Autore: Danilo Pivato
Data: 04-17-05 16:40
Ho seguito con interesse lo sviluppo di questo argomento e penso che alla discussione un parere in più non guasti, in vista soprattutto di coloro che intendono effettuare un discreto investimento e che almeno abbiano la soddisfazione di trovarsi in seguito con un prodotto che rimanga affidabile nel tempo.
Per questo desidero portare la mia diretta esperienza a favore della montatura equatoriale G11, in quanto ho la "fortuna" di possedere ancora oggi uno fra i primi prototipi, appena immessi nel mercato nazionale, del 1989, anno del suo lancio commerciale.
Spero mi crediate se affermo che per tutti questi anni la montatura non ha fatto mostra di se in salotto, ma che invece ha lavorato attivamente e pesantemente.
Parlo di prototipo perchè in tutti questi anni, non ho mai incontrato una G11 identica al modello con le caratteristiche che elenco di seguito. Se vi dovesse presentare l'occasione e notate che è ancora in buono stato, vi consiglio di non farvela scappare.
Questa prima serie di montature si contraddistingueva dalle altre per alcune differenze (aggiornamenti meccanici e rivalutazioni commerciali scelti dalla casa madre, o importatori, nel tentativo di migliorare ma anche "peggiorare" le prestazioni e il prezzo al pubblico) che andavano:
a) Ottima precisione dell'accoppiamente vite senza fine/ruote dentate
b) Frizione dei serraggi AR e Dec
c) Led verdi sulla consolle elettronica del PEC e delle altre impostazioni
d) In dotazione standard veniva venduta con la valigia (v. sotto) e anche il cannocchiale Polare, senza ovviamente, sovraprezzo.
e) Le gambe del treppiedi non erano telescopiche, ma con identica altezza e senza possibilità di regolazione; versione adatta a strumenti con fuoco posteriore (rifr - SC - C ecc.); le gambe telescopiche sono giunte in un secondo tempo.
f ) Valigia presagomata con angolari in alluminio, leggera e molto resistente.
g) Unico blocco di sostegno per l'asse di altezza.
h) Mancanza del nonio su ambedue i cerchi graduati
i ) Pulsantiera e consolle elettronica marchiati Celestron
Negli anni successivi al lancio promozionale le versioni, come detto sopra, si sono susseguite con cambiamenti più o meno discutibili, modificando le prestazioni e con esse i pareri degli acquirenti.
Comunque a tutt'oggi la Losmandy rimane, secondo il mio modesto parere, una montatura costruita anche per resistere nel tempo, e probabilmente la differenza che la contraddistingue dalla diretta concorrente è forse proprio questa piccola ma importante caratteristica, che in ogni caso deve essere presa in considerazione al momento dell'acquisto. La montatura eq6 pur essendo una realizzazione recente deve "dimostrare" una uguale tenuta nel tempo per essere considerata al pari di una Losmandy: i materiali impiegati nella sua realizzazione fanno riflettere.
Per quanto riguarda la precisione della G11 aggiungo a quanto è stato detto e scritto in precedenza che mi è capitato più volte di esporrere diverse pose fotografiche con la pellicola TP6415 ipersensibilizzata, abbinata ad un filtro W92 per un tempo di esposiziopne, unico, pari 180 minuti (3h) con una focale di 760mm. Chiaramente dopo aver effettuato un accurato puntamento Polare e un bilanciamento ineccepibile. Rammento che non ho una postazione fissa e ogni seria sessione fotografica la conduco in alta quota. Bene, a sviluppi ultimati non mi è mai capitato di notare difetti sull'emulsione imputabili alla guida, considerando poi che sino a pochi anni fa guidavo manualmente e senza sistemi automatici.
In 16 anni di calvario ...per la montatura (!), la G11 ha sempre sostenuto un peso complessivo superiore al massimo dichiarato dalla casa costruttrice (circa 48-50kg contrappesi compresi) e in fatto di traportabilità, bhè mi è capitato (non nego con fatica) di portarla ovunque.
Detto questo, e concludo, probabilmente riconosco di aver avuto la fortuna di acquistare un buon modello che non ha mai tradito le aspettative di tutti questi anni di duro impiego; aspettative in ogni caso confermate anche oggi con l'arrivo della nuova ccd.
Saluti
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Danilo Pivato
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E-mail: danilo.pivato@aliceposta.it
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