Autore: Serafino
Data: 06-23-03 17:09
Allegato: macchie1.jpg (106k)
ciao sergio, ti posto la risposta di uno dei soci del GAWH quando posi la stessa domanda:
.....il numero rappresenta una sottoclasse.
Passando da a,b,c,d 1 a a,b,c,d 3 mi aspetto un gruppo piu' evoluto (con
piu' macchie e strutture)
Ad esempio un a1 avra' una sola macchia, a2 un gruppo monopolare di poche
macchie (2-5), a3 un gruppo ancora monopolare ma con piu' macchie
e cosi' via. La scelta del numero e' comunque non facile ed un po' soggettiva
mi aiuto inoltre con questo schemino che ho trovato sul famoso libercolo "guida pratica all'astronomia".
vorrei inoltre aggiungere ciò che trovo difficile non è la classificcazione in sè e x sè, ma il calcolo del numero del sig. wolf.
contare decine e decine di macchie e puntini mi pare un po' assurdo. prendi ad es. i disegni poco sopra: i puntini + piccoli li ho fatti ammuzz', mica riuscivo a scorgerli tutti.
contare dieci macchie in + o in meno fa cambiare notevolmente il risultato del nr. wolf.
io sono perplesso.....
x angelo
tnx i complimenti carissimo
appena puoi dai un'occhiata alla nostra stella. sono sicuro che ne rimarrai incantato. alcune macchie hanno forme molto particolari ed affascinanti
x quanto riguarda i disegni posso dirvi questo: io cerco di riportare la struttura generale della macchia nei primi minuti dell'osservazione. x quelle molto articolate e frastaglaite impiego circa una decina di minuti.
dopodichè passo all'osservazione dei dettagli che riporto nel + breve tempo possibile in quanto le macchie mutano la loro struttura nel giro di pochi minuti.
a livello di tecniche di disegno molto valido è lo sfumino con cui si riescono a rappresentare le diverse gradazioni di grigio.
segreti in effetti non ce ne sono x rendere al meglio il disegno. io mi limito a riportare quello che vedo nell'oculare. con le macchie solari poi non è difficile in quanto sono semplici macchie. i particolari sono quelli che si vedono, nero su bianco.
notevoli difficoltà trovo invece nella rappresentazione della superficie marziana dove i particolari sono sfumature che vanno e vengono con la turbolenza dell'aria
ad ogni modo, se vi può essere d'aiuto consultate le pagine dell'UAI. sono ricche di spiegazioni sulle tecniche di disegno dei corpi del sistema solare.
ciaoz
In fondo, è meglio viaggiare pieni di speranza, che essere già arrivati-S. Hawking
http://info.supereva.it/serafix3/Index.html?p
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