Autore: antonio (---.tim.it)
Data: 01-07-03 11:10
caro Alessandro,
Chi ti scrive è un consolidato rifrattorista: sono passato dagli storici Stein, Sky Master, Meade, Vixen e poi all'Astro-Phisics.
Infatti, posseggo un 130 EDF dell'Astro-Phisics: non wera mia intenzione sbandierarlo ai quattro venti, ma quando si rende necessario, come in questo caso, bisogna fare delle opportune puntualizzazioni.
Il tuo strumento viene costruito ed assemblato a Taiwan e le "lenti" sono costruite ed assemblate a livello industriale e dicasi la stessa cosa per la qualità delle ottiche.
L'abberrazione cromatica è evidente: basta osservare i bordi della Luna o di una stella di prima grandezza per rendersi conto della qualità delle ottiche.
Giove, lo vedrai giallognolo è ciò non è dovuto al colore del pianeta,bensì al cromatismo delle lenti ed inoltre ti inviterei a compiere il testo di Airy su di una stella e se non bastasse puoi usare i forti ingrandimenti anche con la barlow e ti renderai conto della qualità delle ottiche del tuo strumento.
Inoltre, e non ultimo per importanza, il tubo non è diaframmato e la cella (barilotto), ove sono allocate le lenti molto spesso sono di plastica: forse non lo sarà nel tuo caso, ma resta il fatto che le qualità meccaniche ed ottiche dello strumento valgono esattamenter quanto hai speso!
Gli astrofili non sono poi degli sprovveduti: molti posseggono un C8 o un Newton, mentre altri, che prediliggono l'osservazione planetaria, hanno dei rifrattori Vixen o Meade la cui qualità ottica e meccanica offrono maggiore affidabilità rispetto a quelli costruiti a Taiwan.
I rifrattori sono degli strumenti molto imegnativi sia sotto il profilo economico che per quanto concerne il loro utilizzo.
Ad esempio, uno strumento con una lunga focale posto su di una qualsiasi montatura risentirà notevolmente delle vibrazioni e del vento.
Elementi da non sottovalutare quando si vuole ricorrere alla fotografia planetaria o del profondo cielo:
Inoltre, i tempi di esposizione sono maggiori rispetto ad un riflettore il quale, come saprai, raccoglie più luce anche sè risente dell'ostruzione.
Infine, non è paragonabile un rifrattore da 12 centimetri a lente costruito a Taiwan con un riflerttore, anch'esso costruito a Taiwan o in Cina da 15 o 20 centimetri, sia per i costi che per la resa ottica, nonostante l'ostruzione presente nei telescopi a specchio.
Solo i telescopi ED o alla Fluorite, ossiaa i semi-apocromatici o gli apocromatici da 130 mm possono serenamente competere e superare specchi da 18- 20 centimetri sia per quanto concerne la qualità che la resa delle ottiche.
Stiamo parlando di rifrattori che costano oltre i dieci milioni di lire, mentre apocromatici o semi.apocromatici ED come. il 102 ED della Vixen, posso dirti che è uno strumento di tutto rispetto e che, in particolari serate, può competere con specchi da 15 - 18 o 20 centimetri i quali devono essere bon collimati ed acclimatati.
Purtroppo non è il caso dei rifrattori commerciali i quali vengono costruiti con ben aòltri criteri: mediocre qualità sia delle ottiche che delle parti meccaniche, d'altronde il loro costo parla molto chiaro!
Prova ad osservare con un 102 ED della Vixen la Luna, Giove, Saturno e alcune stelle di prima grandezza oltre a delle doppie strette senza non dimenticare gli ammassi aperti e confronta queste osservazioni con il tuo rifrattore: attendo le tue considerazioni in merito!
Non ti descrivo come osservo con il 130mm EDF dell'Astro-Phisics perchè sarebbe come sparare addosso alla croce rossa, ma ci tengo a dirti e senza alcuna superbia o attacco di "saputaggine" che i riflettori commerciali sono di gran lunga più affidabili dei rifrattori commerciali in quanto questo tipo di sdtrumento non accetta compromessi: ho spendi ed hai un buon prodotto o e meglio affidarsi ad un tradizionale e decoroso riflettore newtoniano.
Infine tengo a sottolinearti che i noti celestron e meade da 8 pollici sonmo i telescopi più venduti nerl mondo in quanto sonbo considerati strumenti "tuttofare" il cui costo è ancora accettabile e la resa sia ottica che meccanica non riservono amare sorprese come invece alcuni tipi di rifrattori commerciali.
Se non credi a quanto ti ho lungamente scritto puoi chiderlo ad altri amici astrrofili o leggerti alcune recensioni e star test pubblicati anche su internet.
Ecco la ragione di suggerire ad un neofita l'acquisto di uno specchio in configurazione newton o Smith-Cassegrain.
Per i rifrattori, come ho già suggerito in quest forum, sono decisamente favorevole sia per la qualità che per il costo ai noti rifrattori della Vixen: il 102 M o, in alternativa il 102 ED sempre della Vixen.
E' meglio possedere unbuon telescopio di media apertura che un "farloccone" lungo, grosso ma di qualità inferiore.
Cordiali saluti
Antonio
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