Autore: nuccio d'angelo (---.pool212171.interbusiness.it)
Data: 12-01-04 17:56
Ciao Alfonso,
beh la situazione del mercato italiano e europeo si dovrà adeguare alle tendenze dei mercati oltreoceano, che NON hanno catena di distribuzione, hanno margini bassissimi, e applicano prezzi tassativamente da listino presso tutti i vari rivenditori : però tieni in considerazione che i produttori vendono direttamente ai negozianti, con un relativo abbattimento dei costi di gestione, e di distribuzione . La mentalità è fatturare di più, non ricaricando il 200% sugli articoli, ma applicando un margine "umano", lavorando sulla quantità.
Questo concetto è quello che manca a noi in Italia secondo il mio punto di vista : finchè hanno potuto, gli importatori hanno sfruttato la situazione, (chi non lo farebbe), però, purtroppo, adesso, la crisi economica che abbiamo nel bel paese, spinge l'utenza a cercare soluzioni più vantaggiose per il proprio portafoglio : beh è anche giusto, ma le cause non sono così semplici da spiegare, e non si può sparare a zero su chi lavora onestamente.
Pensiamo piuttosto che l'entrata dell'Euro ha dato una bella mazzata tra capo e collo ai bilanci familiari di parecchie persone, con le conseguenze che vediamo......e non si parla solo di astronomia, ma del mercato in genere
Penso che il trend futuro per il nostro mercato, andrà dietro a questo tipo di mentalità, anche perchè gia adesso, come tutti ben sappiamo, è la grande distribuzione che la fa da padrona : centri commerciali e affini . Hanno un potere contrattuale sull'acquisto dei prodotti, troppo più alto rispetto al dettagliante "piccolo", con l'evidente conseguenza di mandare fuori mercato i prezzi applicati dai piccoli rivenditori : purtroppo è immorale e ingiusto ma non si può combattere contro chi gioca con grandi capitali
Spero di non aver recato tedio dilungandomi troppo, ma la questione è veramente complessa, e uscirne fuori non è sicuramente semplice
Ciao
Nux
|
|