Autore: Marco (StarEnd) (---.30-151.libero.it)
Data: 05-21-03 21:23
Premetto che non sono esperto in materia.. ma proverò a rispondere in base a quello che so e quello che credo sia giusto (poi se sbaglio gli altri mi correggeranno subitaneamente spero :) )....
Il seing è una valutazione del grando di turbolenza dell'atmosfera... ora non so se la scala di seeing venga valutata assoluta o meno: Il fatto è che, in una serata, che ci siano 1,10, 1000 astrofili che osservino non fa cambiare la turbolenza del cielo, in ogni momento la condizione atmosferica è quella che è in quel momento, quindi dovrebbe essere un parametro oggettivo (se qualcuno si prende la briga di inventare una scala di misura)....
Qual'è il punto, è che il suddetto seeing si fa "sentire" in modo diverso a seconda dello strumento che stiamo utilizzando; è un po' come la potenza di una macchina, che si esprime diversamente a seconda di quanto schiacciamo l'acceleratore.. si è un esempio tirato un po' per i capelli, però non me ne veniva uno migliore ehehe.
Più il diametro di uno strumento cresce e più tale strumento sarà sensibile alla turbolenza atmosferica (e meno quindi saranno le serate ove davvero potrà fare la "voce grossa" sugli strumenti di diametro minore).
In effetti nella stessa serata, due astrofili che stiano osservando lo stesso oggetto, ma con strumenti abbastanza differenti, e che si ritrovino a dover dare un giudizio sul seeing, potrebbero con grande facilità assegnare al cielo in quel momento dei valori di seeing differenti...
Che a volte si percepiscano seeing differenti è prassi comune, poi non so se però effettivamente entrambe le valutazioni siano da considerare una approssimazione di un valore reale di seeing o se il effetti la valutazione di seeing sia proprio correlata allo strumento utilizzato.Qui non saprei, ma propendo per la secodna ipotesi... ripeto che l'unoica cosa che per certo so è che effettivamente strumenti diversi molto spesso possono percepire seeing differenti...
Saluti, Marco...
:)
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