Autore: Carlito Brigante (212.210.116.---)
Data: 06-23-05 10:25
Ciao a tutti,
tra i tanti traguardi del grande scenziato, vorrei soffermarmi a ricordare Albert Einstein come una figura estremamente coraggiosa, rispetto soprattutto al difficilissimo quadro socio-politico in cui è vissuto.
Innanzitutto la sua pervicacia: è noto che fosse stato piuttosto snobbato fin da piccolo sia dai professori che dalle istituzioni. Eppure, alla veneranda età di 36 anni (1915) ha potuto affermare la sua pria opera compiuta, ovvero la Teoria della Relatività Generale, dopo l'"assaggio" di 10 anni prima, con la "Relatività Ristretta". Pensate quest'uomo che, per sua stessa ammissione già troppo vecchio per portare a casa risultati importanti (secondo lui, dopo i 23 anni uno scenziato non è già più in grado di produrre nulla di scientificamente rilevante), ha continuato per altri dieci anni a sviluppare la sua teoria. Pensate quali e quanti dubbi devono averlo assalito nel frattempo: e se la teoria della relatività ristretta non avesse dato i frutti sperati ?
Immaginate questo ragazzo che, per tutta la sua infanzia, è stato accredtato come persona lenta ad apprendere, socialmente impacciato, affetto da una forma di disturbo mentale al limite dell'autismo, quale e quanta coscienza di sè, cocciutezza e testardaggine deve aver avuto !
Questa, la prima grande lezione di Einstein: continuare a coltivare e a credere in sé stessi.
Il premio Nobel, 1921, è arrivato per una scoperta davvero notevole: l'effetto fotoelettrico. Una scoperta dalle mille applicazioni: la produzione di energia pulita per prima. Grazie a questa scoperta oggi, nel 2005, tutti noi ci divertiamo alla grande con i CCD. Tra le altre cose, il Nobel gli è stato dato per la meno importante delle sue scoperte. Diversi scenziati sono concordi nell'affermare che almeno altri due lavori erano meritori del Nobel (Moti Browniani e, ovviamente, la Teoria della Relatività ristretta).
Pensate all'impatto della Teoria della Relatività Ristretta, i cui risvolti filosofici sono impressionanti. Prendiamo la famosissima E = mc^2. Un'equazione che postula, con un'eleganza impressionante, che esiste un'entità che permea e domina tutte le cose: l'energia.
Tutte le filosofie orientali guadagnarono istantaneamente un momento di spinta notevole da questo postulato. Un'esempio notevole è nel testo sacro induista Bhagavadgita nel tredicesimo canto, in cui il Beato Signore, il cui corpo è l’universo stesso, espone la Disciplina del conoscibile e del conoscitore:
"Questo corpo è chiamato ‘il campo’. Colui che lo conosce, gli esperti della questione lo dichiarano ‘conoscitore del campo’
L'equazione di Einstein E=mc^2 costituisce un supporto scientifico ad una visione cosmologica impressionante, per un testo scritto diverse migliaia anni fa. Noi, oggi, il conoscitore del campo lo chiamiamo fisico teorico e l'Energia è la "materia" di cui il corpo del Beato Signore è permeato.
Einstein era ebreo, e già questo non gli deve aver reso la vita facile, né attirato sicuramente simpatie da parte della Chiesa Cattolica, immaginate che effetto doveva aver fatto una scoperta che avalla le filosofie panteiste, da sempre fortemente colpite dalla chiesa, in tutta la sua storia. A cominciare da Giordano Bruno, fino a Spinoza, di cui Enistein si è sempre dimostrato appassionato. Senza poi contare le aperture del grande scienziato verso il Buddismo, sorrette non tanto da misticismo, ma piuttosto dai risultati della ricerca sulla fisica della materia, illustrate brillantemente dal notevole "Il Tao della Fisica", di F. Capra.
Non può non passare inosservata l'analogia tra il celebre "Deus Sive Natura" e E = mc^2, dove la natura è permeata da un'entità non personalizzata, come l'energia, al posto di un Dio pervasivo, dogmatico e finalizzato al controllo sociale. E' proprio del suo grande compagno e scienziato / filosofo Bertrand Russel il clamoroso "Perché non sono cristiano", per cui non è difficile immaginare perché la CIA abbia tenuto dossier e dossier su Einstein, che veniva accusato di supportare addirittura posizioni anarchiche.
Per far capire come ancora certi atteggiamenti fondamentalistici siano ancora in essere, soprattutto da una certa parte di pseudo-cattolici: solo negli ultimi anni, un certo revisionismo vuole bollare come "relativismo" una concezione più moderna e rispettosa della religiosità e spiritualità individuale. Solo Giovanni Paolo II ha dimostrato aperture in questo senso ma, a quanto pare, larga parte di masse fatica a recepire queste aperture, asservendosi (spero inconsapevolmente) ad interessi di parte.
Einstein dunque, figura coraggiosissima: non fosse stato per il Nobel che gli è arrivato al momento opportuno, avrebbe passato davvero pessimi momenti. E' noto come dal 1922 l'ascesa del nazismo in Germania e del fascismo in Italia, iniziato con l'omicidio Matteotti, abbia provocato milioni di vittime tra gli ebrei.
Il grande scienziato non si è mai risparmiato nello spendere la propria immagine per cause giuste. All'apprendere della costruzione dell'atomica, scrisse decine di lettere nel tentativo di dissuadere la follia americana. Non deve aver dormito sonni tranquilli, E = mc^2: un solo grammo di materia può scatenare 9*10^13 Joule di Energia, istantaneamente e senza controllo. Per intenderci, è l'energia che occorre per portare dieci portaerei da centomila tonnellate a un chilometro di altezza dal suolo ! Einstein era tormentato dal fatto che non esistesse una prova che la reazione a catena si potesse arrestare, senza poi contare gli effetti devastanti che una tale energia, priva di alcun controllo, poteva avere. Il resto è storia, il 6 e 9 Agosto del 1945 Hiroshima e Nagasaki hanno visto espoldere, oltre alla bomba, la follia umana.
Su Wikipedia, c'è un'interessantissimo articolo che ne riassume vita ed opere:
http://en.wikipedia.org/wiki/Albert_einstein
Carlo
|
|