Autore: king
Data: 04-11-05 13:40
Sulle "non prove" : la fede di un credente è basata su quanto riportato da
coloro che "hanno vissuto" la vicenda di Gesù e qui in particolare mi rivolgo
al mio omonimo Alessandro che mi interrogava proprio su questo in un post
precedente.
Purtroppo non ho una tale conoscenza per poter sottoporre a voi tutte le
prove senza rischiare di commettere qualche errore ed essere quindi subito
smentito da qualcuno che in questo momento stia cercando di trovare il
solito "cavillo che invalida il tutto" !
Mi limiterò pertanto a dire quali sono le "linee guida" (che pretesa!) che, sì,
potrebbero rispondere alle mille domande precedentemente formulate e che
in fondo si possono condensare in un'unico concetto, così vicino a noi che
spesso ci si dimentica persino di citare, ed è questo :
Penso a Dio come il "Padre di noi TUTTI", sempre lo ripeteva Gesù, al punto
di lasciarci il Padre Nostro come somma preghiera.
E' questa la grande rivoluzione che rende tutto molto più "credibile", diverso
dalle altre religioni, un Dio quindi che non è più da adorare e ubbidire, ma
da amare.
Come un papà lascia (o dovrebbe lasciare) ai figli la libertà di molte scelte,
anche quella di sbagliare per poi meglio capire, così anche Dio si comporta
con noi, il libero arbitrio.
Come un papà, non agisce da tribunale, ma è pronto ad accogliere anche un
solo, piccolo gesto d'amore sincero del figlio che l'ha abbandonato per anni
per riappacificarsi con lui (vedi ladro sulla croce).
Allora si direbbe: che senso ha fare i "bravi" tutta la vita quando poi basta
una frase in punto di morte (e sono convinto che a molti verrebbe naturale
dire "perdonami" con l'ultimo alito, anche a chi non ha mai voluto credere).
E' proprio questo il mistero, ma neanche tanto misterioso :
un papà sarà sempre felice se ritrova un figlio, anche se è stato cattivo, e
qui c'è la parabola del figliol prodigo per sottolinearlo, nella quale il padre
diede una festa per il figlio ritrovato mentre non aveva mai lodato l'altro che
sempre stava accanto a lui (non ne aveva bisogno essendo già con lui in
sintonia).
Sono poi personalmente convinto che anche dopo la nostra morte ci verrà
data una ultima chance di credere, una volta che saremo faccia a faccia con
questa "Luce?", tanta è la voglia di Dio di averci con Lui : non fu forse già
concessa a Tommaso questa possibilità quando si rifiutava di credere alle
parole di TUTTI gli altri su Cristo risorto ?
La infinita misericordia di Dio traspare in ogni riga del Vangelo con riferimenti
che sono sempre esplosivi :
-La condanna dei ricchi (che si credevano giusti e perciò in terra compensati)
-Le guarigioni degli storpi e ciechi (coloro che erano ritenuti i peccatori)
-La difesa diretta dei peccatori (i più deboli) come la prostituta.
-La bontà del samaritano al contrario di coloro che passavano oltre, senza
prestare aiuto (quelli che "IO sono bravo" perchè vado a messa, come me).
-Il ladrone sulla croce.
-La prima professione di fede detta dal SOLDATO ROMANO nel momento in
cui Gesù moriva, "davvero costui era figlio di Dio" mentre tutti gli apostoli se
l'erano data a gambe abbandonandolo !
L'uomo ha dentro di sè qualcosa che lo spinge ad appartenere e nella sua
vita tenta di appartenere a tante cose, gruppi, famiglia, partiti,scienza, ecc...
In nessuna di esse credo trovi realizzazione di questo desiderio in maniera
totale, anzi vi trova spesso delusioni e tradimenti.
Queste esperienze però sono "prove" di appartenenza che lo spingono
sempre più in là, essere in comunione con Dio un giorno o, perchè no ?, già
ora, se si ha il coraggio di amare come Lui ci ha fatto vedere.
Non è l'andare a Messa che mi qualifica, quanto il COME ci vado !
Questa è secondo me la fede alla quale anche io devo tendere, che conosco
per ora solo a parole e che per primo dovrei testimoniare, mettere in pratica.
Stranamente ed al contrario di molti di voi, più imparo equazioni e più leggi
scientifiche incontro, più mi rendo conto della piccolezza del mio essere, così
che anche la scienza diviene un mezzo per avvicinarmi a Dio e rafforzarmi
nella fede.
Tutto quanto avviene nella nostra storia, a parte la vita di Gesù, purtroppo
è una commistione di male e di bene e ciò che si può dire in merito (credenti,
atei, Chiesa, preti, ecc.) è essenzialmente che la nostra ricerca è lunga e
tribolata e che gli errori e le sofferenze sono all'ordine del giorno.
In particolare la Chiesa riveste un riferimento importante in quanto ricevette
l'investitura direttamente da Gesù che disse ai suoi :
"io mando voi, chi ascolta voi ascolta me", ma è fallibile pure lei !
Nonostante ciò è la più grande organizzazione con lo scopo di far conoscere
e dare testimonianza, compito suo non è di risolvere i problemi del mondo
(non li risolse nemmeno Gesù), ma quello di indicare una via e tenta di farlo
meglio che può (chi non lavora non sbaglia).
Per dirla alla Forrest Gump "è tutto ciò che ho da dire su questa faccenda".
Cieli sereni !
Alessandro Re
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