rifrattrori, sono stati concepiti essenzialmente per la fotografia, mentre il Tka è stato essenzialmente concepito per il visuale e, poi, aggiungiamoci anche la fotografia!

Rimango della mia opinione: prediliggo il rifrattore tradizionale!

antonio

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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: Michele 
Data:   10-07-04 16:56

Ciao Ennio,
quali sono i tuoi interessi?
Che attività vorresti svolgere con questo strumento?

Ciao,
Michele

"E tutto quel che chiedo è una bella nave e una stella da seguire"; "Sea Fever", John Masefield, 1902 (Citazione di J.T. Kirk, Star Trek)
(La mia nave e' il mio telescopio)

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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: Ennio Tafuro (57.66.42.---)
Data:   10-08-04 09:08

Ciao Michele, mi interessa osservare tutto, con leggera preferenza per i pianeti. Il mio obiettivo è quello di avere 2 strumenti; 1 apo ed un SC (9,25 oppure 11) da abbinare al rifrattore. Se in assoluto dovessi avere un unico strumento, penso sceglierei il 9,25.
Ovviamente con l'apo avrei immagini perfette dei pianeti, stelle doppie, ammassi, con il solo limite degli oggetti molto deboli. La cosa sarebbe compensata dall'apertura del 9,25 o 11.
Il ho già il 128 Taka, ma sia per problemi di ingombro, che di focale dello strumento, sarebbe forse più completa l'accoppiata tra AP130 f/6 e SC f/10, pittosto che Taka128 f/8 e SC f/10.
Cosa ne pensi ?

Ciao

Ennio



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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   10-08-04 12:23

Caro Ennio,

Se tu non avessi il Taka 127, potrei anche condividere la tua opinione.

Ma, possedendo invece uno strumento di tutto rispetto come il Tka 127, ritengo, sempre a mio vedere, che commetteresti un errore se lo vendessi.

Certo, il taka ingombra un pò, ma non giustifica la sua vendita per l'acquisto di un AP 130 o di un TEC 140.

Con la vendita del tuo Taka puoi ricarvarci al massimo 3500 euro, tenedo anche presente che non ha il puntatore originale; mentre, dovresti sborsare altri 3500 euro per acquistare il 140 della TEC o 4500 euro per l'AP.

Vale la pena spendere tutti questi soldi per poi ottenere le stesse cose?

Con il riduttore di focale il Tka offre le stesse cose dei due blasonati astrografi, con il vantaggio che non devi investire forti cifre.

Certo il portafoglio è tuo: come di ce il vecchio adagio: "ognuno a casa sua è padrone!"

Personalmente se dovessi investire soldi acquisterei il 152 della Takahashi comprandolo in Francia oppure ad Hong Kong per 6 mila euro!

Infatti c'è un sito di un rivenditore di Hong Kong che vende i prodotti Taka a buon prezzo!

Avere un 152 non è certo come avere il 130 AP!

Saluti
antonio

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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: gann 
Data:   10-08-04 18:33

Sono assolutamente d'accordo con Antonio. Il Taka FS152 è un grande strumento di cui molto difficilmente ci si stanca. Il mio principale strumento fino allo scorso anno era un C14, tuttavia dopo molte riflessioni ho deciso di chiudere con gli SC e passare ad un apo di ottima fattura da 6". E a tutt'oggi sono estremamente felice della scelta fatta. Ho acquistato il Tec 140 più per la curiosità di vedere la differenza con il Taka che per altro, discorso valido sia nel visuale che nell'astro imaging.
Sta di fatto che se dovessi scegliere tra i due apo, continuerei a propondere senza dubbi sul Taka FS152.

Saluti

Maurizio

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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: Giovanni (---.pool8289.interbusiness.it)
Data:   10-09-04 08:57

Beato te che puoi acquistare uno strumento da 6000 e passa euro solo per curiosità...........

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 Re: APO X ANTONIO E MAURIZIO
Autore: Michele 
Data:   10-11-04 08:57

Ciao Ennio,
"purtroppo" devo quotare quanto dice Antonio.
Sono perfettamente d'accordo con lui e solo perchè nella tua risposta non ho letto una parola magica:"fotografia".
A quanto pare questo non è il campo principale dei tuoi interessi e pertanto sono propenso a sconsigliarti l'acquisto sia del TEC che del AP.
E questo non perchè non siano dei buoni strumenti, ma solo perchè nel visuale non apprezzeresti differenze col tuo Taka 128.
Considera che gli apo a corto fuoco sono progettati per l'astrofotografia.
Non che vadano male visualmente, si intende, solo che un apo a fuoco un po' più lungo rende di più. Pensa che la stessa AP sta' per commercializzare dei rifrattori Apo a fuoco lungo progettati per l'alta risoluzione.
Durante un test ad alta risoluzione effettuato fra un AP 130 EDFS e un Taka FS 128, osservando Giove, ho potuto constatare che nel 128 l'immagine era leggermente più incisa. Lascio perdere, per il momento, considerazioni a riguardo. Ciò che voglio dire è che già disponi di un'ottimo strumento per l'alta risoluzione. Se proprio vuoi fare un salto avanti, io punterei sull'FS 152.

Invece vorrei farti meditare su un'aspetto: da ciò che ho capito ti interessa l'osservazione visuale sia del deep sky che dei pianeti. Bene, a mio avviso la soluzione migliore è.... un Dobson. Con un Dobson da 40cm avrai immagini deep sky incredibili (sempre che tu osservi sotto un cielo buio), ha un costo tutto sommato accessibile, ti permette di imparare a conoscere bene il cielo, è trasportabile anche da una sola persona e si monta in pochi minuti. Gli SC (come il tuo 9.25, che anche io ho avuto) sono strumenti universali che fanno un po' tutto ma senza eccellere in niente. Se avrai modo di osservare le galassie con un 40 non potrai più tornare indietro. Ti renderai conto che fino a questo momento sei stato "cieco"....

Pertanto il mio consiglio è: se hai la possibilità di osservare sotto un cielo scuro, prendi un Dobson da 40 (Reginato ne fa di ottimi) e tieni il tuo 128 per i pianeti e fotografare in occasione di qualche evento....

Se vuoi maggiori chiarimenti sono a tua disposizione.

Ciao,
Michele

P.S.
Io ho un dobson e mi sta per arrivare un FS102...

"E tutto quel che chiedo è una bella nave e una stella da seguire"; "Sea Fever", John Masefield, 1902 (Citazione di J.T. Kirk, Star Trek)
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