Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 10-11-04 13:30
Carissimi,
Sono lieto di apprendere dai nostri amici della Rigel che hanno richiesto alla Stellarvue di rappresentarli in Italia.
Ora non sò esattamente quali siano gli accordi commerciali tra questa nota ditta americana di telescopi e la Rigel di Roma, ma auspico che siano propositivi ed interessanti per tutti noi.
In verità mancava all'appello questa ditta di telescopi, specializzata nei rifrattori dia acro che apo.
Da quel che si legge nei forum americani sono dei telescopi di ottimo livello a costi interessanti: speriamo che lo siano anche in Italia!
Ad esempio il 102 alla fluorite della Takahashi costa all'incirca sui 2300 euro, escluso il puntatore.
Ritengo, quindi, che l'apo della Televue dovrebbe posizionarsi intorno a questa cifra, forse anche meno, qualora gli importatori e la Stellarvue decidessero di fare una irripetibile "Offerta di lancio" sul nuovo mercato italiano.
L'occasione potrebbe essere la Fiera di Forlì e l'offerta potrebbe durare solo per un breve periodo: magari dicembre e gennaio!
Sono certo che molti astrofili darebbero fondo ai propri risparmi per possedere un 80 o un 100 della stellarvue!
Esiste anche un 150 della Stellarvue: Ennio, prendi nota!
Come avrete capito,qualora ce ne fosse ancora bisogno di dirlo, sono un rifrattorista incallito: se potessi acquisterei tutti i modelli di rifrattori esistenti!
Vedete, l'astronomia per me è iniziata con un rifrattore da 60mm, poi ho gettato lo sguardo con il rifrattore dell'Osservatorio di Monte Mario, successivamente con il de Amici di Arcetri e via dicendo, fino al rifrattore di Collurania ove a lavorato il Cerulli ed il Maggini!
Ma anche quando frequentavo il Planetario di Roma v'erano degli astrofili "maturi" che possedevano i lunghi rifrattori, tra i quali ricordo quelli posseduti dal mitico Prof.Carnabuci!
Un nome ed un personaggio unico: astrofilo ed artista pittore il quale si dilettava a rimirar gli astri sia con i suoi lunghi rifrattori da 90 e 100 mm, sia pennellando su tela gli oggetti del profondo cielo!
Altri invece si dilettavano ad autocostruirseli i telescopi (i famosi tubbisti), i quali trascorevano ore ed ore a discutere di ottica, di maccanica, di oculari eccedera, eccedera...
Certo erano altri tempi, altre mode, altre possibilità economiche ma anche altri prodotti commerciali che oggi farebbero sorridere chiunque astrofilo!
Eppure, il seme ha attecchito: adoro i rifrattori siano essi acro o apo perchè a vederli mi trasmettono quell'ancestrale messaggio cosmico che tramite essi posso ammirare e contemplare il cielo stellato!
Certo, possono anche farlo con un catadriottico, ma non è la stessa cosa: non riesco ad avvertire le medesimi pulsioni che invece mi dona un rifrattore!
Forse perchè nel mio immaginario mi attendo di vedere in una specola astronomica un tradizionale rifrattore che punta il occhio vitreo verso il cielo stellato!
Sempre rimanendo in tema di rifrattori un'altro argomento della scora settimana è stata la comparazione tra l'apo 140 della Tec, con l'AP 130 edf ed il Takahashi 152!
Che dire: sono tutti e tre dei spendidi rifrattori a cui agengerei anche il Taka 128 che l'amico Ennio Tafuro possiede e che forse intederebbe sostituire con un apo dell'Astrophisics!
Anche il nostro Michele, dopo tanta assenza, è ritornato tra noi è questo mi rende particolarmente lieto perchè la sua presenza è sempre qualificante per il nostro Forum!
In ultimo desidero suggerire ai giovani astrofili di non acquistare telescopi su internet se non si conoscono bene i rivenditori: la "patacca" viaggia anche e soprattutto via internet!
Consultatevi prima con noi, eviterete così di andare incontro a delle spiacevoli esperienze!
Meglio attnedere qualche mese in più ed acquistare un buon strumento, pittosto che lasciarsi abbagliare dal "lucente metallo" della fregatura!
Il Forum c'è anche per questo, fidatevi degli amici astrofili più "maturi"!
saluti
antonio
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