Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 01-14-05 14:18
Carissimi,
Come avrete notato a me piace scherzare prendendo, a mani basse, in prestito le vicessitudinidel periodo Medioevale!
Non ricordo a mia memoria che si sia mai tenuto una sorta di star party dei rifrattori e credo, a mio vedere, che sarebbe opportuno, con tanto di tifoseria per l'uno o l'altro "cavaliere".
Se riusciremo a realizzare questa idea certamente ci divertiremo tantissimo, ma tantitissimo potremo anche apprendere sulle caraterristiche e performance di questi rifrattori Apocromatrici sia a lunga che a corta focale.
Poter testare alcuni rifrattori è certamente una esperienza unica, soprattutto per astrofili che, come me, adorano questi strumenti per la loro impareggiabile perfezione ottica e meccanica: osservare la loro slanciata e possente sempre linea rivolta verso il cielo è trascinante, come è avvincente quando ci osservi il cielo stellato: vieni subito avvolto da una senzazione di profondo e di infinito facendoti "sentire" l'antico ed ancestrale rapporto tra l'uomo e l'Universo, ovvero tra terra e cielo!
Ammirare Giove con un rifrattore non è come ammirarlo con un riflettore: nel primo si nota, si avverte, quasi si tocca, la tridimensionalità in cui ci ppare il maestoso pianeta con la sua coorte di satelliti.
Si avverte la profondità: le immagini non sono piatte, sembra invece di osservare tante palle da biliardo che si muovono sincronicamente sull'azzurro biliardo del Firmamento!
Sensazioni che solo un astrofilo può provare, può intimamente avvertire in quanto il suo rifrattore rappresenta biblicamente la Scala di Giacobbe, ovvero l'iniziatico sentiero che lo collega con l'immenso e suggestivo Firmamento!
Gli specchi offrono anch'essi delle forti emozioni, ma se avrete occasione di sbirciare in un rifrattore comprenderete meglio ciò che vi ho scritto in quanto è solo frutto di sensazioni visive, ma anche dell'anima!
un caro saluto a tutti
antonio
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