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 Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   06-03-03 17:06

Ho no ancora!
Questa notte non si dorme niente.
E' la notte fra Giovedi e Venerdi e mia figlia di 8 mesi ha deciso di non farmi dormire...
Se andro' a fare osservazione come faro' a stare sveglio?
Bha!
Cerchiamo di dormire che e' meglio...
Ore 6:50, la sveglia suona ma non riesco ad aprire gli occhi.
Un buon caffe' (con il latte) e' quel che ci vuole...
In ufficio un mucchio di "casini" mi aspettano. Ci sono delle giornate piatte e invece proprio oggi non riesco a star tranquillo un attimo.

Mi chiama Angelo: "Allora? Hai visto le previsioni meteo? Cosa facciamo?".
Ed io:"Angelo non ho ancora avuto tempo, adesso mi libero, do una controllata e ti richiamo".

Controllo il meteo e la situazione e' un po' controversa: alcuni siti danno buono altri no. Richiamo Angelo:" Angelo che facciamo? Forse e' il caso di tentare visto che nei tre giorni disponibili, forse la notte fra Venerdi e Sabato e' la migliore". "Ok dai ci vediamo su...".

Posto il messaggio nella m.l. del gruppo Astrofili di Rozzano, dicendo che abbiamo deciso di andare in montagna la notte di Venerdi, in modo da vedere anche l'eclisse di Sabato mattina. Per Sabato le previsioni non sono buone e pertanto torneremo a casa".

Il Venerdi' finisco di lavorare alle 13. Prima di andare a casa passo a comprare del pane e dei salumi...

Arrivato a casa, dopo il pranzo inizio a preparare le cose da caricare in macchina. Oltre al solito centinaio di Kg di strumentazione, si aggiunge quella che mi porto per fotografare l'eclisse.
Una valigia con gli accessori del telescopio. Una con gli altlanti, cartine e libri vari per la documentazione, una per fotocamere e accessori vari, una borsa con delle coperte, una con i vestiti pesanti, una per il cibo, strumenti, sedia, scaletta, sacco a pelo e dopo sci. Carico tutto in macchina come al solito e torno su a farmi una doccia.

Mia moglie mi dice di fare un riposino visto che la notte precedente Greta non ci ha fatto dormire...
In effetti non e' una brutta idea. Mi butto sul letto e... alle 17 sono pronto per partire.

Man mano che raggiungo le montagne il tempo si fa sempre piu' grigio. Arrivo alle 19 e Angelo e' gia' li con Ovidio. Non ha ancora montato e guarda pensieroso il cielo...

Scarico il mio telescopio senza montarlo per farlo comunque acclimatare.

Ci mettiamo in attesa di vedere come evolve la situazione: nubi nere e minacciose coprono il cielo.
Attendiamo a montare gli strumenti per non dover smontare all'ultimo momento con la pioggia.
Ovidio e' fiducioso: "Ma si, vedrete che si libera. Appena si abbassa la temperatura le nubi scompariranno".
Nel frattempo arriva anche Matteo con il suo nuovo Nextar 11 GPS, e poco dopo Rodolfo. Entrambi hanno letto dell'uscita sulla mailing list.
Mi telefona Umberto: "Allora com'e' il tempo?". Umberto si trova con la famiglia al mare in Liguria. "Umberto qui e' bellissimo. Il cielo e' azzurro non si vede una nuvola all'orizzonte!". "Veramente? qui il cielo e' velato!!" mi risponde con trepidazione. "Si Umberto, qui le nuvole sono talmente basse che non riesco a vedere Angelo in faccia!", e ci facciamo due risate.

Nell'attesa iniziamo a mettere qualcosa sotto i denti. Ovidio tira fuori due panini che sono piu' grandi di lui!
Ci vorrebbe Virgilio con i suoi liquori fatti in casa. Peccato che non e' potuto venire.
Mancano anche Piero e Giangi, peccato. Ogni tanto Piero mi lancia qualche sfida che accetto volentieri.

Il tempo passa e diventa sempre piu' scuro. Inizio a montare il telescopio altrimenti con il buio diventa difficile utilizzare il collimatore laser...

Mi telefona Serafix. Visto che deve venire a Milano abbiamo deciso di incontrarci. Sarebbe venuto volentieri in montagna il Sabato, ma il tempo e' previsto brutto. Ci accordiamo per vederci Mercoledi' al Planetario.

Nel frattempo arriva anche Pio.

Fra una battuta e l'altra arrivano le 22. Ho gia' provveduto a "vestirmi": pantavento, pile, tuta da sci e dopo sci. Ecco sono pronto.
In effetti le nuvole iniziano a diradarsi e pian piano compaiono le prime stelle.

Angelo e gli altri che non lo avevano ancora fatto, iniziano a montare i telescopi. Umberto mi telefona altre tre volte ma ormai e' troppo tardi per mettersi in viaggio. Inoltre non ci sono garanzie che il tempo rimanga buono.


Fine prima parte!
Se siete interessati al resto continuero' domani...

Ciao,
Michele

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Leonardo (---.pool62211.interbusiness.it)
Data:   06-03-03 17:17

Sono molto curioso :-)!!

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: SergioVi (---.PD1.albacom.net)
Data:   06-03-03 18:55

idem!!!
nn bisognerà mica pagare per la prossima puntata vero?:-)

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 Re: X Michele e anche per gli altri
Autore: Angelo (213.230.130.---)
Data:   06-03-03 20:15

Michele sono molto curioso anche io di sentire com'è andata a finire.

Comunque sarebbe stato bello se qui avessi avuto diversi amici che condividerebbero la mia passione per le osservazioni astronomiche.

Raramente viene con me un mio amico solo spinto da curiosità, nel 99% delle uscite sono sempre da solo e non vi nascondo che a all'idea di andare in montagna da solo mi viene un pò di cachetta.

Chi di voi effettua osservazioni da solo in montagna?

Angelo

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Nico (---.dialup.tiscali.it)
Data:   06-03-03 20:53

io avendo 17anni e quindi sprovvisto di patente nn posso andare solo,
cmq la maggior parte delle volte vado con amici appassionati o con mio padre (ke xò dorme in macchina :-) )
Nn ho problemi sopratutto d'estate qnd mi ritrovo alle 3-4 di notte a ritornare a casa, a cambiare strada ed andarmene in campagna solo con il cielo, mi aiuta a riflettere!

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: alfonso (---.pool80181.interbusiness.it)
Data:   06-03-03 23:44

Michele,
troppo bella la tua storia, quasi ti invidio tutti questi amici che insieme a te condividono le scorribande nei cieli stellate.
Siete proprio un gruppo affiatato.
Che bello!
Resto in attesa della seconda puntata, sempre su questo canale.
Ciao!

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 Re: da solo in montagna
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-04-03 08:59

Ciao Angelo, perché hai timore ad andare da solo in montagna? Io per vedere bene le Perseidi una notte sono partito a piedi per un'escursione notturna, torcia frontale in testa, su per un sentiero che conosco bene, nelle valli di Lanzo. Dopo un'ora di cammino, sono arrivato al pianoro di destinazione, ho aperto la mia tendina, e mi sono preparato a godermi la pioggia di meteore che...non si è vista molto: luna invadente...
Allora, verso le tre del mattino, mi sono rifugiato in tenda per dormire, con un animaletto non ben identificato che grattava il terreno tutto intorno alla tenda!

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 Re: Dobson
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-04-03 09:00

Ciao Michele, Serafino al telefono mi ha parlato del vostro incontro, e di un Dobson da 67 cm....Com'è andata a finire?

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   06-04-03 11:10

Seconda (e ultima?) parte...

Aveva ragione Ovidio. Lui e' stato il primo a montare il suo telescopio!
Il cielo si liberava sempre piu' mostrando sempre piu' stelle.

L'igrometro segna 80% di umidita', in aumento. Ho l'impressione che ci bagneremo parecchio questa notte. Comunque questo normalmente e' indice di ottimo seeing, com'e di norma qui al Pian dell'Arma'.

Riesco a malapena a collimare il telescopio. E' gia' troppo scuro e non vedo i bordi degli specchi. Controllo su una stella: non e' il massimo ma puo' andare.
Punto la Polare per allineare i cercatori.
Eccola li a 170X e' sempre affascinante con la sua compagna poco distante.
Allineo il Telrad e poi il cercatore 16X50.

Mi preparo la documentazione: i due volumi di "The Night Sky Observer's Guide", i due volumi dell'"Uranometria", un paio di riviste di astronomia e il programma che mi sono preparato a casa, devo continuare quello che ho iniziato la scorsa settimana: si tratta dell'ammasso di galassie Abell 1656 nella Chioma di Berenice, che contiene centinaia di galassie in circa 3 gradi di campo. Ho preparato una ventina di cartine con l'ausilio di Sky Map Pro e delle cartine del Real Sky.
Ecco sono pronto, devo solo aspettare che termini il crepuscolo astronomico.

Mi faccio un giro fra i presenti per vedere come va.
Pio si e' messo poco distante da me. Sta finendo di montare il suo LX200 da 10". Fara' (come al solito) fotografie e lunga posa (anche 1h 30m) con la fotocamera. Piu' in la' c'e' Matteo con il suo Nextar 11GPS (vecchia conoscenza!) che ha da due settimane. Si e' costruito un lungo paraluce per evitare il deposito dell'umidita' sulla lastra correttrice: questa notte ne avra' proprio bisogno. Poi c'e' Rodolfo con il suo C8 anche lui fara' foto e anche visuale.
Poi Angelo col suo armamentario: C8 su AP600 e camera ccd ST9. Ne abbiamo vissute delle belle con i CCD in questi ultimi due anni. Passando per vari telescopi a varie camere. Ora finalmente tutto funziona a dovere e le immagini che raccoglie con un C8 e pochi secondi di posa sono davvero incredibili. Questa sera fara' delle immagini in quadricromia...
Infine c'e' Ovidio con il suo Pentax 75 Apo, che osservera' nebulose e ammassi nella Via Lattea.

Ore 23:30 circa si puo' iniziare...
Parto con qualche oggetto di "riscaldamento". M51 e' sempre una bella visione. Le sue braccia a spirale sono evidenti, cosi' come diverse stelle sovrapposte alle braccia. No, non ci sono supernove le stelle sono tutte el loro posto, non c'e' nulla di nuovo. M63 poco distante da M51, si vede un po' inclinata con un nucleo molto luminoso e le stelle di campo che danno fastidio nell'osservare le parti piu' periferiche e deboli della galassia.
Passo a M101. E' incredibile questa galassia: molto ampia con le sue braccia a spirale che mostrano diverse regioni HII.

Bene, fine della fase di riscaldamento. Passo al mio Abell. Punto prima la stella 41 della Chioma vicino alla Beta. Metto il 9mm Nagler con 222X. Gli oggetti deboli contrariamente a quanto si crede si vedono meglio a forti ingrandimenti. Tengo pronto anche il 7mm.
Ok, inizio lo Star Hopping. Ecco le stelle che ho visto la scorsa settimana, si quelle galassie li, ora vado di qua. Aspetta diamo un'occhiata alla cartina. Ecco su di qui. Bene ci siamo: qui e' dove ho lasciato settimana scorsa.
Ok controlliamo la cartina: per prendere questa galassia devo andare un po' piu' sotto, ecco qui fa un triangolo equilatero con queste due stelle.
Passo al telescopio e provo il movimento. No non ci siamo, non riesco a riconoscere le stelle di riferimento. Torno all'ultimo punto conosciuto e riprovo. Controllo nuovamente la cartina. Torno al telescopio, ecco di qua, si quella e' la prima stella, ecco la seconda dunque li ci dovrebbe essere la galassia. Aggiusto il fuoco e cerco di mettermi comodo. Guardo con la "visione distolta", lascio sfilare un po' il campo ed eccola! E' li debole ma ora si vede distintamente questa dobole macchia, la cui luce viaggiando per centinaia di milioni di anni colpisce ora il mio occhio. Chissa' se proprio in quell'istante qualcuno su quella galassia sta osservando la Via Lattea, ponendosi gli stessi interrogativi...

Ok, controlliamo la magnitudine... 16,5 bel colpo!
La scorsa settimana ho raggiunto la 16,9 confermata anche da Vito, che nonostante avesse un impegno e' venuto in montagna (accompagnato dalla moglie incinta!) per osservare con il mio Dobson autocostruito da 20". Gli ho passato la "malattia". Infatti ha ordinato anche lui un Dobson da 20"!

Andiamo avanti...
Qui c'e' ne una di 17. Mhhh forse e' un po' troppo debole. Pero' sull'immagine fotografica del Palomar e' piuttosto stellare, puo' darsi che ce la faccio.
Ecco dovrebbe essere in questa posizione. Bene concentro lo sguardo, tengo aperto anche l'altro occhio anche se coperto... Eccola! E' li!
Mi stacco dall'oculare e ricontrollo sulla cartina: la posizione e' proprio quella. Ritento e dopo un po' eccola ancora. A questo punto (come gia' facevo la scorsa settimana) grido: "Magnitudine 17 visuale!!". Ed Angelo:"Ma va' a ciapa' i ratt!!" (in dialetto Milanese, non so se si scrive cosi') e giu' a ridere...
Proseguo la mia "caccia" e alla fine in quest'ammasso di galassie ho catturato una sessantina di "prede". Sono ancora lontano dal completarlo. La prossima luna la Chioma sara' un po troppo bassa per continuare; sara' per l'anno prossimo...

Sono circa le due. Faccio un attimo di pausa. Mangio un panino con mortadella e formaggio. Poi un bel bicchiere di the caldo.

L'umidita' e' salita al 100%. In effetti il telescopio e' tutto bagnato.
Faccio un giro fra i presenti. Pio mi chiede conferma di una galassia da fotografare. Mi chiede inoltre se ho preparato le cartine delle comete come faccio durante tutte le uscite. Questa volta non ho avuto tempo.
Matteo sta usando il Nexstar con soddisfazione.
Rodolfo ha un problema con la macchina fotografica.
Angelo sta riprendendo le nebulose nel Sagittario.
Ovidio si e' steso un po' in macchina.

Torno al mio telescopio e punto M13. E' sempre uno spettacolo enorme vedere gli ammassi globulari risolti fino al centro. Mi sono "convertito" ai Dobson dopo aver visto uno di questi oggetti nel telescopio di Stefano Pesci.
Chiamo gli altri per mostrare loro M13. L'immagine e' mozzafiato, le esclamazioni si sprecano. Ovidio lo punta con il suo Pentax e rimane deluso. Gli spiego che c'e' una bella differenza fra un 75mm anche se apo e un 500!
Passo ad altri ammassi globulari: M92 poi M5. Qui vicino l'Uranometria indica anche PAL5, e' debole e un po' deludente ma lo catturo.

Punto un'altra ventina di galassie nel Serpente e in Ophiuco.
Alla fine mi ritengo soddisfatto considerando che le notti sono corte. In inverno iniziamo ad osservare alle 5/6 di pomeriggio e tiriamo fino alle 3/4 di mattina facendo 10 ore circa di osservazione.
Sono le 3:15 fra poco inizia il crepuscolo astronomico. Punto alcuni oggetti facili nel Sagittario: la Laguna, la Trifida, la Omega e M11 nello Scudo.
Uno sguardo a Marte che si mostra gibboso in modo evidente, con una calotta polare ben visibile.

Vado a sedermi vicino ad Angelo. Sta completando un'ultima immagine ccd. Lo prendo in giro come al solito: "Cia' Angelo, quanto vuoi per sta' baracca qui?", oppure:"Cavolo con la strumentazione che hai sei tornato a vedere gli oggetti Messier che si vedono con un 114!", o ancora:"Stanotte almeno ti sei accorto che ci sono le stelle sopra di noi, oppure hai guardato solo un computer?", ecc...
Ogni volta mi becco un: "Ma va' a da' via il cuul...".
Poi pero' vedo le immagini che riprende con un C8 e un minuto di posa e rimango di stucco. Con il mio 50 me le sogno.

Sono quasi le 4. Meglio andare a coricarsi un po' in macchina. Tanto l'Eclisse inizia alle 5:40...
Mi sveglio alle 5. Ho un sonno bestiale. Ma sara' il caso di iniziare a preparare le cose per l'eclisse e a smontare il Dobson.
Gli altri sono quasi tutti in piedi. Angelo mi sfotte perche' sono andato a dormire: "Ti ho chiamato perche' volevo che mi collimavi l'ottica!". "Potevi svegliarmi no?".
Inizio a metter via gli oculari e gli accessori del Dobson. E' completamente bagnato. Aspetto a smontarlo per farlo asciugare un po'. C'e' qualche nuvola all'orizzonte proprio in direzione del sorgere del Sole. In quella stessa direzione per tutta la notte ci sono stati lampi: sicuramente deve aver piovuto.
Preparo il mio C5 su di un cavalletto fotografico. Collego la fotocamera con una pellicola dia da 50 Asa, cavetto lessibile e filtro solare a portata di mano: All'inizio il sole dovrebbe essere schermato dalle nuvole e dall'estinzione atmosferica all'orizzonte, pertanto il filtro non dovrebbe servire.
Inizia l'attesa.
Ore 5:40 segnalo di stare attenti perche' dovremmo esserci, ed ecco che inizia e vedersi il Sole. E' un bello spettacolo gia' ad occhio nudo. Si vede la "falce" di Sole. Inizio a scattare le foto con frenesia. In effetti il Sole basso sull'orizzonte e' molto spettacolare. In pochi minuti "parte" un rullo da 36.
Alle ore 6:15 tutto finisce.
Inizia a far caldo. Mi spoglio fino a restare in maglietta e pantaloncini.
Poco distante dal campo di osservazione c'e' una piccola sorgente d'acqua. Vado a rinfrescarmi con l'acqua gelida che mi rinvigorisce. Solo allora noto le punte degli alberi del bosco adiacente illuminate dal Sole nascente. Il colore verde del bosco, il cielo azzurro, e l'aria fresca del mattino...

Iniziamo a smontare l'attrezzatura e a caricare il tutto in macchina. Alla spicciolata Ovidio, Matteo e Rodolfo ci salutano e partono. Alle 6:30 mi telefona Umberto:"Allora come e' andata?". Gli racconto la nottata e l'eclisse. Restiamo d'accordo di vederci il Giovedi in sede per vedere i risultati.
Restiamo io, Angelo e Pio. Scendiamo insieme. Ci fermiamo come al solito a Varzi per far colazione. Cappuccio e brioche per tre. A volte scendiamo troppo tardi e non troviamo piu' le brioche. Poco male si rimedia con un buon panino con salame di Varzi, accompagnato dal solito cappuccio o da una birra!
Oggi tocca a me a pagare. Prendo una brioche anche per mia moglie. Chissa' se Greta l'avra' fatta dormire...
Ci fermiamo a fare ancora due chiacchere sulla nottata e poi via, ogniuno a casa sua.

Appuntamento alla prossima, peccato solo che non abbiomo potuto fare due notti...

Ciao,
Michele

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Leonardo (---.pool62211.interbusiness.it)
Data:   06-04-03 11:44

Ciao Michele, complimenti per la serata osservativa e per come l'hai raccontata ;-)

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Nico (---.dialup.tiscali.it)
Data:   06-04-03 11:53

Michele mi hai fatto venire una voglia di andare a farmi una scampagnata che nn ti immagini!

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-04-03 11:57

Che dire Michele, un racconto bellissimo e davvero appassionante!

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: ANTONIO (---.tim.it)
Data:   06-04-03 12:20

Ciao Michele,

molto bello ed interessante il tuo racconto...

Mi auguro che anche gli altri amici del forum imparino a scrivere le relazioni come l'hai esposta tu.

Colgo l'opportunità per ricordare a tutti gli amici il proprio "Quaderno di Astronomia"

alla prossima

antonio

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Angelo (213.230.130.---)
Data:   06-04-03 12:43

Ciao Michele, beh cosa dire, non avevo dubbi sulla tua esperienza in campo, certo che no!!! Il racconto di quella serata è stato davvero realistico e mi sono divertito tanto, ma la sorpresa più grande è arrivata quanto ho letto che possiedi un dobson da 20", lì sono rimasto di stucco, cazzarola un telescopione da mezzo metro. Complimenti per l'autocostruzione.

Mi chiedo da quanti anni sei astrofilo.

Comunque ti invidio nel vero senso della parola per il fatto che in tanti condividete questa passione e ovviamente mi fa molto piacere e dico molto!!!

Angelo

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: alfonso (---.pool80181.interbusiness.it)
Data:   06-04-03 14:11

Caro Michele
i miei complimenti.
Non solo per la bravura dimostrata in campo astrofilo,
ma anche per le capacità narrative che hai dimostrato.
Hai scritto una pagina indelebile nella mia memoria e credo in quella di tutti.
Sto leggendo in questi giorni un libro allegato a Coelum di questo mese e
che parla dell' avventura del nostro Schiapparelli alle prese col pianeta rosso.
Ebbene leggendo il tuo scritto ti ho paragonato ad un novello Schiapparelli
del deepsky.
Bravo, prosegui in questo modo e valuta la possibilità di scrivere qualcosa dello stesso tenore.
Che so una storia romanzata dell' essere astrofili. La divulgazione ne trarrà grande beneficio.
Ciao!



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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   06-04-03 17:03

Ciao,
grazie a tutti delle belle parole.

Volevo solo condividere cio' che normalmente viviamo in una tipica nottata di osservazione.
Chiunque vuole puo' partecipare: il prato e' grande e il cielo ancor di piu'!

Secondo me e' fondamentale osservare in compagnia. A volte puo' significare fare l'uscita oppure no. Per questo tutti noi siamo fedeli a QUEL luogo di osservazione: sappiamo che c'e' un'altissima probabilita' di trovare qualcuno e di non essere soli.

Ma se si e' soli comunque bisogna sforzarsi di andare. Come lo scorso 15 Agosto. Ero in montagna da solo, ma e' stato bello lo stesso. Si e' ancora in piu' intimo contatto con il cielo stellato e con la Natura che ci circonda.

A volte pero' e' anche pericoloso. Un paio di volte nel Parco Nazionale del Pollino e nella Foresta Umbra me la sono dovuta battere a gambe levate...

Ciao,
Michele

P.S.
Per LUIGI e per tutti i "Milanesi": questa sera mi trovero' con Serafix al Planetario di Milano, per la consueta riunione bisettimanale del Circolo Astrofili di Milano. Se volete partecipare anche voi non ci sono problemi. L'incontro e' fissato alle ore 20:45 davanti al Planetario, Corso Venezia 57.
Se volete telefonatemi al numero:3803124156.
Ciao

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Pollino
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-04-03 17:07

Ciao Michele, vorrei esserci, davvero! Salutami Serafino, d'accordo?
Parliamo del Pollino, anche io ho trascorso molte notti tra le Serre...

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Nico (---.dialup.tiscali.it)
Data:   06-04-03 19:33

Ma il Circolo Astrofili di Milano nn ha un'osservatorio in val d'aosta (mi ricordo un'articolo sull'astronomia)??
Mi paer che lo strumento nn sia niente male....

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: angelo (213.230.130.---)
Data:   06-04-03 20:39

Ciao Michele, scusa posso sapere il motivo per cui nel pollino te la sei dovuta battere a gambe levate?

Spero che non sia quello che penso.

Attendo una tua risposta sempre se puoi rispondere a questo quesito.

Angelo

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Luigi (---.98-62.inwind.it)
Data:   06-05-03 00:35

Ciao Angelo, conosci il Pollino?
Stai pensando forse ai lupi?

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: SergioVI (---.98-62.inwind.it)
Data:   06-05-03 10:29

Ciao Angelo!
IO quest'estate osserverò spesso dalla montagna, sarò nelle zone del Trentino Alto Adige!
Se la cosa può interessarti ci possiamo sentire!



ps per Antonio: io dal primo giorno che osservo registro tutto scrupolosamente in un diario, ma a volte sono prolisso e lo spazio non mi basta. Come ottimizzare la descrizione?

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Rodolfo (---.29-151.libero.it)
Data:   06-06-03 09:40


Grazie Michele di avermi menzionato adesso mia moglie e' piu' tranquilla su dove passo le mie notti dal giovedi' alla domenica sera....


ciao
Rodolfo

P.S.: se serve che ti ricambi il favore...

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   06-06-03 11:52

Ciao,
sono stato sul Pollino alcuni anni fa, durante una caldissima Estate in Agosto. Partii con la mia ragazza (che poi divenne mia moglie) per osservare le Perseidi.
Passai due notti sul Pollino. La prima presso il Rifugio De Gasperi, la seconda in macchina in quanto al rifugio era tutto prenotato...
A quel tempo avevo ancora il mio Meade 2080 LX6 e un Comet Traker della Meade.
La prima notte non ebbi problemi. Mi misi poco distante dal rifugio. Ma non fu un'ottima scelta in quanto le luci del rifugio un po' davano fastidio.

La seconda notte mi accampai in un vasto prato nel quale durante il giorno c'erano parecchie persone. Man mano pero' che arrivava la sera se ne andarono e rimasi solo.
Il cielo era una favola. Credo che quello sia stato il cielo piu' bello che io abbia mai visto. Mi piacerebbe tornarci col Dobson...
Le Perseidi non si fecero attendere, in particolare alcuni bolidi veramente spettacolari.
Proseguiva cosi' la notte di osservazione quando, all'improvviso, il silenzio fu squarciato da delle voci in lontananza.
Era circa l'una di notte.
Queste voci si fecero piu' intense: erano delle urla, grida, schiamazzi.
Nel buio piu' intenso, in cui non si riusciva a vedere nulla a 5 metri di distanza, mi trovavo li, da solo, con la mia ragazza che dormiva in macchina, e il telescopio montato.
Vidi delle torce eletriche che nervosamente si muovevano in lontananza sul terreno. Udii dei colpi, come delle bastonate, seguiti da versi, lamenti strani mentre le urla si avvicinavano. Cercavo di capire qualche parola ma un po' il dialetto, un po' la lontananza (circa 200 metri) non mi permettevano di capire.
In quella zona si trovavano delle costruzioni abbandonate.
La scena continuo' per alcuni, lunghissimi, minuti durante i quali non sapevo che fare. Era tutto ok?
Cosa stava succedendo?
Mi preoccupavo in particolare per la mia ragazza, e non sapevo se smontare in fretta e furia il telescopio e filarmela, con il rischio pero' di essere visto, oppure restare li.
Restai li.
Non mi videro.
Dopo poco queste persone si allontanarono e ripiombai nel silenzio piu' assoluto.
O almeno credevo...
Infatti si ripetevano ad intervalli irregolari dei "colpi", provenire proprio dalla zona delle costruzioni abbandonate.
Come di un qualcuno che colpisce una porta.
Alcuni minuti dopo fui di nuovo circondato dal silenzio, in compagnia della maestosita' del cielo stellato.

Decisi di cercare di far finta di niente e continuare ad osservare.
Ma qualla sera il destino era contrario.
Sentii attorno a me muoversi qualcosa.
D'apprima in lontananza, nella boscaglia adiacente al prato. Poi sempre piu' vicino. Purtroppo non riuscivo a vedere cosa fosse.
E fu cosi' che (probabilmente influenzato dall'episodio precedente), decisi di smontare e rifugiarmi in macchina.
Il mattino seguente di buon ora decisi, contro il parere della mia ragazza, di andare a vedere quelle costruzioni abbandonate.
Mi avvicinai silenziosamente e attraverso un finestra vidi due mucche e un vitello all'interno del rudere. Gli animali non erano marchiati, ne' riportavano alcun contrassegno distintivo indice di appartenenza a qualcuno.
Per quante congetture feci, non riuscii a trovare una spiegazione logica all'accaduto, se non al furto di bestiame.
Uscendo dal parco cercai qualche guardia forestale o altre forze dell'ordine, almeno per raccontare l'accaduto.
Chiesi informazioni ad alcuni abitanti, qualcuno dei quali mi consiglio' di farmi gli affari miei...

Ecco, questa e' stata la mia "avventura" sul Pollino.

Ciao,
Michele

Rispondi a questo messaggio
 
 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Nico (---.dialup.tiscali.it)
Data:   06-06-03 15:08

bhe Michele... l'avventura nn guasta mai :-)

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-06-03 16:04
Allegato:  P6020026.jpg (384k)

Ciao Michele, ti ringrazio per avermi raccontato un aneddoto riguardante uno dei luoghi che amo di più in assoluto.

Conosco il rifugio De Gasperi come le mie tasche, vi ho trascorso 3 settimane nell'ottobre/novembre del 1992. Ma non sono andato lì per osservare il cielo, bensì per fotografare la natura e fare birdwatching (anche se il cielo, in Basilicata/Calabria, è uno dei più emozionanti d'Italia).

Ho trascorso una notte tra i pini loricati di Serra delle Ciavole, in novembre, che non dimenticherò mai. Venere, all'alba, sembrava una piccola luna della Terra...

Una domanda mirata: come hai conciliato la tua passione per gli astri con la tua vita familiare? Hai una bimba che si chiama Greta, vero?

In allegato trovi la mia piccola Sara, 20 mesi tra poco.

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   06-09-03 09:26

Ciao Luigi,
complimenti per la piccola Sara, davvero molto carina!

Conciliare la vita familiare con l'Astronomia non e' facile.
Mia moglie pero' sa che sono astrofilo da prima di conoscerla.
Sa anche che andare in montagna ad osservare il cielo stelleto e' per me come respirare. Per questo, perche' mi vuol bene, mi lascia andare. Sa anche che in un mese potenzialmente ci sono due uscite, spesso pero' il tempo e' brutto. Per questo mediamente in un anno si fanno 15/18 uscite.
A volte esagero occupandomi troppo anche del Gruppo Astrofili Rozzano, con l'attivita' di divulgazione. So anche rinunciare quando capisco di tirare troppo la corda. A volte ho sbagliato.
Certo non riesco ad evitare le discussioni.
Comunque fondamentalmente Lei sa che ponendomi davanti ad una scelta, io sceglierei la famiglia. Ma sa anche che non avrebbe piu' al suo fianco la persona che ha sposato...
Bisogna cercare di rispettarsi a vicenda concedendo. Amare, secondo me, e' lasciar liberi. Non bisogna pero' approfittarne. In tutte le cose, nella vita, ci vuole misura...

Ciao,
Michele

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Luigi (il libraio) (---.fastres.net)
Data:   06-10-03 13:18

Certo Michele, ha totalmente ragione. Amare è accettare l'altro incondizionatamente, assecondandone i desideri e le aspettative.
Ti ho fatto questa domanda apparentemente superficiale perché in futuro vorrei uscire, qualche notte, alla volta del Cielo Stellato, senza per questo pesare sulla mia famiglia.
Mi riferivo soprattutto al fatto di dormire poco, di risultare praticamente morti il giorno successivo; e tu sai bene quanta energia ti toglie un figlio...
Volevo ascoltare la tua esperienza.

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Gabibba (195.31.198.---)
Data:   06-17-03 10:25

Ciao Michele,
Ma Virgilio che fine ha fatto???????
Non so se ti ricordi di me, sono venuta ad osservare in montagna una sola volta con degli amici.... In realtà passavamo di lì ed un tipo alto con la bottiglia in mano ci ha chiesto se volevamo vedere nel tuo cannocchiale.
Forse era proprio Virgilio.
Ci puoi dare il suo numero di telefono?????
Volevamo preparare anche noi degli intrugli.
Ma quanti anni ha??? Pensi che legga queste mail???
Hei Virgy, fatti sentire !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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 Re: Una tipica nottata di osservazione...
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   07-02-03 08:45

Ciao Gabibba,
scusa ma leggo solo oggi il tuo messaggio. In effetti il forum seppelisce i topic vecchi anche se ci si scrive un nuovo messaggio...

No, non mi ricordo di voi: quasi tutte le notti passa qualcuno che si ferma. Poi al buio al massimo ci si puo' ricordare delle voci.
Il tipo alto con la bottiglia era sicuramente Virgilio, che purtroppo non legge questo forum. Se il tuo email e' corretto (aaa@libero.it) ti faccio contattare da lui.
Fammi sapere.

Ciao,
Michele

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