Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 02-09-05 13:22
Carissimi,
Accetto con vivo piacere l'invito rivoltomi sulla rubrica "Il Punto della Settimana" a proporre nuovi e spero stimolanti argomenti di astronomia.
L'argomento di cui desidero parlarvi è un accessorio, se così posso definirlo, che, a mio avviso, non dovrebbe mancare nella casa di ogni buon astrofilo: l'Atlante Stellare!
Se ci riflettiamo su un momento ci accorgiamo che, per certi versi, è il continuum di tutti coloro che si sono e che si dedicano alla scienza di Urania!
Fin dagli albori delle prime civiltà l'uomo ha descritto il cielo stellato ed i suoi fenomeni: dai graffiti sulle rocce e nelle caverne, alle tavolette di argilla, fino alle pergamene e rotoli scritti dagli astronomi egiziani e greci.
Storicamente il primo atlante stellare è quello di Ipparco, cui dopo hanno fatto seguito altri cataloghi stellari e lunari alcuni dei quali sono pervenuti sino a noi.
In Italia, ad esempio, uno degli atlanti stellari più noti venne realizzato dal noto geografo veneto Piccolomini.
Mentre più recentemente, alludo agli anni sessanta- settanta, gli astrofili, me compreso, utilizzavamo l'atlante stellare del Lacchini, a quel tempo edito dalla rivista Coelum, la cui redazione era presso l'Osservatorio Astronomico di Bologna.
D'altronde c'era solo quello, gli altri, gli atlanti francesi, inglesi ed americani, costavano un'occhio della testa!
Molto spesso facevamo ricorso alle cartine stellari dateci in prestito o da noi ridisegnate in quanto ancora non erano di uso comune le fotocopiatrici e quindi tutto veniva riprodotto a mano!
Certo, da quel tempo, di stelle sopra lo Zenith ne sono passate, ma rimane sempre acceso, almeno per noi astrofili di quel tempo, il desiderio di leggere, di toccare e di possedere un buon atlante stellare.
Perdonerete la mia romanticheria,ma in un certo senso l'Atlante Stellare è il biglietto da visita di ogni astrofilo, assieme al suo amato telescopio ed alla valigetta degli oculari!
Sono infatti queste tre cose, direi fondamentali, che fanno di noi un astrofilo, ovvero l'appartenere alla grande famiglia dei viandanti degli astri che non conosce confini di tempo, geografici o culturali in quanto siamo tutti simbolicamente uniti dalla nostra grande musa: Urania!
Ora, mi chiedo ma non, per saccenza, chi di voi sappia o meno usare un atlante stellare: il suo uso è abbastanza semplice, non richiede molto tempo, ma richiede invece qualcosa che spesso inconsapevolmente smarriamo: l'esprit di appartenere alla grande famiglia di cui ognuno di noi e membro e come tale ha ereditato simbolicamente il testimone donatoci da coloro che ci hanno amorevolmente preceduto nello studio e nell'osservazione del Firmamento!
antonio
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