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Autore: Danilo Pivato Data: 09-18-05 18:11 Caro Massimo, la fotografia astronomica di oggetti deboli su pellicola è una brutta rogna che esercita indubbiamente un grande fascino!  Prima però di giungere a risultati soddisfacenti bisogna comprendere e accettare, nonchè digerire (!), alcuni concetti fondamentali senza i quali è inutile poi pretendere di riuscire degnamente. Il più importante è quello di riprendere sotto il miglior cielo possibile, privo di luci artificiali e dotato della più alta trasparenza, in modo così da "spingere" al massimo il tempo d'esposizione. L'altro concetto che reputo fondamentale è quello in cui tutta l'attrezzatura nel suo insieme (telescopio+montatura+macchina fotografia ecc) sia in grado di "reggere" la guida per tutto il tempo di posa senza mostrare alcuna sbavatura. Quasi tutte le fotografie a colori che sono nel mio sito provengo da riprese effettuate in alta montagna, eseguite da postazioni giudicate fra le migliori in assoluto del centro Italia e da nottate caratterizzate da condizioni atmosferiche molto buone. Fatta questa premessa vedrai che le pellicole (quelle adatte però) esposte con queste condizioni avranno così tanti dettagli da richiedere in fase di elaborazione soltanto pochissimi ritocchi inerenti esclusivamente l'equilibrio cromatico e la scelta di un contrasto appropriato. Ritocchi che comunque possono essere facilmente eseguiti con qualsiasi software grafico, anche fra i più semplici. Quello che conta non è il programma di elaborazione ma, ripeto, la qualità del cielo unito all'efficienza dell'attrezzatura. Se posti una delle migliori fotografia con tutti i dati tecnici e il luogo di ripresa potremmo commentarla insieme, così da darti le migliori dritte per il prossimo futuro. A presto Danilo Pivato -- ******************************************************** Web: http://xoomer.virgilio.it/danilo_pivato ********************************************************
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