Autore: Michele (212.17.199.---)
Data: 06-04-03 11:10
Seconda (e ultima?) parte...
Aveva ragione Ovidio. Lui e' stato il primo a montare il suo telescopio!
Il cielo si liberava sempre piu' mostrando sempre piu' stelle.
L'igrometro segna 80% di umidita', in aumento. Ho l'impressione che ci bagneremo parecchio questa notte. Comunque questo normalmente e' indice di ottimo seeing, com'e di norma qui al Pian dell'Arma'.
Riesco a malapena a collimare il telescopio. E' gia' troppo scuro e non vedo i bordi degli specchi. Controllo su una stella: non e' il massimo ma puo' andare.
Punto la Polare per allineare i cercatori.
Eccola li a 170X e' sempre affascinante con la sua compagna poco distante.
Allineo il Telrad e poi il cercatore 16X50.
Mi preparo la documentazione: i due volumi di "The Night Sky Observer's Guide", i due volumi dell'"Uranometria", un paio di riviste di astronomia e il programma che mi sono preparato a casa, devo continuare quello che ho iniziato la scorsa settimana: si tratta dell'ammasso di galassie Abell 1656 nella Chioma di Berenice, che contiene centinaia di galassie in circa 3 gradi di campo. Ho preparato una ventina di cartine con l'ausilio di Sky Map Pro e delle cartine del Real Sky.
Ecco sono pronto, devo solo aspettare che termini il crepuscolo astronomico.
Mi faccio un giro fra i presenti per vedere come va.
Pio si e' messo poco distante da me. Sta finendo di montare il suo LX200 da 10". Fara' (come al solito) fotografie e lunga posa (anche 1h 30m) con la fotocamera. Piu' in la' c'e' Matteo con il suo Nextar 11GPS (vecchia conoscenza!) che ha da due settimane. Si e' costruito un lungo paraluce per evitare il deposito dell'umidita' sulla lastra correttrice: questa notte ne avra' proprio bisogno. Poi c'e' Rodolfo con il suo C8 anche lui fara' foto e anche visuale.
Poi Angelo col suo armamentario: C8 su AP600 e camera ccd ST9. Ne abbiamo vissute delle belle con i CCD in questi ultimi due anni. Passando per vari telescopi a varie camere. Ora finalmente tutto funziona a dovere e le immagini che raccoglie con un C8 e pochi secondi di posa sono davvero incredibili. Questa sera fara' delle immagini in quadricromia...
Infine c'e' Ovidio con il suo Pentax 75 Apo, che osservera' nebulose e ammassi nella Via Lattea.
Ore 23:30 circa si puo' iniziare...
Parto con qualche oggetto di "riscaldamento". M51 e' sempre una bella visione. Le sue braccia a spirale sono evidenti, cosi' come diverse stelle sovrapposte alle braccia. No, non ci sono supernove le stelle sono tutte el loro posto, non c'e' nulla di nuovo. M63 poco distante da M51, si vede un po' inclinata con un nucleo molto luminoso e le stelle di campo che danno fastidio nell'osservare le parti piu' periferiche e deboli della galassia.
Passo a M101. E' incredibile questa galassia: molto ampia con le sue braccia a spirale che mostrano diverse regioni HII.
Bene, fine della fase di riscaldamento. Passo al mio Abell. Punto prima la stella 41 della Chioma vicino alla Beta. Metto il 9mm Nagler con 222X. Gli oggetti deboli contrariamente a quanto si crede si vedono meglio a forti ingrandimenti. Tengo pronto anche il 7mm.
Ok, inizio lo Star Hopping. Ecco le stelle che ho visto la scorsa settimana, si quelle galassie li, ora vado di qua. Aspetta diamo un'occhiata alla cartina. Ecco su di qui. Bene ci siamo: qui e' dove ho lasciato settimana scorsa.
Ok controlliamo la cartina: per prendere questa galassia devo andare un po' piu' sotto, ecco qui fa un triangolo equilatero con queste due stelle.
Passo al telescopio e provo il movimento. No non ci siamo, non riesco a riconoscere le stelle di riferimento. Torno all'ultimo punto conosciuto e riprovo. Controllo nuovamente la cartina. Torno al telescopio, ecco di qua, si quella e' la prima stella, ecco la seconda dunque li ci dovrebbe essere la galassia. Aggiusto il fuoco e cerco di mettermi comodo. Guardo con la "visione distolta", lascio sfilare un po' il campo ed eccola! E' li debole ma ora si vede distintamente questa dobole macchia, la cui luce viaggiando per centinaia di milioni di anni colpisce ora il mio occhio. Chissa' se proprio in quell'istante qualcuno su quella galassia sta osservando la Via Lattea, ponendosi gli stessi interrogativi...
Ok, controlliamo la magnitudine... 16,5 bel colpo!
La scorsa settimana ho raggiunto la 16,9 confermata anche da Vito, che nonostante avesse un impegno e' venuto in montagna (accompagnato dalla moglie incinta!) per osservare con il mio Dobson autocostruito da 20". Gli ho passato la "malattia". Infatti ha ordinato anche lui un Dobson da 20"!
Andiamo avanti...
Qui c'e' ne una di 17. Mhhh forse e' un po' troppo debole. Pero' sull'immagine fotografica del Palomar e' piuttosto stellare, puo' darsi che ce la faccio.
Ecco dovrebbe essere in questa posizione. Bene concentro lo sguardo, tengo aperto anche l'altro occhio anche se coperto... Eccola! E' li!
Mi stacco dall'oculare e ricontrollo sulla cartina: la posizione e' proprio quella. Ritento e dopo un po' eccola ancora. A questo punto (come gia' facevo la scorsa settimana) grido: "Magnitudine 17 visuale!!". Ed Angelo:"Ma va' a ciapa' i ratt!!" (in dialetto Milanese, non so se si scrive cosi') e giu' a ridere...
Proseguo la mia "caccia" e alla fine in quest'ammasso di galassie ho catturato una sessantina di "prede". Sono ancora lontano dal completarlo. La prossima luna la Chioma sara' un po troppo bassa per continuare; sara' per l'anno prossimo...
Sono circa le due. Faccio un attimo di pausa. Mangio un panino con mortadella e formaggio. Poi un bel bicchiere di the caldo.
L'umidita' e' salita al 100%. In effetti il telescopio e' tutto bagnato.
Faccio un giro fra i presenti. Pio mi chiede conferma di una galassia da fotografare. Mi chiede inoltre se ho preparato le cartine delle comete come faccio durante tutte le uscite. Questa volta non ho avuto tempo.
Matteo sta usando il Nexstar con soddisfazione.
Rodolfo ha un problema con la macchina fotografica.
Angelo sta riprendendo le nebulose nel Sagittario.
Ovidio si e' steso un po' in macchina.
Torno al mio telescopio e punto M13. E' sempre uno spettacolo enorme vedere gli ammassi globulari risolti fino al centro. Mi sono "convertito" ai Dobson dopo aver visto uno di questi oggetti nel telescopio di Stefano Pesci.
Chiamo gli altri per mostrare loro M13. L'immagine e' mozzafiato, le esclamazioni si sprecano. Ovidio lo punta con il suo Pentax e rimane deluso. Gli spiego che c'e' una bella differenza fra un 75mm anche se apo e un 500!
Passo ad altri ammassi globulari: M92 poi M5. Qui vicino l'Uranometria indica anche PAL5, e' debole e un po' deludente ma lo catturo.
Punto un'altra ventina di galassie nel Serpente e in Ophiuco.
Alla fine mi ritengo soddisfatto considerando che le notti sono corte. In inverno iniziamo ad osservare alle 5/6 di pomeriggio e tiriamo fino alle 3/4 di mattina facendo 10 ore circa di osservazione.
Sono le 3:15 fra poco inizia il crepuscolo astronomico. Punto alcuni oggetti facili nel Sagittario: la Laguna, la Trifida, la Omega e M11 nello Scudo.
Uno sguardo a Marte che si mostra gibboso in modo evidente, con una calotta polare ben visibile.
Vado a sedermi vicino ad Angelo. Sta completando un'ultima immagine ccd. Lo prendo in giro come al solito: "Cia' Angelo, quanto vuoi per sta' baracca qui?", oppure:"Cavolo con la strumentazione che hai sei tornato a vedere gli oggetti Messier che si vedono con un 114!", o ancora:"Stanotte almeno ti sei accorto che ci sono le stelle sopra di noi, oppure hai guardato solo un computer?", ecc...
Ogni volta mi becco un: "Ma va' a da' via il cuul...".
Poi pero' vedo le immagini che riprende con un C8 e un minuto di posa e rimango di stucco. Con il mio 50 me le sogno.
Sono quasi le 4. Meglio andare a coricarsi un po' in macchina. Tanto l'Eclisse inizia alle 5:40...
Mi sveglio alle 5. Ho un sonno bestiale. Ma sara' il caso di iniziare a preparare le cose per l'eclisse e a smontare il Dobson.
Gli altri sono quasi tutti in piedi. Angelo mi sfotte perche' sono andato a dormire: "Ti ho chiamato perche' volevo che mi collimavi l'ottica!". "Potevi svegliarmi no?".
Inizio a metter via gli oculari e gli accessori del Dobson. E' completamente bagnato. Aspetto a smontarlo per farlo asciugare un po'. C'e' qualche nuvola all'orizzonte proprio in direzione del sorgere del Sole. In quella stessa direzione per tutta la notte ci sono stati lampi: sicuramente deve aver piovuto.
Preparo il mio C5 su di un cavalletto fotografico. Collego la fotocamera con una pellicola dia da 50 Asa, cavetto lessibile e filtro solare a portata di mano: All'inizio il sole dovrebbe essere schermato dalle nuvole e dall'estinzione atmosferica all'orizzonte, pertanto il filtro non dovrebbe servire.
Inizia l'attesa.
Ore 5:40 segnalo di stare attenti perche' dovremmo esserci, ed ecco che inizia e vedersi il Sole. E' un bello spettacolo gia' ad occhio nudo. Si vede la "falce" di Sole. Inizio a scattare le foto con frenesia. In effetti il Sole basso sull'orizzonte e' molto spettacolare. In pochi minuti "parte" un rullo da 36.
Alle ore 6:15 tutto finisce.
Inizia a far caldo. Mi spoglio fino a restare in maglietta e pantaloncini.
Poco distante dal campo di osservazione c'e' una piccola sorgente d'acqua. Vado a rinfrescarmi con l'acqua gelida che mi rinvigorisce. Solo allora noto le punte degli alberi del bosco adiacente illuminate dal Sole nascente. Il colore verde del bosco, il cielo azzurro, e l'aria fresca del mattino...
Iniziamo a smontare l'attrezzatura e a caricare il tutto in macchina. Alla spicciolata Ovidio, Matteo e Rodolfo ci salutano e partono. Alle 6:30 mi telefona Umberto:"Allora come e' andata?". Gli racconto la nottata e l'eclisse. Restiamo d'accordo di vederci il Giovedi in sede per vedere i risultati.
Restiamo io, Angelo e Pio. Scendiamo insieme. Ci fermiamo come al solito a Varzi per far colazione. Cappuccio e brioche per tre. A volte scendiamo troppo tardi e non troviamo piu' le brioche. Poco male si rimedia con un buon panino con salame di Varzi, accompagnato dal solito cappuccio o da una birra!
Oggi tocca a me a pagare. Prendo una brioche anche per mia moglie. Chissa' se Greta l'avra' fatta dormire...
Ci fermiamo a fare ancora due chiacchere sulla nottata e poi via, ogniuno a casa sua.
Appuntamento alla prossima, peccato solo che non abbiomo potuto fare due notti...
Ciao,
Michele
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