Autore: AK47
Data: 12-04-05 22:44
Fiera di Forli: alcune riflessioni.
Carissimi amici (la prendo un po' alla larga), ho frequentato almeno tre tipi di associazioni che hanno in comune l'amore per la natura e i suoi fenomeni: astrofili, mineralogisti e appassionati di succolente. Nessuna fra queste intrattiene rapporti stretti con i commercianti del settore quanto gli astrofili. Fra ieri e oggi ho frequentato le fiere di due di queste associazioni: quella dei minerali di Roma e quella dell'astronomia di Forlì. Qualla di Roma ha continuato a mantenere (più o meno, ma qui il tutto è frutto di personali interpretazioni filosofiche) le aspettetive di tutti, operatori dilettanti e semplici fruitori del settore (non entro nel merito perché, suppongo, che il collezionismo di minerali, giustamente, non vi interessi molto). Vediamo alla nostra scienza uraniofila.
Se è vero che per godere/captare le meraviglie del cielo può, almeno in alcuni casi -più o meno fortunati-, bastare il terrazzo e/o il balcone dicasa è altrettanto vero che gli struneti necessari vanno molto oltre il semplice microscopio binoculare che spesso è più che sufficinte per l'osservazione dei minerali, perciò, il nostro rapporto con i venditori specializzati e molto più stretto che non le altre passioni naturalistiche (non sono un gran narratore ma cerco di spiegarni). Se programmo un'escurzione ad una discarica di miniera o a cercare i minerali nei campi arati dei vulcani laziali mi serve una mazza da 2 - 5 Kg, uno scalpello a punta uno scarpello piatto e se sono "fanatico" un Estwing (il martello sel geologo di Gaia per intenderci). A casa un bilanciere e un buon binoculare (l'unica cosa che i due hobbi hanno in comune - fra l'altro il mio trioculare lo importa la Focas- se pensate che il top e uno strumento da 5000 E potete immaginarvi le differenze).
Per gli astrofili ci vuole ben altro e una fiera dovrebbe servire a questo. Probabilmente lo spazio espositivo di Forlì va ben oltre i 20 - 25 Euro al metro degli espositori della mostra di Roma e questo può spiegare la mancanza dei nostri amici che gestiscono piccoli negozi (e speriamo che si affermino per ciò che sono i loro meriti) anche se sono importatori di prodotti imnportanti sia pur di nicchia. Non faccio l'eleco delgli espositori presenti (spero che altri lo facciano) per la mia pessima memoria e ne potrei dimenticare qualcuno ma ritengo grave la mancanza delle ditte AURIGa e FOCAS che sono le più imnportanti del settore visto i marchi che trattano e anche la mancanza di negozi importanti quali Miotti. Mancavano inoltre anche molti negozi di importanza "regionale". In poche parole ho visto una mostra che non cresce, che è snobbata dai big del settore e che perciò non giustifica il viaggio di centinaia di Km per vederla.
Per quel che è possibile gratifichiamo i presenti e boicottiamo gli assenti, e cerchiamo di convincere i nostri amici/referenti/negozianti e baipassare, per quanto ci è possibile, l'importazione ufficiale di questi siqnoti. Questa è la mia amara riflessione.
Piero
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