Autore: Giovanni (---.elettra.trieste.it)
Data: 01-17-05 14:03
Ciao Vittorio,
il filtro usato e' un filtro rosso. Si tratta in pratica di un "R" di Cousins. Il sistema fotometrico di Cousins e' usato, assieme a quello di Johnson, per caratterizzare le proprieta' fotometriche delle stelle; ad esempio, sono utilissimi per studiare le variabili. Puoi trovare un approfondimento delle loro proprieta' e caratteristiche su: http://www.murni.com/ubvri_0.htm
Per le comete solitamente e' preferibile adottare dei filtri a banda stretta (tipo gli interferenziali che ho usato per la Machholz), poiche' i filtri fotometrici standard per l'astrofisica (tipo l'R di Cousins) hanno una banda passante troppo larga, e non si riesce a distinguere il contributo delle singole specie chimiche. Nel caso della Tempel 1, ho usato un filtro a banda larga perche' la cometa e' troppo debole per poter utilizzare i filtri a banda stretta, inoltre la campagna osservativa della missione Deep-Impact (http://deepimpact.umd.edu/stsp/) prevede ugualmente l'utilizzo di tali filtri.
Il filtro R di Cousins utilizzato su di una cometa, comprende al suo interno il contributo del continuo delle polveri ed alcune emissioni della chioma (NH2) e della coda (H2O+). Tutto sommato e' un discreto compromesso se la cometa e' poco attiva. Se la cometa fosse di una decina di magnitudini piu' brillante, preferirei usare i filtri interferenziali, ma visto che e' di 16.ma...
Ciao,
Giovanni
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